Spiazzante quanto affascinante, “Le ruote, i motori!“ è un brano autentico e contemporaneo, che spazia dall’acustica alla dance, da influenze analogiche al pianeta Cosmo, dimensioni parallele che difficilmente entrano in contatto all’interno della stessa canzone. Mettere insieme atmosfere così completamente diverse non è certo facile, il rischio è quello di fare confusione e rendere tutto una cozzaglia di generi messi alla rinfusa.
Non è questo il caso perché, nonostante la giovane età, Fulminacci ha già maturato e consolidato la propria identità multimusicale, fatta di contrasti e di contaminazioni azzardate quanto azzeccate. Il mix è originale, unico, epico, innovativo ma al tempo stesso tradizionale, partendo dallo stile di scrittura fino ad arrivare alle sonorità utilizzate, per cui ogni riferimento a persone esistenti o canzoni realmente incise, è puramente fuori luogo.
Stiamo seduti sui muri
siamo riflessi nei fiumi
siamo noi stessi se siamo depressi
ma è come se fossimo nudi
o come se fossimo muti
ma prima mi guardi e poi sputi
siamo diversi ma siamo gli stessi
da almeno tre anni compiuti
non mi diverto se studi
de sono triste mi asciughi
è come che adesso sto sotto processo
che ca**o sono sti musi
Siamo ragazzi confusi
sì, siamo poveri illusi
siamo diversi ma siamo gli stessi
da almeno tre anni compiuti
Prendo la strada di scuola ma poi andiamo al mare
voglia di fare l’amore… con le attrici famose
stavo simpatico a chi non voleva studiare
mi poteva insegnare a evitare le cose
a evitare le cose, oh oh oh
Ricordi… la strada, la musica, i vecchi
il freddo, i capelli perfetti
la voglia di fare di tutto pur di stare fermi
e le scritte sui muri
milioni di nuovi sapori
i maschi, le femmine, i freni inibitori
le ruote, i motori!
Ora che non è più tempo
ora che sono contento
scrivo e cancello poi
scrivo e cancello poi
già che sono correggo
sono le undici e mezzo
chissà se è rimasto un cornetto
dai che è mattina dai
dai che è mattina dai
sono stanco del letto
non mi diverto se aspetto
c’ho le emozioni in falsetto
quello che canto non vale poi tanto
ma costa quello che spendo
no che non esco con cento
e poi quando posso mi assento
e non ho capito dai, fammi un disegno
scusa sono di fine millennio
Prendo la strada di scuola ma poi andiamo al mare
voglia di fare l’amore… con le attrici famose
stavo simpatico a chi non voleva studiare
mi poteva insegnare a evitare le cose
a evitare le cose, oh oh oh
Ricordi… la strada, la musica, i vecchi
il freddo, i capelli perfetti
la voglia di fare di tutto pur di stare fermi
e le scritte sui muri
milioni di nuovi sapori
i maschi, le femmine, i freni inibitori
le ruote, i motori!
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