lunedì 25 Novembre 2024

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Fred De Palma e Ana Mena: “D’estate… una volta ancora” – INTERVISTA

A tu per tu con la coppia musicale dell’estate 2019, in uscita con il nuovo singolo “Una volta ancora”

A distanza di dodici mesi dal successo riscosso con D’estate non vale, Fred De Palma e Ana Mena tornano per infiammare la bella stagione con il singolo “Una volta ancora”, in radio a partire dal 4 giugno. Dopo aver collezionato il doppio disco di platino, raggiunto la prima posizione della classifica di Spotify, totalizzando oltre 39 milioni di streaming e 85 milioni di visualizzazioni per il video della precedente hit, la giovane coppia italo-spagnola è pronta a fare incetta di nuovi primati anche per l’estate 2019. 

Ciao ragazzi, partiamo da “Una volta ancora”, com’è nata l’idea di ripetere la fortunata collaborazione dello scorso anno?

Fred: «La scelta è stata prettamente stilistica, ci piaceva unire il reggaeton alla baciata, in estate si tende ad uscire con singoli che vanno un po’ tutti nella stessa direzione, l’intenzione è stata quella di realizzare qualcosa di nuovo, almeno per l’Italia. Con Ana si è creato un bel rapporto».

Ana: «Ci siamo trovati molto bene sin dal primo istante in cui ci siamo conosciuti, dopo “D’estate non vale” siamo diventati amici molto rapidamente, credo che siamo riusciti a trasmettere alla gente la nostra alchimia, per questo motivo abbiamo deciso di ripetere la formula».

Avete pensato ad una traduzione anche in spagnolo?

Fred: «Sarebbe interessante, ma al momento è importante consolidare questo esperimento in Italia, per poi magari farlo uscire in un secondo momento anche all’estero, senza fare il passaggio inverso che potrebbe risultare più strano. Ci sono tanti artisti che nei loro rispettivi paesi fanno già bene quel tipo di musica nella loro lingua, mentre se la cosa parte da qua e diventa un successo ha più senso pensare ad una versione in spagnolo e iniziare a intraprendere un discorso a livello internazionale».

Questa canzone non parla apertamente d’estate, certo le sonorità la richiamano fortemente, ma rispetto alla hit dello scorso anno tratta un altro argomento…

Ana: «Sì, questa è più romantica…».

Fred: «Il romanticismo d’estate ultimamente viene trattato pochissimo nelle canzoni, si tende a fare il pezzo estivo tipo “colpa del vino colpa del mare” (ride, ndr), questo brano invece me la immagino un po’ come una fotografia, proprio come l’immagine della copertina del singolo».

Non deve essere facile adattare questo tipo di musica all’italiano, quali difficoltà hai trovato?

Fred: «Mi sono sempre allenato a scrivere sui testi degli altri, con la fonetica cercavo di riprendere le melodie, i flow americani o latini adattandoli all’italiano per sentire cosa ne veniva fuori. In realtà la difficoltà che ho riscontrato in questi anni è stata quella di tradurre il mio mondo a questo genere, perché provengo dal freestyle, ho cercato di adattare quel background e tutto il mio vissuto a queste nuove sonorità. Ho ascoltato tantissimo reggaeton fino a che mi è entrato nella pelle, al punto da diventare ormai naturale esprimermi con questo stile, sempre mantenendo quelle che sono le mie caratteristiche».

Tra l’altro il reggaeton si sta evolvendo, è partito da quattro accordi, mentre adesso sta diventando sempre più articolato…

Fred«È diventato una vera e propria musica, anch’io all’inizio non lo sopportavo perché era un genere prettamente da ballare, molto basico, anche a livello di testi non raccontava niente, non c’era uno spessore. Quello che mi ha appassionato è stata proprio questa evoluzione, in molti si fanno ingannare dal ritmo, invece si può raccontare qualcosa di interessante pure su una base reggaeton, questa cosa mi ha affascinato di brutto al punto che mi sono detto: “voglio farlo anch’io”».

