giovedì 21 Novembre 2024

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GIULIA: “La mia canzone per l’estate con Samuel Storm” – INTERVISTA

A tu per tu con la cantante romana, in uscita con il singolo “Mon amour” cantato in coppia con Samuel Storm

A pochi mesi di distanza dalle ultime due chiacchierate realizzate in occasione di Buon Compleanno Mimì e e dell’uscita del precedente singoloRio, ritroviamo con piacere GIULIA, all’anagrafe Giulia Luzi, poliedrica artista che ricordiamo per aver ricoperto il ruolo di protagonista con Davide Merlini nel musical “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo”, oltre che per la sua partecipazione a Sanremo 2017 con “Togliamoci la voglia” in coppia con Raige. Si intitola Mon amour il brano scelto per questa estate, impreziosito dalla presenza di Samuel Storm, composto dai due insieme a Roberto Cardelli e Piero Romitelli, cantato in tre lingue: italiano, inglese e francese, realizzato in tre versioni diverse. Insomma, tanta roba!

Ciao Giulia, bentrovata. “Mon amour” è il titolo del tuo nuovo singolo, com’è nato e come si è evoluto nel tempo questo pezzo?

«Questo pezzo ha una storia molto lunga, lo avevo nel cassetto da tempo, a un certo punto lo stavo per mollare. Inizialmente è stato scritto da me e Roberto Cardelli, il mio produttore, poi abbiamo chiamato un grande autore come Piero Romitelli per pensare alle strofe, ma non riuscivamo a trovare un giusto featuring per dare un colore diverso al brano. Durante il lockdown ho avuto l’idea, questo lampo di genio di coinvolgere Samuel, che ho conosciuto un annetto fa per caso in una serata musicale. Lui ha una voce pazzesca, lo seguo dai tempi di X Factor, la stima è cresciuta incontrandolo, perché è una persona davvero carina. Gli ho proposto il pezzo, lui si è entusiasmato, alla fine siamo usciti entrambi dalle nostre rispettive zone di comfort, ma ci siamo divertiti un sacco, pur registrando a distanza in città diverse».

Un bel brano estivo, che esce in un’estate che non sarà di certo come le altre. Tu, personalmente, come la vivrai e come te la immagini?

«Per tutto luglio sarò qui a Roma, devo fare un po’ di cose, seguire la promozione, eccetera eccetera. Ad agosto riuscirò forse a farmi un paio di settimane tra Puglia e Sperlonga, un posto qui nel Lazio con un mare molto bello. Sono contenta di vedere che, piano piano, tutto sta cominciando a ripartire, iniziano a riprendere degli eventi dal vivo, personalmente il 21 agosto sarò in Sicilia all’Etna Village di Catania, mentre il giorno dopo al Premio Ravera a Tolentino nelle Marche. Sono felice di vedere che, nonostante tutto, i live cominciano a riprendere, sempre rispettano le norme di sicurezza del caso, però è giusto che l’intero settore riparta».

A tal proposito, sono stati fatti un sacco di appelli sia per quanto riguarda tutta la filiera dei lavoratori dello spettacolo. Come pensi ne potrà uscire l’industria dell’intrattenimento dalle conseguenze della pandemia?

«L’industria discografica ormai verte tantissimo sul digitale, alla fine a risentirne sono le persone che lavorano dietro all’organizzazione degli spettacoli. Mi auguro che si possa continuare a riprendere in maniera sempre più “normale”, anche se chiaramente non sarà più come prima, i posti saranno limitati, ma spero che questo faccia venire ancora più voglia alla gente di vedere un concerto, recuperando un po’ tutto ciò che è stato perso. Tanti teatri potrebbero già riaprire ma non riescono a farlo, l’unica cosa che possiamo fare è sperare che le cose possano andare sempre meglio».

“Nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esista il colpo di fulmine, so che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata”. Questa è una delle frasi più belle di Ennio Morricone, ti chiedo un commento per questo grande artista che ci ha appena lasciato

«Ennio Morricone è una leggenda, ha veramente firmato di tutto e di più. Ascoltando le sue colonne sonore al cinema mi sono emozionata talmente tanto al punto da essere arrivata a desiderare di poter sentire anch’io, magari un giorno, una mia canzone in un film. Sarebbe per me un sogno, la musica può cambiare le sorti emozionali di un intero lungometraggio ed è quello che, secondo me, è sempre riuscito a fare lui».

Per concludere, cosa dobbiamo aspettarci dalla tua nuova musica, quali sono i tuoi prossimi progetti in cantiere?

«Non mi fermo ovviamente qui, ci sono tanti brani ancora nel cassetto, durante il lockdown ho buttato giù tante idee, il mio telefonino è pieno di cose su cui mi piacerebbe lavorare. Sono impaziente di farvi sentire anche il secondo singolo, che probabilmente uscirà entro fine anno. Mi diverto a fare tante cose, mi piace aver differenziato i miei due percorsi, ovvero sono GIULIA per quanto riguarda la discografia e il mondo musicale, ma resto Giulia Luzi per tutto il resto, mi sembrava giusto dare un’altra linea e una svolta a questo tipo di percorso».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.