venerdì 22 Novembre 2024

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“Mia”, suggestioni e contraddizioni per Giovanni Truppi feat. Calcutta – RECENSIONE

Disponibile dal 13 dicembre il nuovo singolo del cantautore napoletano, in duetto con Calcutta

Ci sono canzoni che meritano di essere riscoperte e valorizzate, tra queste troviamo Mia, brano di Giovanni Truppi contenuto all’interno del suo ultimo ultimo album di inediti Poesia e civiltà, rilasciato lo scorso marzo. Reduce da un positivo 2019 arricchito dalla vittoria del Premio MEI come Miglior Artista Indipendente dell’Anno, il cantautore campano è pronto a tornare negli store digitali con un nuovo EP, intitolato “5”, disponibile a partire dal prossimo gennaio, che raccoglierà alcuni pezzi inediti più alcune rivisitazioni di brani già conosciuti rivisitati assieme ad altri colleghi. Ad inaugurare questo progetto è, di fatto, la collaborazione con Calcutta, presente con la sua voce e la sua anima proprio in “Mia”, brano accompagnato da un fumetto ideato ed illustrato da Fulvio Risuleo e Antonio Pronostico a cura di Coconino Press, disponibile in esclusiva su fumettologica.it.

Le personalità dei due artisti confluiscono in un’unica direzione, impreziosendo ulteriormente una canzone già di per sé emozionante, grazie ad un testo indovinato e concreto, che racconta la forza di un sentimento in tutta la sua purezza. Quando la persona a cui teniamo si allontana e non fa più parte della nostra vita ci schermiamo di pensieri, i ricordi vengono contaminati dalla delusione e dall’amarezza di non essere riusciti a comprenderci, a trovare un punto d’incontro. A nulla serve parlarne male, è solo una questione di abitudine, ma in fondo al nostro cuore confidiamo in un suo ritorno, in un piccolo gesto di pace che possa rappresentare una sorta di tregua dai mille pensieri e dalle mille paranoie.

“E ancora torno di notte e ti vorrei incontrare davanti al portone, farei finta di niente e ti farei entrare, ma nemmeno farei finta mi verrebbe naturale, chiuderei la porta e saremmo solo io e te, io e te, io e te” scrive e canta Giovanni Truppi, descrivendo in maniera fedele la confusione e le contraddizioni tipiche di chi si trova a familiarizzare con le proprie paure, in pieno conflitto tra quello che dice la testa e quello che consiglia il cuore. Calcutta aggiunge il suo, lo fa sapientemente a completo servizio del brano, perché ci sono davvero persone, posti ed emozioni che vogliamo sempre con noi e che ritroviamo puntualmente all’interno di una canzone, una bella canzone come questa.

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Mia | Audio

Mia | Testo

Lo sai quando sei grande
le cazzate che fai sono uguali
solo che la gente
le prende più sul serio
e ti devi abituare
non c’è più nessuno che ti viene a fermare

E adesso anche se ho detto a tutto e tutti
così male di te
che se me lo chiedessi mille volte
io mille volte ti direi di no
io vorrei solo che tu ti facessi trovare stanotte
davanti al portone
ti farei entrare col muso ma poi ti vorrei avere

E mentre lo facciamo ti direi
che non penso che a te
alle tue labbra grandi ai tuoi capelli
ai tuoi occhi da sirena alle tue gambe
alla tua faccia quando si trasforma
che quando mi tocco mi sembra di toccare
una cosa tua

Quanto mi hai fatto godere
eri più brava a far godere me che te
ed ogni volta io te lo volevo dire
ma era sempre troppo travolgente

E ancora torno di notte
e ti vorrei incontrare
davanti al portone
farei finta di niente e ti farei entrare
ma nemmeno farei finta
mi verrebbe naturale
e chiuderei la porta e saremmo
solo io e te, io e te, io e te
senza tutta la gente
solo io e te, io e te, io e te
e ti guarderei senza dire niente
e poi saremmo muti e nudi senza parlare
ad aspettare per ore
e a un certo punto lo so
te lo direi

Che non penso che a te
alle tue labbra grandi ai tuoi capelli
ai tuoi occhi da sirena alle tue gambe
alla tua faccia quando si trasforma
e che non voglio che te
e che dopo non ho più
voluto fare male a nessuna
conquistare nessuna
proteggere nessuna

Lo sai ci sono persone, posti ed emozioni
che voglio sempre con me
e allora li metto dentro le canzoni
io sono un mago, questa è la mia magia
e, vuoi o non vuoi, sei mia

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.