lunedì 25 Novembre 2024

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NP Schoolkid: “Raccontando la mia storia avvicino le persone a quello che scrivo” – INTERVISTA

A tu per tu con il rapper, tornato sulle scene con il nuovo singolo dal titolo Tardi

Si chiama NP Schoolkid, rapper classe 1996, giovane ma già concentrato sull’obbiettivo. Ha iniziato la carriera a Brescia collaborando con il produttore Lie O’Neill e con i rapper D.P.T.R. e Mapo Junior nel gruppo DXD, per poi farsi conoscere con lo pseudonimo di NP, arrivando alla firma con l’etichetta discografica The Saifam, con la quale ha pubblicato, lo scorso luglio, il nuovo singolo Tardi.

Partiamo dal tuo ultimo progetto, Tardi, da cosa nasce?

<<Il singolo è nato casualmente una sera a dire la verità. Io e il mio videomaker stavamo montando un video e nello stesso momento il mio producer, Lie O’Neill, stava creando delle basi. Il giro principale del beat è nato così dal nulla. Ci siamo ispirati a sonorità musicali diverse rispetto a quelle usuali dal mood estivo. Non volevamo presentare la solita canzone reggaeton, anche se apprezziamo il genere, ma fare qualcosa di più bounce, che portasse il corpo a muoversi naturalmente a ritmo. In questo modo è nato il singolo Tardi. Eravamo in fissa con una canzone di Tory Lanez, “Freaky” e ci siamo un po’ ispirati a quel mood>>.

Parlaci del tuo percorso artistico

<<Ho iniziato a scrivere all’età di 15 anni, dopo essermi avvicinato al rap grazie ai miei fratelli maggiori che ascoltavano molto il genere. Ho pubblicato i primi pezzi a 16/17 anni, tutti brani che poi ho eliminato da internet, e il primo videoclip a 18. Da lì in poi ho iniziato a lavorare in maniera sempre più professionale. Dall’anno scorso sono seguito a livello di management da BSMNT – Basement. Ho inoltre firmato il mio primo contratto con l’etichetta The Saifam Group, che ha lanciato artisti come Fabri Fibra, Club Dogo e Bassi Maestro. Ho ancora moltissima strada da fare ma sono molto determinato>>.

Da cosa ha origine la scelta del tuo nome d’arte?

<<NP è l’abbreviazione di “Nappo”. Sono un napoletano molto attaccato alla famiglia e volevo portare il mio cognome in alto. Schoolkid me lo diede un amico una sera. Eravamo in fissa con la TDE e ascoltavamo molto Schoolboy Q e da lì è nato tutto. Il significato letterale sarebbe scolaro ma, in gergo americano, significa ragazzo con attitudine>>.

Come ti descriveresti con tre aggettivi?

<<Determinato, tenace e ironico>>.

Cosa pensi di poter dare di nuovo alla musica italiana?

<<Raccontando la mia storia posso far avvicinare le persone a quello che scrivo. Io e i miei collaboratori vogliamo proporre qualcosa di innovativo, un prodotto nuovo per il mercato rap. Amo mischiare più generi e spero di far arrivare il mio messaggio a più persone possibile>>.

Come sta il rap in Italia oggi secondo te?

<<Bene. Il mercato è saturo perché ci sono veramente tanti artisti, ma allo stesso tempo chi fa rap lo fa nel modo giusto. Questo è un buon periodo per il genere in Italia>>.

Artisti preferiti del momento?

<<Quelli che sto ascoltando in questo momento sono: Polo G, Calboy, Drake e molti della nuova scena italiana>>.

Feat dei sogni?

<<Meek Mill al primo posto, al secondo Drake e al terzo Luchè>>.

Secondo te cosa deve avere un ragazzo giovane oggi per sfondare?

<<Deve avere tanta grinta e non mollare mai. La vita è un susseguirsi di ostacoli e per arrivare al traguardo non bisogna mai arrendersi. Se una persona è determinata secondo me un giorno verrà premiata. Logicamente bisogna anche curare al meglio il proprio prodotto artistico cercando di renderlo il più personale possibile>>.

Progetti in vista per il futuro?

<<Per ora singoli e video, ma tra non molto inizieremo a lavorare su qualcosa di ancora più impegnativo. Per ora non posso anticipare nulla, ma continuate a seguirmi e tra un po’ lo scoprirete!>>.