giovedì 21 Novembre 2024

ULTIMI ARTICOLI

SUGGERITI

“Stupida allegria”, Emma tira fuori la sua vena nostalgico-ipnotica – RECENSIONE

Disponibile da venerdì 6 dicembre il nuovo singolo dell’artista, secondo estratto dall’album “Fortuna

La potenza della voce di Emma Marrone incontra sonorità mediterranee e si sposa con la malinconia, un mix di suggestioni e stati d’animo. Questo e molto altro ancora è “Stupida allegria”, secondo singolo estratto da “Fortuna” (qui la nostra recensione), il suo sesto album in studio pubblicato lo scorso 25 ottobre. A tre mesi di distanza dal lancio di Io sono bella, l’interprete salentina torna in rotazione radiofonica con un pezzo che mescola il suo graffio vocale al sapiente testo di Franco126 e al coinvolgente sound di Dardust. Il risultato è una canzone nostalgica, volutamente ipnotica, che ti spinge a riflettere sull’importanza che ogni singolo secondo gioca all’interno della nostra vita.

“Ovunque vada sento il tuo profumo addosso, quante le volte che ti ho dato per scontato e ti ritrovo in ogni ruga del mio volto e nel sapore di un ricordo t’ho scordato” recita l’incipit del testo, che racconta di come a volte ci sentiamo inermi di fronte al tempo che passa, quasi come due sconosciuti all’interno di un rapporto. Alle volte quello che ci lega ad una determinata persona è proprio questa sensazione malinconica, che ci fa andar via con la voglia già di ritornare.

Imparare a convivere con la nostra parte malinconica è sicuramente un vantaggio, che ci porta a razionalizzare in parte l’imprevedibilità di un sentimento, almeno la parte relativa alle dinamiche mentali che inevitabilmente scattano quando ci sentiamo confusi, smarriti, privi di una lancetta all’interno della nostra bussola. Stupida allegria descrive il disorientamento che ci affligge e che ci provoca una sorta di labirintite emotiva, dalla quale difficilmente si può fuggire.

Una Emma inedita quella che emerge in questa canzone, pur sempre convincente e consapevole dei propri mezzi, sia vocali che interpretativi. Il brano si lascia ascoltare con piacevolezza, scorrendo facilmente ascolto dopo ascolto, poiché ricco di sfumature che vengono fuori dopo il classico “buona la prima”. Scelta curiosa, coraggiosa e come sempre controcorrente per il periodo invernale ma, si sà, le zone e le stagioni di comfort non le vanno particolarmente a genio. Questo, scusate, è uno degli aspetti che più colpisce e affascina di questa indiscutibile grande artista.

Acquista qui il brano |

Stupida allegria | Audio

Stupida allegria | Testo

Ovunque vada sento il tuo profumo addosso
quante le volte che ti ho dato per scontato
e ti ritrovo in ogni ruga del mio volto
e nel sapore di un ricordo t’ho scordato
e c’è un uomo per terra, suona una chitarra
sembra quasi che a lui non importi di nulla
e delle volte che quasi non ti riconosco
altre mi sembri quello che ho sempre cercato
e siamo tutti e due dalla parte del torto
e abbiamo entrambi il nostro cuore già spezzato
c’è qualcuno che fischia da qualche finestra
e colora le strade parlando di te
di te

E già lo so, già lo so, già lo so che
tornerò, tornerò
tutte le volte che andrò via
ti ho odiato un po’
ma sei la mia, sei la mia, tu
sei la mia, sei la mia
la mia stupida allegria
quella mia malinconia

Ti ho odiato un po’
ma sei la mia, sei la mia, tu
sei la mia, sei la mia
la mia stupida allegria
quella mia malinconia

Comunque vada resti in ogni mio discorso
quante le volte che ho sbagliato e ti ho incolpato
per quelle cose per cui io non mi sopporto
ma di capirti non sono mai stata in grado
asciugo i pensieri come i panni stesi
ma perdo il filo se parlo di te
di te.

E già lo so, già lo so, già lo so che
tornerò, tornerò
tutte le volte che andrò via
ti ho odiato un po’
ma sei la mia, sei la mia, tu
sei la mia, sei la mia
la mia stupida allegria
quella mia malinconia

Ti ho odiato un po’
ma sei la mia, sei la mia, tu
sei la mia, sei la mia
la mia stupida allegria
quella mia malinconia

Mi hai regalato lacrime inconsolabili, irrefrenabili
ed un tappeto di immagini
ci pensi mai a quanto siamo inaffidabili
che ci sentiamo instabili, che ci sentiamo fragili

Già lo so, già lo so che
tornerò, tornerò
tutte le volte che andrò via
ti ho odiato un po’
ma sei la mia, sei la mia, tu
sei la mia, sei la mia
la mia stupida allegria
la mia malinconia

Ti ho odiato un po’
ma sei la mia, sei la mia, tu
sei la mia, sei la mia
la mia stupida allegria
la mia malinconia
la mia malinconia

The following two tabs change content below.

Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.