lunedì 25 Novembre 2024

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L’intervista, Bianca Atzei, “1987” 8 nuove canzoni, tra anima dance e vena romantica

Bianca Atzei torna con 8 nuove bellissime canzoni. Dal 17 maggio è disponibile su tutte le piattaforme digitali e nei negozi di dischi, “1987” interamente registrato e prodotto da Diego Calvetti al Platinum Studio di San Gimignano.

Preceduto dal singolo “Discoteca”, il nuovo lavoro in studio  ha un respiro totalmente proiettato negli anni ‘80, proprio come la nuova immagine di Bianca. Il 1987 è il suo anno di nascita, e nel disco c’è la voglia di ripartire, di farsi ascoltare, di colpire ancora con il suo graffio che cattura le emozioni più profonde.

La abbiamo raggiunta telefonicamente per porle qualche domanda su questo suo nuovo progetto discografico, si è dimostrata come sempre gentile e disponibile, di seguito le nostre domande e le sue risposte :

Parliamo di “1987”, un titolo che riprende la tua data di nascita, come nasce il progetto di questo album ?

Nasce da diverse esigenze, dal sentirsi più leggera e spensierata e tutto ciò mi porta a scrivere nello stesso tempo brani più leggeri e nel contempo tornare al mio passato con canzoni che toccano le mie corde e quindi l’uso della vocalità che mi contraddistingue con voce spezzata e graffiata, sono intrecci di emozioni”

Parli di ripartenza, ti sei sentita a volte messa da parte, reputi che sia difficile oggi fare musica in Italia se non si vuole omologarsi nel mainstream ?

“Una rinascita, ne avevo bisogno. Fare musica in Italia non è semplice, l’importante è fare le cose fatte bene. A me piace cantare, so fare quello e non mi va di fare altro se non di cantare, esibirsi davanti a un pubblico mi emoziona e mi piace trasmettere quell’emozione.”

Alterni in 8 tracce la vena dance e la vena romantica, hai dichiarato che l’essere diventata mamma ha svelato il tuo lato più leggero, nell’album ci sono anche ballad che riportano ai tuoi esordi, in questo momento hai bisogno di entrambe le cose?

“Con la nascita del mio bimbo ho maturato una consapevolezza diversa, per me stessa, ho bisogno di sentirmi leggera, una inimmaginabile esigenza di alleggerire, in questo momento ho bisogno di questo”

Nell’album ci sono 8 brani con diversi significati, “Discoteca” ha come tema la spensieratezza, “Indigeno” un ritorno alle atmosfere anni ’90, “Bagnoschiuma” gli amori adolescenziali, “Non ti lascio andare” scritta per te da Kekko Silvestre che è una esplosione di romanticismo, “Tutto l’amore che ho dentro” che parla di rinascita, “Una cometa blu” scritta per te da Gigi D’Alessio e Diego Calvetti in un momento delicato della tua vita, ce ne è una a cui ti senti più legata?

“Più legata a “Cometa blu”, la hanno scritta Gigi D’Alessio e Diego Calvetti in un momento delicato quando ho perso il bambino, sono riusciti a tirare fuori cose profonde e intime. Sono andata a registrarla quando ero di nuovo incinta, ero tra il settimo e l’ottavo mese di gravidanza. Ho voluto lasciare quella versione, nonostante fossi molto raffreddata, perché mi ricorda quel momento preciso della mia vita, quella cosa straordinaria che mi stava accadendo nonostante il dolore provato qualche tempo prima. Oggi c’è Noa, che è la ragione della mia esistenza, ma quella cometa blu che mi guarda dal cielo sarà sempre parte di me.”

In questi giorni si sta parlando di Festival di Sanremo per l’arrivo di Carlo Conti alla direzione artistica, se avessi un brano che ti ispira torneresti al Festival?

“Sanremo rappresenta una grande possibilità, una grande vetrina, ma senza una bella canzone non me la sento, tornare per la terza volta su quel palco sarebbe straordinario, ma devo avere un pezzo che sento, che mi piace, che quando lo canto mi fa star bene, sarebbe bello”

Chiudiamo con i progetti futuri

“Portare questo mio progetto musicale in giro, fare concerti, e poi sogno tante cose belle”