martedì, Marzo 19, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Promossi e bocciati nelle vendite del 2017

Un anno di magra per la musica italiana dove spicca la mancanza di big e donne

Il 2017 si è chiuso in picchiata dimostrando tutta la crisi discografica che sta mano a mano rosicchiando il mercato annullandone qualsivoglia paventato successo. Se il Festival di Sanremo s’era mostrato in apparenza capace di lanciare e ri-lanciare più di qualche carriera e progetto, l’autunno e la prima tranche dell’inverno si sono rivelati alquanto deludenti, infossati nella piaga delle inutili riedizioni e dei ritorni sottotono dei big storici della canzone italiana. Il risultato? Un anno che incorona, dopo 17 stagioni, un artista straniero come il detentore dell’album più venduto dell’anno. Tra i singoli, poi, nemmeno a parlarne: sarebbe strano fosse un brano italiano a guidare la chart visti i tempi.

Analizziamo, dunque, alcuni risultati dell’ultima stagione discografica distinguendo tra promossi, bocciati e gli immancabili rimandati alla prossima stagione.

I PROMOSSI:

LE CONFERME

  • J-Ax e FedezSi propongono in coppia con un album, Comunisti col Rolex, che si presenta, alla fine dell’anno, come il più venduto tra i dischi italiani (posizione numero #2 in classifica generale) pur senza brillare eccessivamente. D’altronde, però, il pubblico dei due rapper milanesi non è poi così diverso e, dunque, la loro collaborazione ha incrementato di davvero pochissimo il pubblico del rispettivo collega. Il risultato è un ottimo triplo disco di platino in linea con i risultati singolo dei due artisti. E’ tra i singoli, però, che i due convincono nettamente: nella top100 dei brani più venduti degli ultimi 12 mesi la loro hit estiva, Senza pagare, si vanta del miglior risultato italiano stagionale (#3 posizione generale) seguita da Assenzio, in duetto con Stash e Levante, alla #40 (14° posto tra gli italiani) e Piccole cose, cantata insieme ad Alessandra Amoroso, alla #44 (16° piazza italiano).
  • MinaCelentano. Sono stati i detentori del titolo del “Disco più venduto” nel 2016 e, a distanza di 12 mesi esatti, si trovano ancora alla #4 posizione (3° se consideriamo solo gli italiani) con lo stesso album, Le migliori, arricchito, nell’ultimo dicembre, di una nuova versione comprendente anche lo storico primo capitolo discografico congiunto del 1998 oltre ad un inedito. Se dopo tutti questi anni sono ancora in cima alle classifiche sono davvero degli intramontabili.
  • Tiziano Ferro 2017Tiziano Ferro. Il cantautore di Latina anche spogliato della sua più intima e delicata veste riflessiva e sofferente riesce a portare a casa risultati importanti. Il suo Il mestiere della vita è il 6° disco più venduto dell’anno, pur essendo uscito a fine 2016, e vanta ben 2 brani nella top100 dei singoli più venduti: il suggestivo duetto con Carmen Consoli ne Il conforto (qui la nostra recensione) è la 45° canzone più acquistata dell’anno (17° tra gli italiani) e l’estiva Lento/Veloce la segue occupando la 86° piazza (#30 italiano).
  • Vasco RossiVasco Rossi. Il Blasco è pur sempre il Blasco e nell’anno del colossale evento a Modena continua a dominare le classifiche di vendita anche senza alcun album d’inediti in uscita. Gli bastano la speciale raccolta uscita nel 2016, Vascononstop, che si piazza al numero #8 dei dischi più venduti (7° italiano) e l’ultimo cofanetto live, Vasco Modena Park, alla numero #14 (#13 tra gli italiani) per risultare, ancora una volta, la più grande realtà discografica del nostro mercato. Per di più, dopo qualche anno, torna a piazzare una hit delle sue tra i brani più venduti dell’annata accaparrandosi con Come nelle favole la 31° posizione tra i singoli italiani più venduti (posizione #88 nella classifica generale).
  • Negramaro. E’ l’unico vero ritorno degno di nota tra quelli dei big della canzone italiana avvenuti in questo ultimo autunno. La band capitanata da Giuliano Sangiorgi con il suo album Amore che torni (qui la nostra recensione) in appena un mese e mezzo si piazza alla posizione numero #17 dei dischi più venduti dell’anno (15° album tra i soli italiani) spiazzando la concorrenza di tanti altri “grandi” colleghi dell’autunno 2017 che hanno faticato parecchio a confermarsi sui propri standard non solo di vendite ma anche di qualità musicale.
  • Fabri Fibra. Fibra rimane il rapper numero uno in Italia dopo anni e anni di carriera. Il suo nome non è di certo collegabile all’ondata di musica rap-trap imposta dalla diffusione di massa dello streaming digitale per volere di FIMI nella seconda metà dell’ultima annata. Il suo album Fenomeno è il #9 disco più venduto della stagione e i suoi tre singoli estratti sono rispettivamente alla #10 (Pamplona con i Thegiornalisti, #4 brano italiano), alla #70 (Stavo pensando a te, #25 brano italiano) e alla #83 (Fenomeno, #29 brano italiano).

