martedì, Marzo 19, 2024

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Elisa “Se piovesse il tuo nome” oggi sarebbe diverso da ieri – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo della cantante friulana

Son passati 21 anni da quando Elisa esordiva con la rock e futurista Sleeping in your hand da ventenne timida e fanciullesca. Oggi molte cose sono cambiate ed il ritorno discografico suona sulle note di una più soft e popolare Se piovesse il tuo nome.

La Toffoli negli anni si è aperta verso il pubblico e la popolarità: ha acquisito consapevolezza e potenza, ha maturato capacità d’espressione e di comunicazione non solo musicale diventando un’autentica artista da mainstream. Niente di male in tutto ciò, anzi. L’importante è, come sempre, esserne consapevoli verso se stessi e, poi, verso gli altri dichiarandolo e mettendolo in evidenza. Ed il nuovo singolo della cantante friulana ha proprio questo scopo: mostrare palesemente un’evoluzione, una nuova trasformazione, un netto cambio di rotta rispetto alla gracile e fragile ragazzina che vent’anni fa cantava soltanto in inglese rifuggendo dalla dimensione più popolare della musica.

Il nuovo singolo dell’artista di Monfalcone rende più che mai evidente ciò che è oggi Elisa rispetto a ciò che è stata. Se piovesse il tuo nome è un brano in italiano (come tutto il futuro album, Diari aperti), che la impone come pura interprete di parole e musica altrui e che suona come estremamente attuale, contemporaneo, intriso dell’oggi musicale. Può piacere o meno ma nessuno può negare che il singolo uscito lo scorso 28 settembre 2018 dopo la splendida prova di Quelli che restano (di cui qui la nostra recensione) è il brano più moderno che Elisa potesse proporre oggi: firme di Calcutta e Dario Faini, nomi di primissimo rilievo del’attuale scenario autorale, tastiere che si sprecano insieme all’elettronica che fa da perfetto contorno ad un inciso ipnotico che sacrifica la vocalità in favore di un testo non eccessivamente lampante nel suo significato. Un indie-pop che oggi piace tanto insomma.

Elisa, però, è sempre stata qualcosa di diverso da ciò che si definisce “attuale”. Nella sua ventennale carriera la Toffoli ha (quasi) sempre avuto il merito di saper guardare oltre, di essere in grado di proporre con efficacia qualcosa capace di andare oltre ai confini dell’attualità e della contemporaneità spiccola e già consumata dal “consumismo musicale”. Ciò non fa sicuramente di Se piovesse il tuo nome un brano brutto, anzi, ma lo rende, forse, fin troppo prevedibile e poco sorprendente per essere il singolo di lancio di colei che ha basato tutta la sua carriera sull’effetto sorpresa e sulla ricerca futurista.

Va detto, ad onor del vero, che malgrado tutto anche questo nuovo episodio musicale conserva, dentro di sè, l’anima più viva e chiara dell’interprete friulana: la ricerca di un’atmosfera musicale intensa, colorata e suggestiva; un suono pieno, orchestrale e vivo; una voce eterea, soave e riconoscibile. Manca, forse, solo quel pizzico di imprevidibilità che ha reso Elisa ciò che è stata per tutto questo tempo ma difficilmente, nel corso di così tanti anni di carriera, si poteva pensare di non trasformarsi, di cambiare nome rendendolo altro. Il nuovo viaggio ha avuto inizio: sarà il pubblico a decidere cosa apprezzare e cosa, invece, respingere con la consapevolezza che entrambi i momenti musicali della friulana sono validi qualitativamente pur rappresentando due aspetti artistici completamente opposti tra loro.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.