giovedì 21 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

“Sesso occasionale”, la serenata 2.0 di Tananai – RECENSIONE

Il giovane cantautore debutta al Festival di Sanremo con “Sesso occasionale“, un brano che rimane in testa con estrema facilità

Ispirato, scanzonato e contemporaneo Tananai debutta al Festival grazie alla promozione tra i big ottenuta con il fortunato passaggio di Sanremo Giovani. Composto dallo stesso artista insieme a Davide Simonetta, Paolo Antonacci ed Alessandro Raina, “Sesso occasionale” è un brano che rimane in testa e che mette insieme sonorità e influenze differenti, in maniera convincente e contemporanea.

C’è molto di oggi, ma anche dei piacevoli richiami e dei chiari riferimenti al passato. Il risultato è un raptus di parole, ispirazione, ritmo e melodia. Una bella serenata 2.0 verrebbe da dire, molto ironica e fresca, con un linguaggio perfettamente comprensibile ai giovani d’oggi e un sound che strizza l’occhio ad influenze sonore anni ’60, Il risultato è un mix che convince e unisce generazioni differenti, in maniera onesta e credibile.

«Baby ritorna da me e metti via quella pistola, quell’altra non mi è mai piaciuta» canta Tananai in questa proposta che non smetteremo facilmente di canticchiare, grazie ad una produzione fluida ed efficace, abilmente costruita dallo stesso artista classe ’95 e da d.whale. In tal senso, “Sesso occasionale” è un brano carico di good vibes, ricco di sfumature e stati d’animo, che strizza l’occhio ad un pop decisamente frizzante e bipolare.

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.