LE NOVITA’

    • Riki. L’ultima scoperta di Maria de Filippi conserva l’ottima tradizione del talent di Canale 5 garantendosi una posizione d’onore tra le vendite annuali con ben due dischi: Perdo le parole (qui la recensione) risulta essere il 3° disco più acquistato della stagione (2° tra gli italiani) dopo il passaggio in testa al giro di boa dei primi 6 mesi, mentre l’autunnale Mania (qui la recensione) si piazza alla #12 posizione (11° tra gli italiani). Tra i singoli manca una hit capace di entrare tra i 100 brani più acquistati dell’anno ma gli album, per ora, compensano tale mancanza.
    • Francesco Gabbani. L’ultimo vincitore (a sorpresa) del Festival di Sanremo non è una meteora e da “quasi” perfetto sconosciuto si porta a casa un ottimo risultato con il suo album Magellano (qui la recensione) che risulta essere il 14° disco italiano più acquistato (#16 generale). Ma è tra i singoli che si colgono i migliori risultati con la hit sanremese, Occidentali’s karma, che si aggiudica il titolo di 2° brano italiano più acquistato dell’anno ridando al Festival un ruolo di primo piano dopo anni in cui la canzone vincitrice difficilmente riusciva ad imporsi davvero. Presente nella top100 dei singoli anche l’estiva Tra le granite e le granate al numero #67 (#23 italiano) della classifica.
    • Ermal Meta. E’ sua l’altra importante consacrazione donata al pubblico italiano dalla kermesse canora ligure nella stagione musicale del 2017. Dopo anni e anni di gavetta anche come autore Ermal riesce ad imporsi nelle vendite con il suo album Vietato morire (qui la nostra recensione) che risulta essere il #18 disco più venduto dell’anno (#16 tra gli artisti italiani) e con l’omonimo singolo presente alla posizione numero #93 della chart digitale (#32 canzone italiana ta quelle presenti).
    • CoezCoez. Nell’anno in cui in Italia spopola la musica dei rapper è lui a guidare la mischia imponendosi con i singoli La musica non c’è, che risulta essere il #3 brano più venduto dell’anno tra i brani italiani (#8 in classifica generale), Faccio un casino, alla #47 (18° italiano), e Le luci della città, alla #82 (28° italiano). Tra le vendite degli album conferma il suo successo grazie al disco Faccio un casino che si impone alla #11 (#10 tra i dischi italiani).
    • Ghali. Per ogni protagonista c’è il co-protagonista ed è a Ghali che spetta questo ruolo grazie agli ottimi risultati ottenuti con il disco Album che va incoronato come 5° disco più venduto dell’anno (#4 tra quelli italiani e primo di tutti quelli rap/trap). Tra i singoli va ancora meglio, se possibile, con ben 5 estratti presenti nella top100: Happy days (#18 generale, #6 italiano), Habibi (#32 generale, #11 italiano), Ninna Nanna (#42 generale, #15 italiano), Pizza kebab (#53 generale, #20 italiano), e Ricchi dentro (#55 generale, #22 italiano).
    • Thegiornalisti. Sono la band rivelazione dell’anno grazie ad un eccentrico ed istrionico stile di scrittura del leader Tommaso Paradiso diventato, nel contempo, anche un assai conteso autore pop. Il loro album, Completamente Sold-Out, risulta essere il #44 disco più venduto dell’anno (#35 tra gli italiani) pur essendo uscito ad ottobre 2016. Nei singoli avviene un “miracolo” ancor più evidente riuscendo a portare a casa il #9 brano più acquistato tra gli italiani con la hit estiva Riccione (#23 posizione generale) oltre al successo di Pamplona insieme a Fabri Fibra, di cui sopra.

I RIMANDATI:

I RILANCI

  • Fabrizio Moro. Ottima annata per il cantautore romano che, grazie ad un ritorno da tempo atteso e auspicato al Festival di Sanremo, torna a farsi notare nelle classifiche di vendita e, in parte, anche in quelle dei passaggi radiofonici. Il suo nuovo progetto discografico, Pace, raggiunge, però, appena la posizione numero #83 non riuscendo a racimolare un meritato disco d’oro ed il singolo sanremese, unico brano davvero importante al fine delle vendite, Portami via, si attesta alla posizione numero #71 (#24 tra i brani italiani). Risultati sicuramente in crescita ma che, nel 2018, avranno bisogno di una riconferma (e magari anche un ‘implementazione) per dirsi pienamente soddisfacenti e per permettere l’ambiziosa data romana allo Stadio Olimpico.
  • Annalisa 2017Annalisa. La bella cantante savonese torna in auge in auge in questa stagione grazie ad un riuscito escamotage con Benji e Fede sulle note del singolo estivo Tutto per una ragione che si presenta essere il #19 brano italiano più venduto dell’anno (#52 generale). Dopo i buoni riscontri anche del suo singolo da solista, Direzione la vita (non presente, però, nella top100 annuale), deve puntare ad un 2018 scintillante per capire se si è trattato di un bagliore improvviso e fortuito o se la sua carriera rimarrà costante nei medi numeri a cui ci ha abituato in questi anni.

