Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso
IL GIORNO:
Giorno dal doppio volto questo 17 gennaio dato che nel 1925, proprio in questa data, Benito Mussolini firmava le cosiddette Leggi fascistissime mentre, invece, qualche anno più tardi, nel 1988, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini andavano in onda, con la prima celebre puntata, su Canale 5 con Casa Vianello portando da quel momento e per tanti anni a venire tanta leggerezza e spensieratezza nelle case di milioni di italiani.
Musicalmente quella del 17 gennaio è la giornata che ricorda la nascita di Dalidà, stella senza eguali della canzone francese nel mondo ma anche, in qualche modo, strettamente collegata alla nostra storia artistica visti i suoi legami con Luigi Tenco con cui condivise anche quella tragica esperienza al Festival di Sanremo che portò al suicidio del cantautore e ad un tentativo di eguale volontà da parte di ella stessa.
LA CANZONE:
Il 17 gennaio 2014 arrivava in rotazione radiofonica la voce di Veronica De Simone per una delicatissima Nuvole che passano che da lì a poco avrebbe attraversato la propria avventura sanremese gareggiando nel circuito delle Nuove Proposte nell’ambito della kermesse canora ligure.
In un incedere crescente l’interprete si trova ad affiancare allo scorrere dei mesi e delle stagioni il racconto di un amore a due che nasce come amicizia ma che, invece, nel corso del tempo si scopre come qualcosa di più profondo ed importante lasciandosi decifrare soltanto per i cuori che hanno vissuto quella lenta e costante trasformazione dei sentimenti.
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Nuvole che passano | Videoclip
Nuvole che passano | Testo
Quando hai stretto la mia mano
Ero impaurita e pallida
Poi non me l’aspettavo
Che nel momento esatto
In cui credevo di affogare
Fossi proprio tu, tu che mi vuoi salvare
Un cielo gonfio che non piove
Non so perché mi abbracci
So soltanto che volevi
Poi mi accarezzi gli occhi
E io smetto di tremare
Piove finalmente
Che non si può fermare
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
Rosso sangue sulla neve
Domani parto ancora
E ho solo voglia di morire
Mi chiedi tutto bene, Sei arrivata?
Poi mi dici Io ci sono, io ti aspetto
Noi due siamo amici
La tua luce sempre accesa
Nel buio rotolando
Fino in fondo alla discesa
Se cado cento volte mi raccogli e non ti stanchi
Il sole quando ancora io mi sento niente
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
Quando l’hai chiamato col suo nome
Che amore è solo amore non esiste altro nome
Per dire tutto questo bene che non so spiegare
Per dire tutto questo che ci scoppia dentro il cuore
Ubriaca in mezzo ai tigli
Vivremo in una casa bianca, avremo cento figli
Felicità non è che una parola, non è niente
E’ camminare scalzi confusi tra la gente
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
Gli occhi dentro gli occhi, mi sorridi, ti aspettavo
E pelle sulla pelle
Il tuo profumo nel mattino
Ti guardo mentre dormi, amore mio vicino
Fra i tuoi capelli scuri sopra i nostri corpi uniti
Cammini sulla sabbia
E io ti guardo da lontano
Mentre il pomeriggio muore
Nel volo di un gabbiano
Stelle che poi cadono
Stagioni che si inseguono
Tra nuvole che passano
Ilario Luisetto
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