lunedì 25 Novembre 2024

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“Non è vero”, la mossa summer-funky dei The Kolors – RECENSIONE

Tra le proposte più interessanti dell’estate 2020 spunta il nuovo singolo della band campana

Lo stile inconfondibile dei The Kolors si tinge di nuove sfumature in “Non è vero”, singolo rilasciato lo scorso maggio in occasione della loro partecipazione ad Amici Speciali. Un brano inguaribilmente funky che, contro ogni pronostico, ci ha accompagnati nel corso di questa inedita estate, nonostante l’ingente quantitativo di proposte musicali (alcune molto simili tra loro) pubblicate successivamente.

Stash e compagni non tradiscono le aspettative e, ancora una volta, mettono a segno una nuova hit, questa volta senza l’ausilio di particolari featuring, come era accaduto in precedenza per Come le onde con J-Ax, per la fortunata Pensare male con Elodie e per Los Angeles con Guè Pequeno. La loro unicità è rimasta intatta nonostante il passaggio dall’inglese all’italiano, un banco di prova importante per molti artisti.

Questa volta il linguaggio dei The Kolors si arricchisce di una prestigiosa citazione a Pino Daniele, al suo genio e a quelle sonorità che, nei primi anni ’80, hanno dato vita al progetto di Napoli Centrale, oltre che un omaggio alla propria amata terra. Il brano, composto da Stash con Davide Petrella e co-prodotto insieme ai Daddy’s Grove, affonda le proprie radici in quel tipo di innovazione, ancora oggi decisamente avanguardista.

In tal senso, Non è vero non è altro che una delle proposte più originali di questo mercato estivo, la band campana trae spunto dal passato per creare qualcosa di nuovo, mossa avanzata anche da Achille Lauro. Il risultato è una rappresentazione futurista della forma-canzone, che fa della contaminazione la propria bandiera… che sventola in riva al mare, nonostante la totale assenza di giornate particolarmente ventose.

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Non è vero | Video

Non è vero | Testo

Tutta la notte
solo tu per la città con le ossa rotte
a farti male dentro un bar
che te ne fo**e
tanto nessuno capirà come ti senti sotto
vivo o morto
poi domani passerà

Stasera vai a ballare
ti cambi in macchina così nessuno può guardare
e mi dirai, mi dirai

Non è vero, non è vero
l’amore è peggio del veleno
siamo una giostra alla disco inferno
e tu cadevi sul più bello
non è vero, non è vero
eppure quasi ci credevo
e dura soltanto una notte intera
e se piango poi chi se ne frega
non mi dire no

Non è vero

Tutta la notte
dimmi un po’ come si sta senza risposte
e pensa a quello che non va ma che te ne fo**e
che mai nessuno ti dirà come si fa a cadere
male o bene, poi domani passerà

Stasera vuoi ballare
dammi un motivo almeno
se dobbiamo farci male
e mi dirai, mi dirai

Non è vero, non è vero
l’amore è peggio del veleno
siamo una giostra alla disco inferno
e tu cadevi sul più bello
non è vero, non è vero
eppure quasi ci credevo
e dura soltanto una notte intera
e se piango poi chi se ne frega
non mi dire no

Per soffocare i pensieri
metto una benda sugli occhi
così non ti vedo più
ma ti conosco a memoria
e non è solo alla gola
dai, non mi dire che
non hai più voglia di uscire
che tanto alla fine ti giri e te ne vai

Non è vero, non è vero
l’amore è peggio del veleno
siamo una giostra alla disco inferno
e tu cadevi sul più bello
non è vero, non è vero
eppure quasi ci credevo
e dura soltanto una notte intera
e se piango poi chi se ne frega
non mi dire no

Non è vero

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.