IN BILICO

  • Federica. La voce femminile dell’ultima edizione di Amici di Maria de Filippi è ancora in attesa di giudizio: dopo il buon esordio discografico con Federica (qui la nostra recensione), album che risulta essere il #24 disco più venduto dell’anno (#21 tra gli italiani), la giovanissima interprete romana non ha ancora affrontato alcuna nuova sfida discografica. Risulta, quindi, prematuro stabilire da che parte stia considerando anche il fatto che nessun suo singolo è riuscito ad accedere alla top100 annuale digitale.
  • Giusy Ferreri. La neo-mamma tenta nuovamente la carta sanremese in questo 2017 e come tradizione vuole non si rivela la scelta giusta per lei. Decisamente meglio va l’estate con la sua Partiti adesso che spopola nella rotazione radiofonica e ben fa anche sul piano delle vendite riuscendo a riscuotere un disco di platino pur senza entrate nella top100 annuale dei brani più venduti. L’album, Girotondo (qui la nostra recensione), non pare convincere e rimane fuori dalla relativa charts. Per lei paiono possibili soltanto i tormentoni estivi ultimamente.
  • Jovanotti. Lorenzo rimane la più grande realtà discografica degli ultimi anni per il mercato italiano eppure questo suo ultimo ritorno non pare aver convinto particolarmente. In quasi due mesi il singolo d’apertura non è riuscito a conquistare le classifiche (fatto piuttosto inusuale se si parla di Jovanotti) e il rispettivo album, Oh, vita!, si è attestato “appena” alla #7 posizione generale (#6 italiana): non di certo un flop ma nemmeno il più grande risultato di sempre.

LE DELUSIONI

    • Giorgia liveGiorgia. E’ l’unica vera regina femminile nata musicalmente negli anni ’90 presente in questa annata discografica eppure, nemmeno lei, riesce a brillare. Il suo album, Oronero (qui la nostra video-recensione), uscito a fine 2016 conquista una dignitosa #26 piazza generale (#23 tra gli italiani) ma nessun singolo riesce nell’impresa di imporsi nella top100 annuale, sinonimo che nemmeno l’artista romana riesce più a trovare per il suo repertorio un sempreverde in grado di affermarsi davvero.

I BOCCIATI:

I “GRANDI” TONFI

  • Biagio AntonacciBiagio Antonacci. Biagio cambia produttore per tornare ad essere, forse, leggermente più pop e nel suo Dediche e manie non par più brillare come un tempo. L’album non raccoglie di più che un timidissimo #32 posto generale (#27 album italiano) mentre il singolo apripista, In mezzo al mondo, non solo non coglie la top100 ma non raggiunge nemmeno lontanamente il disco d’oro. Una stagione iniziata non proprio nel più roseo dei modi.
  • Gianna Nannini. E’ il tonfo più grande dell’ultimo autunno musicale. La rocker senese coglie il suo peggior riscontro di sempre con Amore gigante (qui la nostra recensione), un disco che non riesce ad andare oltre un irrealistico #64 posto generale pur avendo a disposizione tutto l’autunno e la prima parte dell’inverno. Tra i singoli la sua ultra-radiofonica e trasmessa Fenomenale riesce a raccogliere ben poco non riuscendo a raggiungere nè la top100 nè alcuna certificazione.

NUOVO PASSO FALSO

  • Max PezzaliMax Pezzali. Ormai già da qualche stagione il buon Max, ex voce degli 883, non riesce a raccogliere risultati degni di nota attestandosi sempre su numeri piuttosto irrisori per la sua carriera. L’ultimo esperimento, Le canzoni alla radio, poco riuscito nella evitabile fusione di un ennesimo “Best Of” e di alcuni nuovi brani inediti, raggiunge, a malapena, la posizione numero #88 della charts generale di vendita annuale.
  • Nina Zilli. Il ritorno all’ultra-moderno pop con l’apporto dell’elettronica non aiuta il percorso della giovane e bella piacentina che, per il precedente progetto, aveva messo in atto una poco compresa svolta classica e fuori dal tempo. Con Modern Art (qui la nostra recensione) raccoglie davvero ben poche soddisfazioni rimanendo fuori da qualsiasi classifica di vendita sia tra gli album che tra i singoli.
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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.