sabato 23 Novembre 2024

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Ermal Meta e le belle canzoni violentate dalla tv trash

Il filo sottile tra l’essere e il voler non apparire.

Partiamo dal presupposto che il cantautorato italiano e la tv spazzatura sono due generi ben distinti, che possono piacere o meno ma che non dovrebbero mai incontrarsi, come rette parallele che viaggiano verso l’infinito. Quando questi due corpi celesti entrano in rotta di collisione creano un effetto simile all’esplosione del Big Bang, con risultati decisamente discutibili. Provate ad entrare in un ristorante ed ordinare una pizza “nutella e cozze”, state ben certi che il cameriere chiamerà subito il 118 e chiederà per voi d’urgenza un TSO.

Ma dopo questo sfogo-premessa, per dovere di cronaca, veniamo al nocciolo della questione: durante l’ultima puntata del Grande Fratello Vip, trasmissione che ha registrato in questa sua seconda edizione il record di ascolti, è stata mandata in onda una clip con le immagini della coppia protagonista della love story del momento: Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser, “sorella di” e “figlio di” qualcuno famoso. Come colonna sonora del filmato è stato utilizzato, pare senza alcun consenso dell’autore, l’ultimo singolo di Ermal Meta intitolato “Piccola anima”, eseguito con la collaborazione di Elisa. Tutto molto bello, se non fosse per l’ironica replica del cantante, che ha twittato: «#PiccolaAnima sta al #GfVip come l’amore sta ad un armadio. Fate voi!».

Ermal Meta tweetPensateci un attimo: un artista, oggigiorno, fa tanti sacrifici per pubblicare una canzone, la fa crescere come fosse un figlio donandole tutto il proprio amore e poi, un bel giorno, si accorge che è finita, contro la sua volontà, a fare da sfondo ad un’esterna di “Uomini e donne”. Alcuni possono pure pensare che si tratta comunque di promozione, tra l’altro gratuita, che non c’è da lamentarsi o da storcere il naso perché serve a far ascoltare il proprio pezzo a un buon numero di milioni di italiani e che anzi, al contrario, bisognerebbe ringraziare la produzione di quella trasmissione per la grandissima opportunità. Sinceramente credo sia un discorso etico e individuale, perché come c’è chi farebbe carte false per ottenere un passaggio in tv del proprio brano, c’è anche chi non vorrebbe mai che questo accadesse durante una puntata di “Domenica Live”, ad esempio, in barba gli ascolti e alla popolarità.

E’ anche vero che, in questo tipo di video-story, un pezzo musicale di sottofondo pare essere necessario, ma vorrei tanto conoscere e stringere la mano all’addetto al montaggio di questa clip! Nel senso che avrebbe potuto pescare dal repertorio di Raffaella Carrà, che non si sarebbe di certo offesa, l’intramontabile “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù”  o da quello di Renato Zero la quanto mai appropriata “Il triangolo no, non lo avevo considerato” che, in questo caso, magari ci stavano pure meglio. Perché davvero ragazzi, un capolavoro come “Piccola anima” c’entra molto poco con tutto questo “trashume” mediatico. Giudicate voi, ai posteri l’ardua sentenza.

Piccola anima | Video

Piccola anima | Testo

Piccola anima
che fuggi come se
fossi un passero
spaventato a morte
qualcuno è qui per te
se guardi bene ce l’hai di fronte
fugge anche lui per non dover scappare
se guardi bene ti sto di fronte
se parli piano, ti sento forte

Quello che voglio io da te
non sarà facile spiegare
non so nemmeno dove
e perché hai perso le parole
ma se tu vai via,
porti i miei occhi con te

Piccola anima
la luce dei lampioni
ti accompagna a casa
innamorata e sola
quell’uomo infame
non ti ha mai capito
sai che a respirare
non si fa fatica
è l’amore che
ti tiene in vita

Quello che voglio io da te
non sarà facile spiegare
non so nemmeno dove
e perché hai perso le parole
ma se tu vai via
porti i miei occhi con te

Camminare fa passare ogni tristezza
ti va di passeggiare insieme?
meriti del mondo ogni sua bellezza
dicono che non c’è niente
di più fragile di una promessa
e io non te ne farò nemmeno una

Quello che voglio io da te
non lo so spiegare
ma se tu vai via
porti i miei sogni con te

Piccola anima
tu non sei
per niente piccola

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.