Recensione del brano portato dalla giovanissima artista sul palco dell’Ariston
Francesca Calearo, in arte Madame: rapper e cantante classe 2002, 19 anni e tanta voglia di urlare al mondo la sua “voce”. Tanti singoli di successo e numerose collaborazioni con i più importanti esponenti della scena hip hop (Marracash, Fabri Fibra, Ernia…) e non solo (vedi Negramaro), che l’hanno portata sul palco più importate d’Italia per presentare il brano Voce, contenuto nel suo primo progetto ufficiale intitolato Madame (Sugar), disponibile ovunque dal 19 marzo.
Madame si dimostra a fuoco e con un’idea musicale ben precisa e, nonostante la giovanissima età, sul palco di Sanremo si è presentata con una maturità che spiazza e colpisce. ‘Voce’ è un brano che rappresenta al meglio l’essenza musicale della sua interprete, che si appoggia a una base elettropop prodotta da Estremo e Dardust per proporre un testo personale, denso di ricordi e nostalgia. L’interpretazione dell’artista vicentina permette di far arrivare al grande pubblico sanremese tutte le sue sfumature e contribuisce e far capire benissimo chi è Madame e soprattutto cosa vuole essere, proponendo un mix di generi che ben si lega al suo personaggio.
Madame sa rappare ma non è solo una rapper, si muove all’interno del mondo del pop e lo fa utilizzando bene tutte le risorse a disposizione, lasciandosi ispirare e contagiare da tutto ciò che la circonda. Il connubio beat e voce funziona. E funziona anche in relazione alla messa in scena grafica dell’interpretazione: Madame sul palco sembra non sentire la pressione e, al netto dei suoi diciannove anni, riesce a portare la sua freschezza senza tuttavia risultare banale o eccessivamente leggera.
Il brano parla della volontà di trovare la propria voce nel caos del mondo di oggi, trovare la propria voce per trovare sé stessi quindi, nel frastuono di una società sempre più complesso e chiusa in sé stessa. Capire chi siamo per trovare il nostro posto del mondo, attraverso le nostre paure e soprattutto i nostri limiti, questo ci comunica Madame che, come già accaduto in passato, non mostra il minimo timore di parlare di sé in prima persona scendendo nei dettagli.
Un brano che conferma la giovanissima cantautrice come uno dei prodotti più interessanti della nuova scena musicale italiana che, grazie alla spinta sanremese e alla pubblicazione del suo primo album ufficiale, può dimostrare di avere tutte le carte in regola per crearsi il suo spazio e allargare ulteriormente il pubblico a cui far sentire la sua “voce”.
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Voce | Testo
Mi ricordo di te
Ricordo i mille giri sulle giostre su di te
Ho fatto un’altra canzone
Mi ricorda chi sono
Ho messo un altro rossetto sopra il labbro superiore
Negli occhi delle serrande si stenderanno e io sparirò
L’ultimo soffio di fiato e sarà la voce ad essere l’unica cosa più viva di me
Voglio che viva a cent’anni da me
Fumo per sbarazzarmi di lei
Ma torna da me
Dove sei finita amore
Come non ci sei più
E ti dico che mi manchi
Se vuoi ti dico cosa mi manca
Adesso che non ci sono più
Adesso che ridono di me
Adesso che non ci sei più
Non so se
Ti ricordi di me
Quanto bello abbracciarti
Che mi mancavi tanto
Sarà bello abbracciarti
Dirti mi sei mancata
In un bosco di me
C’è un rumore incessante
E lo faccio da parte
Tu sei la mia voce
Mi ricordo di te
Mi vedevano ridere sola
Ma eri te
Ho baciato un foglio bianco
E la forma delle mie labbra
Ha scritto da dove nasci tu e che non morirai e se
Negli occhi delle serrande si stenderanno e io sparirò
L’ultimo soffio di fiato darà la voce a quella che è l’unica cosa più viva di me
Voglio che viva a cent’anni da me
Perché in giro mi chiedon di me
E mi chiedo di te anch’io
Dove sei finita amore
Come non ci sei più
E ti dico che mi manchi
Se vuoi ti dico cosa mi manca
Adesso che non ci sono più
Adesso che ridono di me
Adesso che non ci sei più
Non so se
Ti ricordi di me
Quanto bello abbracciarti
Per sentirti un po’ a casa
Sarà bello abbracciarti
Dirti mi sei mancata
In un bosco di me
C’è un rumore incessante
E lo faccio da parte
Tu sei la mia voce
Baby ne ho fatte
Baby ne ho fatta di strada
Baby ti ho cercato in ogni dove
Nelle corde di gente che non conosco
Ma infondo bastava guardarsi dentro più che attorno
Sei sempre stata in me e non me ne rendevo conto
Dove sei finita amore
Come non ci sei più
E ti dico che mi manchi
Se vuoi ti dico cosa mi manca
Adesso che non ci sono più
Adesso che ridono di me
Adesso che non ci sei più
Io so che
Ti ricordi di me
Perché è bello abbracciarmi
Per sentirti un po’ a casa
Ti ricordi le notti
Che urlavamo per strada
Ma nel bosco di me
Ora siamo tornate
E per sempre sarà
Che tu sei la mia voce
E noi siamo tornate
E per sempre sarà
Sì per sempre sarà
Che tu sei la mia voce
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