Recensione del nuovo doppio album d’inediti che ribadisce il talento eclettico della cantautrice friulana
Elisa è sempre stata un’artista camaleontica e, una volta di più, ha voluto dimostrarlo pubblicando un doppio album complesso come Ritorno al futuro / Back to the future. Complesso perché l’ultimo lavoro della cantautrice triestina è tanta roba proprio nel senso letterale del termine: 27 brani inediti, italiano ed inglese, 12 differenti producer, 6 ospiti duettanti e ben 24 penne incasellate in collaborazioni che vogliono avere il sapore della sperimentazione e dell’apertura al diverso.
L’italiano chiave dell’emotività |
Nel percorso della storia artistica di Elisa l’approdo all’italiano è stata una sfida impegnativa che ha trovato nel racconto dell’intimità emotiva la propria rampa di lancio. Il ritorno al Festival di Sanremo a ventun anni dall’unicum del 2001 non poteva che avvenire sotto questo segno. O forse sei tu (qui l’analisi approfondita) racconta esattamente quell’intimità di cui Elisa è rappresentazione. La sua voce celestiale si fonde ad una melodia ariosa in cui l’orchestra ricopre un valore aggiunto che enfatizza “quella stupida voglia di vivere, sempre” a cui il testo fa riferimento. Quella complessità che lo stesso album racchiude viene riversata all’interno di un brano in continua evoluzione e così al di fuori dagli schemi classici che non si riesce a capire quale possa essere la sua reale destinazione accettando di lasciarsi accompagnare dalle note verso un finale in crescendo.
Non solo nella traccia sanremese, tuttavia, Elisa regala le proprie migliori sfumature emotive. Come te nessuno mai è l’apice di un racconto fatto di un’intensità via via crescente che si riflette anche sull’accresciuto utilizzo dello strumento vocale verso le proprie vette. Sperimentano linguaggi più contemporanei, invece, Non me ne pento, prodotta da Don Joe sfruttando un arrangiamento tutto sostenuto dagli archi, e Chi lo sa, nata dal connubio con Franco126 ed il duo di Takagi&Ketra. Non è, invece, un caso che a chiudere il disco ci sia Quando arriva la notte che mette insieme la misura della ballad alla scrittura contemporaneamente soffusa e sognante della coppia di Mace e Venerus.
Le collaborazioni |
Più che mai ‘Ritorno al futuro’ è, per Elisa, l’occasione di aprirsi all’altro, alle influenze e alle collaborazioni. Le tante presenze collezionate negli ultimi anni al fianco di altri artisti si specchiano, questa volta, all’interno di un album della stessa artista friulana. La scelta ricade sulla conoscenza già sperimentata di Rkomi con una Quello che manca che, senza troppa sorpresa, si colloca su quel soft pop-rap in cui l’ospite ben si trova rappresentato, ma anche sul mito di Jovanotti che lascia tutta la sua energia su una Palla al centro che ha in sé un animo estivo alternativo ed un inciso che si lascia canticchiare con facilità.
C’è poi la formazione di un eterogeneo quartetto femminile con Giorgia, Elodie e Roshelle per una Luglio che punta tutto sulla rielaborazione contemporanea di un pezzo soul fatto ad incastri. Assume, invece, le forme di un cameo quello di Matilda de Angelis per Litoranea, un singolo estivo leggero profondamente legato all’animo indie della scrittura di Calcutta.
La voglia di sperimentare |
La voglia di guardare oltre, tuttavia, non si esaurisce ad uno sguardo dei terreni più prossimi alla sua produzione più tradizionale. Il trittico di tracce con cui Elisa apre ‘Ritorno al futuro / Back to the future’ ne sono un’evidente manifestazione. A tempo perso si avvale della produzione di Sixpm per confezionare una gemma power-pop dal sapore delle migliori cose di questo album. Seta si gioca la carta del suono anni ’90 che sfrutta elettronica e ambientazioni quasi house condite di urban.
La vera punta di diamante è offerta, in questo caso, da Come sei veramente. Prodotta da Michelangelo, la traccia è probabilmente l’esempio più appropriato di una coniugazione tra la classicità più intrinseca del pop ‘alla Elisa’ e le esigenze più contemporanee dei suoni e dei linguaggi quasi indie che generano un ritornello tra i più radiofonici e martellanti.
Il cuore anglofono |
Dopo un disco completamente italico come ‘Diari aperti‘, Elisa per ‘Ritorno al futuro / Back to the future’ torna anche all’inglese. L’esigenza era già uscita allo scoperto con il lancio dell’EP ‘Secret diaries‘ passato, tuttavia, sottotraccia. Ecco, allora, che la cantautrice friulana ci riprova con una pubblicazione più corposa e “ufficiale” pur dimostrando di comprendere le esigenze “patriote” della musica da classifica d’oggigiorno nel nostro Paese. Rispetto al complesso mosaico di ‘Ritorno al futuro’, ‘Back to the future’ suona spesso più omogeneo ma, soprattutto, più viscerale, autentico e personale mettendo Elisa davvero al centro del proprio racconto.
Dentro questo secondo lato del progetto ci finisce un gospel contemporaneo come quello dell’incantevole Show’s rollin’ ma anche un new-soul ben visibile nella convincente Drink to me piuttosto che nella cadenzata Let me. C’è l’attenzione all’ambiente e ai suoi cambiamenti piuttosto che alla diffusione della violenza nella nostra società in una trascinante I feet it in the Earth ma c’è anche il canto dell’amore nella migliore tradizione delle ballate internazionali in una Ordinary day che si apre con la chitarra acustica ma che cresce insieme ad una voce sempre ipnotica e suggestiva.
