Dopo un decennio decisamente sottotono, la kermesse canora ritrova la gloria perduta
I primi segni della rinascita del Festival di Sanremo si intravedono sin dai primi anni ’80, dopo il calo fisiologico avvenuto nei precedenti anni ’70. Il debutto di artisti del calibro di Vasco Rossi, Zucchero, Eros Ramazzotti e Mango ridonano lustro alla manifestazione, restituendole lo stesso interesse avvertito negli anni ’50 e poi bissato negli anni ’60. Il pop italiano riacquisisce credibilità e ritrova centralità nelle radio e sul piccolo schermo, sulla falsariga del grande successo riscosso dalle star internazionali e dei gruppi stranieri. Nascono le Nuove Proposte, si consacra il mito di Mia Martini.
Sanremo 1980
Condotta da Claudio Cecchetto, affiancato dalla soubrette Olimpia Carlisi e dal futuro Premio Oscar Roberto Benigni, la trentesima edizione del Festival registra la vittoria di Toto Cutugno, al suo debutto da solista dopo la sua militanza negli Albatros, che si aggiudica il primo premio con il brano “Solo noi”. Ad imporsi nelle classifiche di vendita saranno, soprattutto, “Su di noi” di Pupo, “Contessa” dei Decibel e “Gelosia” di Bobby Solo.
Sanremo 1981
Tante belle canzoni impreziosiscono l’intera annata: da “Maledetta primavera” di Loretta Goggi a “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri (per la prima volta con la formazione a tre dopo il forfait di Marina Occhiena), passando per “Questo amore non si tocca” di Gianni Bella e l’intramontabile “Ancora” di Eduardo De Crescenzo, uno dei pezzi più belli presentati sul palco del Teatro Ariston. Si aggiudica a sorpresa il titolo Alice, con “Per Elisa” scritta a quattro mani con il Maestro Franco Battiato.
Sanremo 1982
Forte del successo ottenuto con le due edizioni precedenti, la manifestazione canora prosegue il suo momento d’oro. Trionfa Riccardo Fogli con “Storie di tutti i giorni”, seguito dalla coppia Al Bano Carrisi e Romina Power con “Felicità” e da Drupi con “Soli”. Tra le altre canzoni degne di nota, ricordiamo: “Una rosa blu” di Michele Zarrillo, “Lisa” di Stefano Sani, “Romantici” di Viola Valentino, oltre ai due prestigiosi esordi di Zucchero con “Una notte che vola via” e Vasco Rossi con “Vado al massimo”.
Sanremo 1983
Vince in maniera del tutto inaspettata una giovane Tiziana Rivale, con “Sarà quel che sarà”, seconda Donatella Milani con “Volevo dirti” e terza Dori Ghezzi con “Margherita non lo sa”, in un podio tutto al femminile. Ad imporsi nelle vendite sarà principalmente “L’italiano” di Toto Cutugno, brano che farà letteralmente il giro del mondo. Da segnalare anche “Vacanze romane” dei Matia Bazar, “1950” di Amedeo Minghi e “Vita spericolata” di Vasco Rossi che, nonostante il 25esimo posto in classifica, diventerà un grande successo commerciale.
Sanremo 1984
A sedici anni di distanza dal suo esordio, torna alla conduzione Pippo Baudo, in un’edizione contraddistinta dall’obbligo imposto dalle case discografiche di cantare in playback. Nasce la categoria Nuove Proposte, vinta da un giovanissimo Eros Ramazzotti con “Terra promessa”, mentre tra i Big si impongono Al Bano Carrisi e Romina Power con “Ci sarà”. Tra gli altri 45 giri degni di nota, si annoverano: “Non voglio mica la luna” di Fiordaliso, “Per una bambola” di Patty Pravo e “Come si cambia“ di Fiorella Mannoia.
