sabato 7 Dicembre 2024

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“Siamo”, Eros Ramazzotti e l’attitudine a fotografare le storie d’amore – RECENSIONE

Quarto singolo estratto da “Vita ce n’è” per il cantautore romano, in radio a partire dal 10 maggio

La potenza autobiografica di Eros Ramazzotti ritrova splendore in “Siamo”, brano carico di vissuto e di buoni sentimenti, come nella miglior tradizione del repertorio dell’artista romano, scritto a quattro mani con Cheope e composto per la parte musicale da Federica Abbate con Dario “Dardust” Faini. Disponibile in radio dal 10 maggio, il pezzo rappresenta il quarto estratto dal suo quattordicesimo album in studio e segue la pubblicazione dei precedenti singoli: la title track Vita ce n’è, la ballad In primo piano firmata da Jovanotti e la latineggiante Per le strade una canzone, in duetto con la star portoricana Luis Fonsi. “Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua” cantava Adriano Celentano nel lontano ’68, esaurita la carta reggaeton come canzone per l’estate Eros punta tutto su melodia ed elettronica.

“Siamo” è un brano semplice e diretto, che decanta la bellezza e la complicità della vita di coppia, rievocando e autocitando la stessa “Più bella cosa” sul finale. Un inno all’amore, uno slogan che celebra l’autenticità e l’affidabilità di un rapporto solido, il tutto accompagnato da una melodia orecchiabile e riconoscibile sin dal primo ascolto, che esprime al meglio l’ inconfondibile stile ramazzottiano, mettendo in pieno risalto la timbrica vocale, riconosciuta universalmente come un vero e proprio suo marchio di fabbrica.

Gli archi che aprono e chiudono l’ascolto donano un tocco di eternità ad uno dei pezzi più riusciti tra le ultime produzioni di Eros Ramazzotti, che si afferma ancora una volta come il menestrello delle serenate-pop. Al grido di “siamo scintille, siamo dinamite, siamo io e te”, il testo si sussegue in una serie di semplici verità, per questo mai banali, ruffiane o retoriche. Funziona perché è fedele alle aspettative e rievoca profumi e sapori di cui un po’ tutti sentiamo la nostalgia, forse la strada migliore rimane quella di ripetersi, piuttosto che omologarsi a qualcosa di attuale che non apparterrebbe alla sua cifra stilistica. L’amore resiste e si rinnova, con l’energia e il pathos di sempre, tra romanticherie e suggestioni d’altri tempi.

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Siamo | Audio

Siamo | Testo

Siamo vetro sottile
siamo duri a morire
siamo fiori in un campo pieno di mine
siamo come una terra senza confine
nati per essere non per apparire
siamo esattamente quello che abbiamo da dire
e serriamo le file quando il mondo ci è ostile
della nostra passione non vediamo la fine
tutto questo da sempre lo facciamo con stile
lo facciamo con stile

Siamo sassi lanciati contro il cielo
che bucano la notte e arrivano alle stelle
insieme siamo perfetti per davvero
siamo le cose più belle siamo anime gemelle
noi siamo scintille siamo dinamite
non hai ancora visto niente il meglio deve venire
in ogni storia che conosci siamo il lieto fine

Siamo io e te
e slogan più bello non c’è
più forte di io e te
e amore più grande non c’è, di io e te

Siamo un passo in avanti
nessuno dei tanti
siamo vasi da sempre comunicanti
siamo esattamente quello che non c’è da capire
che è così naturale che non lo puoi impedire

Siamo sassi lanciati contro il cielo
che bucano la notte e arrivano alle stelle
insieme siamo perfetti per davvero
siamo le cose più belle siamo anime gemelle
siamo scintille siamo dinamite
non hai ancora visto niente il meglio deve venire
di ogni storia che conosci siamo il lieto fine

Siamo io e te
e slogan più bello non c’è
più forte di io e te
e amore più grande non c’è, di io e te

Di tutte le cose che ho visto al mondo
non c’è niente di meglio che io e te
di tutte le storie che hanno raccontato
in nessuna io credo più di io e te

Siamo dinamite
non hai ancora visto niente il meglio deve venire
di ogni storia che conosci siamo il lieto fine

Siamo io e te
e slogan più bello non c’è
più forte di io e te
e più bella cosa non c’è
di io e te

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.