giovedì 21 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 5 novembre

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 5 novembre: 309esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 56 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 5 novembre

1954 – Nasce a Firenze la cantante Anna Rusticano
1958 – Nasce a Bovino il chitarrista Cristofaro Pascale, alias Ghibli
1960 – Mina è prima in classifica con “Il cielo in una stanza”
1965 – Nasce a Ferrara il musicista Andrea Poltronieri
1985 – Nasce a Crotone il cantautore Simone Borrelli
1986 – “Bello e impossibile” di Gianna Nannini è in vetta alla hit parade
1993 – Nasce a La Spezia il rapper Daniele Ceccaroni, alias Dani Faiv
1998 – Zucchero rilascia il disco “BlueSugar”
2001 – Tiziano Ferro è ai vertici delle classifiche con “Xdono”
2001 – Nasce a Roma la cantante Arianna Gianfelici
2005 – Jovanotti incide “Mi fido di te”*
2007 – Ci lascia il musicista Giorgio Ferigo
2010 – Zucchero è primo in classifica con “E’ un peccato morir”
2011 – Fabrizio Moro pubblica “Fermi con le mani”
2012 – Laura Pausini incide “Celeste”
2013 – Giorgia rilascia il disco Senza paura
2013 – Antonello Venditti rilascia la raccolta live “Io, l’orchestra, le donne e l’amore”
2014 – Vasco Rossi lancia l’album “Sono innocente”
2015 – Alex Britti debutta nella Top20 di EarOne con “Perché?”
2016 – “G come giungla” di Ligabue è tra i brani più trasmessi in radio
2018 – Debutta in radio “Nero su nero di Laiuoung
2019 – “Persona” di Marracash è primo nella classifica FIMI dei vinili più venduti
2020 – L’album “Buoni o cattivi” di Vasco Rossi è certificato disco di platino

*La canzone del giorno: Mi fido di te

“…Case di pane, riunioni di rane
vecchie che ballano nelle cadillac
muscoli d’oro, corone d’alloro
canzoni d’amore per bimbi col frack
musica seria, luce che varia
pioggia che cade, vita che scorre
cani randagi, cammelli e re magi
forse fa male eppure mi va

Di stare collegato
di vivere di un fiato
di stendermi sopra al burrone
di guardare giù
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare

Mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
io mi fido di te
ehi mi fido di te
cosa sei disposto a perdere

Lampi di luce, al collo una croce
la dea dell’amore si muove nei jeans
culi e catene, assassini per bene
la radio si accende su un pezzo funky
teste fasciate, ferite curate
l’affitto del sole si paga in anticipo prego
arcobaleno, più per meno meno
forse fa male eppure mi va

Di stare collegato
di vivere di un fiato
di stendermi sopra al burrone
di guardare giù
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare

Mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
mi fido di te
mi fido di te
io mi fido di te
cosa sei disposto a perdere

Rabbia stupore la parte l’attore
dottore che sintomi ha la felicità
evoluzione il cielo in prigione
questa non è un’esercitazione
forza e coraggio
la sete il miraggio
la luna nell’altra metà
lupi in agguato il peggio è passato
forse fa male eppure mi va

Di stare collegato
di vivere di un fiato
di stendermi sopra al burrone
di guardare giù
la vertigine non è
paura di cadere
ma voglia di volare

Mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere
eh mi fido di te
mi fido di te
mi fido di te
cosa sei disposto a perdere…”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.