venerdì 22 Novembre 2024

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“Bravi tutti voi”, la radiografia della nostra società by Levante – RECENSIONE

Da venerdì 27 settembre è disponibile in radio e sulle piattaforme digitali il nuovo singolo dell’artista

Dopo aver celebrato la rabbia e la speranza in Andrà tutto bene, evocato i sapori della Sicilia con Carmen Consoli ne Lo stretto necessario, per Levante è tempo di lanciare il pezzo che, di fatto, accompagna l’uscita di Magmamemoria, il suo quarto album in studio disponibile dal 4 ottobre. Si intitola “Bravi tutti voi” il singolo designato che ci traghetta, ancora una volta, nel fantastico mondo della cantautrice, in una dimensione in cui la scrittura assume ancora un ruolo centrale, in maniera sempre originale e autentica. Ciò che colpisce sin dal primo ascolto è la produzione, che già nei due precedenti estratti si era fatta sentire in maniera importante e che, in questo caso, viene fuori  ancora più esplosiva.

Per il resto ci ritroviamo dinanzi alla solita Claudia, alla sua poetica da decifrare e alla sua stravagante attitudine interpretativa, ormai diventato il suo marchio di fabbrica. Come sempre, nel testo non mancano spunti di riflessione e contenuti da analizzare, si affronta la tematica del giudizio, inteso sia nei confronti di noi stessi che verso il prossimo, la capacità di razionalizzare un pensiero che, spesso e volentieri, si tramuta in una vera e propria sentenza. Ci si erge a santoni e non ci si rende conto che, in quel preciso istante, stiamo prendendo parte alla cerimonia delle banalità, alla fiera delle vanità o, se preferite, al party della mediocrità.

“L’educazione alla loquacità, parlare tanto senza dire niente” è un po’ la sintesi perfetta di questa epoca, che analizza le cose in superficie e non scava nel profondo, approssimando qualsivoglia tipo di pensiero. Questo e molto altro ancora è Bravi tutti voi, una radiografia dell’attuale società, una sintesi imperfetta proprio come noi esseri umani, che ci illudiamo di non avere difetti, ci nascondiamo dietro falsi ideali, imitiamo gli altri e non tiriamo fuori la nostra vera essenza. Bravi tutti e brava Levante, simbolo di una consolidata vena creativa che non cede a tentazioni, non si snatura e non si svende al miglior offerente. Ascoltare per credere.

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Bravi tutti voi | Video

Bravi tutti voi | Testo

C’è confusione dentro alle città
cerco persone e trovo macchine
numeri uno in tutti i campi
menti leggendarie e miniere di diamanti
le cerimonie alla banalità
se sei mediocre c’è un lavoro per te
l’imitazione dei giganti
vacillano i ricordi e scrosciano gli applausi

Bravi bravi bravi voi
bravi bravi bravi tutti voi
ce lo dirà il tempo che questo non è oro
ma luccica lo stesso
bravi bravi bravi voi
bravi bravi bravi tutti voi
ce lo dirà il tempo
che il grande smarrimento
è stato rimanere fermo

Genio Guru Mito Faro Ispiratore o Divinità
mostrami mostrami la luce che non ho
Santo Eroe Campione
Paladino o Vostra Maestà
mostrami mostrami la luce che non ho

L’educazione alla loquacità
parlare tanto senza dire niente
magie di comunicazione
fingersi migliori “guarda un gregge di leoni!”
i tempi in cui conta la quantità
i ritmi ai quali non so stare al passo
la descrizione del paesaggio:
l’invasione di approssimatori
ha ormai preso coraggio

Bravi bravi bravi voi
bravi bravi bravi tutti voi
ce lo dirà il tempo che questo non è oro
ma luccica lo stesso
bravi bravi bravi voi
bravi bravi bravi tutti voi
ce lo dirà il tempo
che il grande smarrimento
è stato rimanere fermo

Genio Guru Mito Faro Ispiratore o Divinità
mostrami mostrami la luce che non ho
Santo Eroe Campione
Paladino o Vostra Maestà
mostrami mostrami la luce che non ho

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.