giovedì 21 Novembre 2024

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Sirente: “La coesione fa parte della nostra musica” – INTERVISTA

A tu per tu con la band abruzzese, in uscita con il nuovo singolo intitolato “Vivi a domani

Si intitola “Vivi a domani” il nuovo singolo dei Sirente, gruppo musicale abruzzese composto da Jonathan Di Felice (voce), Matteo Fontana (batteria) e i fratelli Valerio (chitarra) e Riccardo Giuliani (basso). Approfondiamo la loro conoscenza.

Ciao ragazzi, benvenuti. Partiamo dal vostro singolo di debutto “Vivi a domani”, che sapore  ha per voi questo pezzo?  

Jonathan: «Un sapore nuovo, sicuramente dolce. Sarà il primo di una lunga serie si spera, ma comunque andrà rimarrà sempre la nostra prima creatura e per questo avrà un posto speciale nel nostro cuore».  

Quali riflessioni e quali stati d’animo vi hanno accompagnato durante le fasi di realizzazione  del brano?  

Riccardo: «Questa canzone è stata scritta pensando a tutte quelle persone che, come me, ogni tanto  rischiano di cadere ma trovano sempre qualcosa, o qualcuno che li riprende al volo».  

A livello musicale, come siete arrivati a questo tipo di sound?  

Matteo: «Credo che sia il risultato degli anni passati a suonare insieme. La coesione che si è creata con il tempo tra di noi si sente perfettamente anche nella nostra musica».  

Sirente, Vivi a domani

Facciamo un breve salto indietro nel tempo, come vi siete conosciuti e quando avete deciso di  mettere in piedi il vostro progetto?  

Valerio: «Io e Riccardo conosciamo da quasi 20 anni Jonathan, Matteo è arrivato dopo attraverso  conoscenze comuni. Il progetto Sirente è nato dalle ceneri di altri progetti, dove da ognuno dei quali  abbiamo imparato qualcosa, ora ci sentiamo pronti e maturi per intraprendere un percorso  importante».

Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato i vostri rispettivi percorsi? 

Riccardo: «In realtà abbiamo gusti ed influenze abbastanza diversi tra di noi, cosa buona in quanto ci  consente di sperimentare molto. Sicuramente però il cantautorato italiano, e le influenze brit pop  sono comuni a tutti e quattro».

Al netto dell’attuale incertezza dovuta al momento, quali sono i vostri prossimi progetti in  cantiere e cosa dobbiamo aspettarci a riguardo?  

Matteo: «Cerchiamo di prendere il buono da questa brutta situazione, sfruttarlo per scrivere ed  arrangiare nuovi brani che poi, in tempi migliori, suoneremo su un palco… il contatto con il pubblico  è senz’altro la cosa che più ci sta mancando».  

Per concludere, a chi si rivolge la vostra musica e a chi vi piacerebbe arrivare in futuro?

Jonathan: «Si rivolge a tutti e non importa in che modo. Ci auguriamo, con il tempo, di far parte della vita di più persone possibili, entrando nelle loro orecchie per fargli un pò di compagnia».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.