Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso
IL GIORNO:
Il 1 settembre è la data in cui, nel 1914, la città russa di San Pietroburgo assume il nome di Pietrogrado. Era il 1 settembre anche il giorno in cui, nel 1945, il Trio Lescano si esibisce per l’ultima volta insieme alla radio italiana.
LA CANZONE:
Il 1 settembre 2016 arrivava in rotazione radiofonica la proposta musicale di Sfera Ebbasta per il singolo Figli di papà. La canzone era il secondo singolo estratto dall’album d’inediti ‘Sfera Ebbasta’, il disco di debutto del trapper milanese che avviava con grande successo la propria carriera artistica.
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Figli di papà | Videoclip
Figli di papà | Testo
Vogliono sapere la mia vì
Vogliono sapere la mia vita
Vogliono sapere la mia storia
Fanno a gara per dire la loro
Come se poi servisse a qualcosa
E sono tutti amici quando serve
Un po’ meno amici se si perde
Un po’ meno amici, un po’ più merde
No, qua nessuno ti vuole bene
Sì, qua vogliono tutti calpestarti, farti da parte
Fatti da parte che siamo in tanti e c’abbiamo fame
Sì, da un po’ di anni fuori a bussare
E ora sì, che mi fa mille domande
Questo pensa che sia come gli altri
Tanto scemo fra’ per quanto grande
E non sa nemmeno chi cazzo ha davanti
Ma dai, dai
Non sai quanto ho corso fra’ per fuggire dai guai
Col culo su una panchina sognando le Hawaii
G nel k-way, continuo via vai
Tu parli e non sai
No, tu parli e non sai
Tu parli e non sai
Non sono mai stato come quelli là
Figli di puttana, figli di papà
Non mi è mai mancato nulla a parte il cash
E quello che non avevo me lo son preso da me
Eh eh (eh, eh), me lo son preso da me
Eh eh, eh eh, me lo son preso da me
Non sono mai stato come quelli là
Figli di puttana, figli di papà
Non mi è mai mancato nulla a parte il cash
E quello che non avevo me lo son preso da me
Eh eh, eh eh, me lo son preso da me
Eh eh, eh eh, eh eh
A dodici anni avevo soltanto due scarpe
Ma ci sono andato, giuro, da qualsiasi parte
Non c’era la casa al mare dove potersi svagare
Quando tutto diventava pesante
Ma questi di me che ne sanno?
Delle notti che ho passato in bianco
Di voler diventare qualcuno
Senza perdere chi avevo affianco
Senza un angelo custode
Che protegge i miei sogni se dormo
Siamo sempre gli stessi
Pure se cambiamo ogni secondo
Noi veniamo fuori dal niente
Facciamo i soldi dal niente e dovunque
Ed ogni giorno è un’impresa
Ma a tutti ci sembra sì, un giorno qualunque
Non sai quanto ho corso fra’, per fuggire dai guai
(Non sai quanto ho corso fra’, per fuggire dai guai)
Col culo su una panchina sognando le Hawaii
(Sognando le Hawaii)
G nel k-way (k-way) continuo via vai
Tu parli e non sai
(Non sai)
No, tu parli e non sai
(Non sai)
Tu parli e non sai
Sk, sk, sk, sk
Non sono mai stato come quelli là
Figli di puttana, figli di papà
Non mi è mai mancato nulla a parte il cash
E quello che non avevo me lo son preso da me
Eh eh (eh eh), , me lo son preso da me
Eh eh, eh eh, me lo son preso da me
Non sono mai stato come quelli là
Figli di puttana, figli di papà
Non mi è mai mancato nulla a parte il cash
E quello che non avevo me lo son preso da me
Eh eh, eh eh, me lo son preso da me
Eh eh, eh eh, eh eh
Sk, sk, sk, sk
Me lo son preso da me
Me lo son preso da me
Eh eh, eh eh, eh eh
Ilario Luisetto
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