L’artista lombarda festeggia oggi il suo quarantunesimo compleanno. Le canzoni e la carriera di una delle interpreti italiane più passionali

Nata il 27 dicembre del 1976 a Rho, in provincia di Milano, Annalisa Minetti si avvicina al mondo dell’arte sin da bambina, studiando danza e musica. Dopo essersi esibita per diversi anni nei pianobar, appare in tv al “Karaoke” di Fiorello e nel contest “Sanremo Giovani” con il gruppo dei Perro Negro. A diciotto anni scopre di essere affetta da patologie oculari che la porteranno alla cecità. Nonostante il suo deficit, partecipa al noto concorso di bellezza Miss Italia ‘97, non vincendo ma riscuotendo parecchia esposizione mediatica. L’anno seguente si presenta nella sezione Giovani del Festival di Sanremo con “Senza te o con te”, che si aggiudica anche la vittoria della categoria Campioni, grazie al regolamento di quell’anno che prevedeva l’accesso ai big per i primi tre classificati delle nuove proposte. Negli anni ha collaborato con numerosi e prestigiosi colleghi, da Toto Cutugno (con il quale è tornata all’Ariston nel 2005) a Eros Ramazzotti, passando per Biagio Antonacci, Ron, Claudio Baglioni, Fio Zanotti, Enrico Ruggeri, Mariella Nava, Grazia Di Michele, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio, Ivana Spagna, Kaballà e Massimo Luca. Negli ultimi mesi è ritornata in grande spolvero grazie alla partecipazione alla settima edizione di “Tale e quale show”, in prima serata su Rai Uno.

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Tra le canzoni che arricchiscono il suo repertorio, ricordiamo: “Senza te o con te”, “L’eroe che sei tu”, “Io ci sarò” e “Se tu mi ami” (dal suo album d’esordio “Treno blu” del 1998), “Due mondi”, “Inequivocabilmente tu”, “Ti amerò” e “La prima notte” (da “Qualcosa in più” del 1999), “Vita vera”, “Stelle sulla terra”, “Fammi fuori”, “Il cielo dentro me” e “Scintilla d’anima” (singoli estratti da nessun disco), “Mordimi”, “Ho bisogno”, “Rosa che sogni” e “In volo” (da “Nuovi giorni” del 2012) e gli ultimi due inediti “L’amore non cambia” del 2015 e “Io nascerò” del 2017.

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Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.

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