Sanremo 1985
Il trentacinquesimo Festival della canzone italiana prosegue sulla scia tracciata dalle fortunate edizioni precedenti, con un’altra grande vittoria popolare targata Ricchi e Poveri, sul gradino più alto del podio con la trascinante “Se m’innamoro”. Tra gli altri bei pezzi in concorso, ricordiamo: “Donne” di Zucchero, “Noi ragazzi di oggi“ di Luis Miguel, “Chiamalo amore“ di Gigliola Cinquetti, “Franca ti amo“ di Ivan Graziani, “Vorrei svegliarti” di Eugenio Finardi, “Bella più di me” di Cristiano De André e “Il viaggio” di Mango.
Sanremo 1986
Alla conduzione la showgirl Loretta Goggi, la prima donna alla guida della manifestazione canora, si torna a cantare dal vivo ma senza orchestra, bensì su una base pre-registrata. In un’annata impreziosita dalla massiccia presenza femminile (tra cui spiccano i nomi di Loredana Bertè, Anna Oxa, Donatella Rettore e Marcella Bella), si impone al primo posto Eros Ramazzotti, che sbaraglia la concorrenza con l’intramontabile “Adesso tu”, seguito a ruota dall’ironica “Il Clarinetto” cantata da Renzo Arbore, alla sua unica presenza sanremese.
Sanremo 1987
Quarta presenza alla guida della rassegna per Pippo Baudo, che annuncia in diretta televisiva la scomparsa di Claudio Villa nel corso dell’ultima serata. Alla vittoria della kermesse, per la prima e unica volta nella storia, un trio composto da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi con “Si può dare di più”, nato come inno della Nazionale Italiana Cantanti e diventato uno dei brani più popolari della musica leggera italiana. Ad aggiudicarsi l’ambito Premio della Critica è Fiorella Mannoia con la nota “Quello che le donne non dicono”.
Sanremo 1988
Si aggiudica la vittoria la canzone “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri, considerato alla vigilia della manifestazione come un ex cantante, dato il suo lungo silenzio discografico a favore di una soddisfacente carriera teatrale. Tra le belle canzoni in gara, si segnalano “Inevitabile follia” di Raf, “Le notti di maggio” di Fiorella Mannoia, “Italia” di Mino Reitano, “L’amore rubato” di Luca Barbarossa, “Mi manchi” di Fausto Leali, “Quando nasce un’amore” di Anna Oxa e la splendida “Sarà per te” di Francesco Nuti.
Sanremo 1989
Il nuovo patron Adriano Aragazzoni riporta al Festival i grandi nomi, da Gino Paoli a Ornella Vanoni, passando per Enzo Jannacci, Peppino Di Capri e Mia Martini, in gara con la suggestiva “Almeno tu nell’universo”. Tra i cantanti, si segnala la prima e unica partecipazione di un giovanissimo Jovanotti , oltre che del re della canzone napoletana Renato Carosone, al suo esordio all’età di sessantanove anni. Al trionfo l’inedita coppia composta Anna Oxa e Fausto Leali, in duetto sulle note dell’incantevole “Ti lascerò”.
Le canzoni più belle di Sanremo | Anni ’80
- “Almeno tu nell’universo” (Mia Martini)
- “Quello che le donne non dicono” (Fiorella Mannoia)
- “Adesso tu” (Eros Ramazzotti)
- “Perdere l’amore” (Massimo Ranieri)
- “Ancora” (Eduardo De Crescenzo)
- “Vita spericolata” (Vasco Rossi)
- “Cosa resterà degli anni ’80” (Raf)
- “Vacanze romane” (Matia Bazar)
- “Lei verrà” (Mango)
- “Ti lascerò” (Anna Oxa e Fausto Leali)
- “L’italiano” (Toto Cutugno)
- “Felicità” (Al Bano Carrisi e Romina Power)
- “Si può dare di più” (Tozzi – Ruggeri – Morandi)
- “Maledetta primavera” (Loretta Goggi)
- “Sarà perché ti amo” (Ricchi e Poveri)
- “Storie di tutti i giorni” (Riccardo Fogli)
- “Non voglio mica la luna” (Fiordaliso)
- “Donne” (Zucchero)
- “Per Elisa” (Alice)
- “Su di noi” (Pupo)
Nico Donvito
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