Un genere che recentemente ha interessato anche i due massimi esportatori della musica italiana nel mondo, mi riferisco naturalmente a Laura Pausini con “Nuevo” ed Eros Ramazzotti con “Per le strade una canzone”. Cosa ne pensi del fatto che due artisti di questo calibro si siano aperti a questo genere?

Fred: «Un genere che prende piede così velocemente e trasversalmente arriva a fare il giro fino a toccare artisti che non avresti nemmeno mai pensato. Nel caso di Laura non conosco il pezzo, ma mi riprometto di andarlo ad ascoltare, mentre il brano di Eros si avvale della presenza di Luis Fonsi, un campione che milita nella Serie A del raggaeton. Essendo noi italiani un popolo latino, quando ci approcciamo a queste sonorità la credibilità c’è, in più quando hai a che fare con uno dei massimi esponenti di questo genere il risultato finale è molto fedele all’originale, mentre per quanto mi riguarda cerco di italianizzare e interiorizzare questo stile musicale a modo mio».

Fred, sei reduce dai Billboard Latin Awards 2019 di Las Vegas, che esperienza è stata per te? 

Fred: «Ho ancora un po’ di postumi (ride, ndr), conta che tre giorni a Las Vegas in realtà sono tre ore. E’ stata un’esperienza molto interessante perché ho incontrato tanti addetti ai lavori latini, provenienti dal mondo reggaeton, che hanno reputato interessanti e credibili i miei pezzi, non una scimmiottata di quello che è il loro genere, ma una mia rivisitazione personale. È stata un’esperienza che mi ha procurato diversi contatti, per il resto non mi ricordo niente perché potete immaginare lo sbattimento, ho dormito un’ora a notte per tre giorni».

Quali saranno i vostri impegni per l’estate 2019? 

Ana: «Con Fred faremo promozione per questo nuovo singolo, amo molto l’Italia e cercherò di trascorrerci più tempo possibile, sono molto felice di poter proporre la mia musica nella vostra lingua, che sto ancora imparando grazie ai sottotitoli su Netflix (ride, ndr). Al momento sono completamente concentrata sulla mia carriera musicale, sto lavorando in studio per realizzare cose nuove insieme al mio team».

Fred: «Dopo aver presentato il singolo all’Arena di Verona durante Seat Music Awards, cercheremo di suonarlo un po’ ovunque, per far sì che sempre più persone possano ascoltarlo e apprezzarlo. Per il momento la concentrazione è tutta su questo brano, mentre più avanti uscirà il disco».

Tra l’altro Ana, la tua pronuncia è perfetta, quando canti sembra che mastichi benissimo l’italiano…

Ana: «Veramente? Grazie!».

Fred: «Uno dei motivi per cui, secondo me, il connubio tra di noi è così figo è proprio questo, lei ha un tipo di accento che sull’italiano sta veramente bene, che si sente e non si sente, molto particolare».

Considerando il detto “non c’è due senza tre”, state già pensando a una hit anche per il 2020? 

Fred: «Adesso è ancora presto, ma la voglia di collaborare con Ana è tantissima, Per il momento siamo super entusiasti del pezzo che è appena uscito, magari potremmo realizzarne un altro in una stagione, tipo “D’inverno non vale”, chissà, staremo a vedere!».

Per concludere, se quello dei tormentoni fosse un campionato di calcio, quale sarebbe il vostro obiettivo stagionale?

Fred«Primi, con Ana punto assolutamente allo scudetto. Ovviamente credo che sia l’obiettivo un po’ di tutti, però ho delle vibrazioni positive per questo pezzo, spero che piaccia alla gente e che riesca a raggiungere delle certificazioni importanti e che, questo lavoro fatto insieme, ci porti delle belle soddisfazioni».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.