L’esplorazione di mondi diversi |
Elisa si dimostra curiosa e coraggiosa proponendo un pezzo che sfrutta un credibile hip-rock in Fuckin’ believers per trasmettere tutta la sua rabbia e raccontare gli ultimi della società. Di mezzo, tuttavia, ci finiscono anche sfumature diverse e più delicate come nel caso della pop On me o per la speranzosa Hope. C’è tanto r&B che finisce ad interfacciarsi con produzioni connotate dall’elettronica dei nostri giorni come avviene per la gradevole e scorrevole Like I want you piuttosto che per la breve My mission che si avvale della collaborazione di Andy dei Bluvertigo.
Anche in questa seconda parte di progetto, Elisa alterna atmosfere e stati d’animo. Si passa da una Tears may roll down now, che in un’evoluzione melodica imprevedibile gode di una pregevole sezione d’archi per una produzione maestosa adattissima alla voce della friulana, ad una Fire che sfodera tutta la potenza delle evocate fiamme per creare un pathos di primo livello con la voce nuovamente in primo piano. Domino è figlia di quella stessa tensione emotiva resa perfettamente dalla costruzione melodica.
La conclusiva Let it go to waste on me è un altro di quei brani-manifesto che Elisa spesso ha regalato al suo pubblico. Su di un tappeto sonoro intenso la penna della Toffoli s’impegna in un invito all’amore e al rinnovare la sfida alla vita ogni giorno. E’ poi presente anche una cover di Shout dei Tears For Fears spogliati di quell’impattante immediatezza anni ’80 per essere rivestiti da una produzione che alterna classicità e contemporaneità giocando tra voci, leggere distorsioni ed una raffinata elettronica.
In conclusione |
Per la carriera discografica di Elisa questo Ritorno al futuro / Back to the future è tanta roba. Non perchè rappresenti la vetta della sua produzione a livello qualitativo ma sicuramente perchè testimonia un cambiamento del paradigma della sua modalità di far musica e per la vastità del territorio musicale che esplora e propone. Una proposta che, tuttavia, non smette mai di far riferimento alla voce e alla personalità artistica della sua interprete. Tra le tante (forse persino troppe) tracce si trova un’Elisa sempre diversa capace di emozionare o di far ballare. C’è l’energia dirompente adatta al mondo radiofonico ma anche l’intimità per le notti buie. Il tutto accomunato da una voce sempre eterea e speciale. Una voce che, forse per la prima volta davvero, ha deciso di aprirsi agli altri esplorando mondi non sempre propri ma comunque credibili.
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Ritorno al futuro | Tracklist e stelline
- A tempo perso ★★★★★★★★½☆
[Elisa – Elisa, Sixpm] - Seta ★★★★★★½☆☆☆
[Elisa, Davide Petrella – DRD] - Come sei veramente ★★★★★★★★½☆
[Davide Petrella – Elisa, Andrea Rigonat, Will Medini] - O forse sei tu ★★★★★★★★★☆
[Elisa, Davide Petrella – Elisa] - Litoranea feat. Matilda de Angelis ★★★★★★½☆☆☆
[Calcutta, Davide Petrella] - Quello che manca feat. Rkomi ★★★★★★★☆☆☆
[Elisa, Rkomi – Elisa, Sixpm] - Luglio feat. Elodie, Giorgia e Roshelle ★★★★★★☆☆☆☆
[Elisa, Davide Petrella – Elisa] - Come te nessuno mai ★★★★★★★★½☆
[Elisa – Elisa, Davide Petrella] - Non me ne pento ★★★★★★★½☆☆
[Elisa – Elisa, Don Joe] - Palla al centro feat. Jovanotti ★★★★★★★½☆☆
[Elisa, Jovanotti – Elisa, DRD, Vanni Casagrande] - Chi lo sa ★★★★★★★½☆☆
[Elisa, Franco126 – Elisa, Takagi, Ketra] - Quando arriva la notte ★★★★★★★☆☆☆
[Elisa – Elisa, Mace, Venerus]
Migliori tracce | O forse sei tu / Come sei veramente
Voto complessivo | 7.5/10
Back to the future | Tracklist e stelline
- Show’s rollin ★★★★★★★★★☆
[Elisa] - Let me ★★★★★★★½☆☆
[Elisa, Jessica Childress – Elisa] - Drink to me ★★★★★★★★½☆
[Elisa] - On me ★★★★★★☆☆☆☆
[Elisa, Jessica Childress – Elisa] - I feel it in the earth ★★★★★★★★☆☆
[Elisa, Jessica Childress – Elisa] - Ordinary day ★★★★★★★★★☆
[Elisa, Jessica Childress – Elisa] - Tears may roll down now ★★★★★★★★½☆
[Elisa, Jessica Childress – Elisa] - Funckin’ believers ★★★★★★★☆☆☆
[Elisa] - Hope ★★★★★★½☆☆☆
[Elisa – Elisa, Steve Aiello] - Domino ★★★★★★★★☆☆
[Elisa, Jessica Childress – Elisa] - Like I want you ★★★★★★½☆☆☆
[Elisa – Elisa, Luca Faraone, Niccolò Scalabrin, Shablo] - My mission ★★★★★★★☆☆☆
[Elisa – Elisa, Andrea Fumagalli] - Shout ★★★★★★★★☆☆
[Roland Orzabal, Ian Stanley] - Fire ★★★★★★★★★☆
[Elisa] - Let it go to waste on me ★★★★★★★★½☆
[Elisa, Jessica Childress – Elisa]
Migliori tracce | Show’s rollin / Ordinary day / Fire
Voto complessivo | 7.8/10
Ilario Luisetto
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