venerdì 22 Novembre 2024

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Wess, il ritratto a dieci anni dalla scomparsa

 L’omaggio all’artista statunitense, che ha conosciuto grande popolarità in Italia in coppia con Dori Ghezzi

Sono trascorsi dieci anni dalla prematura scomparsa di Wesley Johnson, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Wess, cantante e bassista americano naturalizzato italiano. Nato il 13 agosto del 1945 a Winston-Salem, capoluogo della Contea di Forsyth nello Stato della Carolina del Nord, cresce a New York e sviluppa la passione per la musica sin da giovanissimo.

Negli anni sessanta inizia a suonare il basso nel complesso The Airedales, che approdano in Italia scoperti da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, esportando il rhythm and blues nel nostro Paese. Dopo l’addio del frontman Rocky Roberts, prende le redini del gruppo anche come cantante per poi intraprendere dopo breve tempo anche lui la carriera da solista. Seguono le prime partecipazioni televisive, nel ’67 a Settevoci con I miei giorni felici, nel ’69 al Cantagiro con Ti ho inventata io e nel ’70 al Festivalbar con Tu che non mi conoscevi bene. Due anni più tardi incide il suo primo duetto con Dori Ghezzi, intitolato “Voglio stare con te”. Dato il considerevole successo, i discografici della loro stessa etichetta decidono di puntare su di loro come duo, al punto da diventare una delle coppie artistiche più amate dal pubblico, seppur abbiamo lavorato insieme per soli sette anni.

Debuttano a Sanremo 1973 con il brano Tu nella mia vita, classificandosi al sesto posto, ma è l’anno seguente a regalare loro maggiori soddisfazioni, vincendo Canzonissima con la celeberrima Un corpo e un’anima. Segue la partecipazione all’Eurovision Song Contest dell’anno successivo, dove si posizionano sul gradino pi basso del podio con “Era”, che verrà interpretata in seguito anche da Loredana Bertè. Si classificano secondi a Sanremo 1976 con Come stai? Con chi sei?, per poi pubblicare sul finire degli anni settanta il loro ultimo disco insieme, intitolato “In due”.

https://www.youtube.com/watch?v=5Gacmt1TSHc

Successivamente, Wess prosegue la propria attività ripartendo principalmente dall’attività live, prendendo parte a numerose trasmissioni televisive, per poi tornare a calcare il palco dell’Ariston del Festival di Sanremo nel 1994 con il brano Una vecchia canzone italiana, insieme al collettivo Squadra Italia composto da Nilla Pizzi, Mario Merola, Wilma Goich, Jimmy Fontana, Toni Santagata, Rosanna Fratello, Giuseppe Cionfoli, Gianni Nazzaro, Lando Fiorini e Manuela Villa.

Ci lascia improvvisamente il 21 settembre 2009, all’età di 64 anni, a seguito di una crisi asmatica. Oggi, a distanza di dieci anni dalla sua scomparsa, lo ricordiamo come uno dei soul man più interessanti che hanno contribuito al rinnovamento della musica leggera italiana tra gli anni ’60 e ’70, impreziosendo la nostra tradizione melodica di interessanti sfumature internazionali.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.