Artista poliedrica ed energica Luna viaggia tra musica e cinema con passione e convinzione
Partiamo dal tuo nuovo singolo, “Mille anni luce”, che vanta firme autorali piuttosto importanti: Leonardo Lamacchia è stato protagonista del Festival di Sanremo 2017 tra le Nuove Proposte mentre, invece, Gianni Pollex e Oscar Angiuli sono due autori affermati del panorama pop italiano
<<Assolutamente si! Sono onorata di aver avuto la possibilità di cantare questo brano così in sintonia con la mia vita>>.
Come mai lo definisci “in sintonia” con la tua vita? Cosa c’è di te dentro questa canzone?
<<Penso che in ognuno di noi sia sempre in atto un continuo cambiamento ed è questo a costituire la cosa più bella anche quando, come spesso si dice, si vede nel mutamento un qualcosa di doloroso. Io penso, invece, che cambiare sia un atto di coraggio e di forza: è così che affronto la mia vita. In particolare, per me, in questo brano parlo dei lunghi viaggi d’amore, quei viaggi che poi vengono talvolta interrotti bruscamente per problemi caratteriali, tradimenti o mille altre ragioni. Alla fine tutto ciò risulta, quindi, essere un qualcosa di universalmente valido nel raccontare anche quanto sia importante riuscire a camminare da soli. Ecco, a volte si raccontano le storie d’amore quasi come se fossero “il completamento” di noi stessi: io penso che, in realtà, ognuno di noi sia già completo da solo. E’ importante ricordarsi che, invece, da soli non si è mai anche quando una storia o un aspetto della nostra vita non funziona: è lì che bisogna avere il coraggio di dire basta>>.
E’ curioso come, ascoltandoti, io abbia pensato ad un ragionamento molto simile che ebbi modo di fare qualche tempo fa con Amara, altra nota cantautrice se vogliamo tornare all’autorato italiano, che mi diceva appunto come, secondo lei, sia fuorviante intendere l’amore come un completamento o un dividersi a metà per sacrificarsi all’altro. Destino, forse.
<<Mi fa molto piacere sapere che anche lei la pensi così. Io adoro Amara e il suo essere così profondo. Penso, però, che chi parla in modo simile sia semplicemente parte di quelle persone che vivono la vita: vivere porta ad avere un tipo di atteggiamento e un tipo di risposta uguale a quella di qualcun altro che, in sé, ha appreso la cultura del vivere>>.
Tornando al tuo brano volevo accennare anche al videoclip girato insieme a Giulio Berruti, un altro nome che, dal punto di vista cinematografico, è piuttosto importante. Il mondo del cinema, tra l’altro, nella tua esperienza è stato particolarmente importante
<<Da 13 anni mi occupo ormai di produzione cinematografica e teatrale. Dalla musica sono nata ed ora ci faccio ritorno perchè credo profondamente nel “multitasking” dell’arte: io ho molte personalità in me ed il mondo del cinema mi appartiene esattamente come quello della musica. Entrambi fanno parte di quella dimensione visionaria e, forse, un po’ folle che, fortunatamente, nell’arte, e in particolare nella musica, fuggono dal desiderio di rendere tutto realistico che caratterizza i nostri tempi. L’idea di questo video è stata quella di andare oltre alla banale avventura d’amore per raccontare, invece, quell’immensità delle uniche e vere storie che non finiscono mai: se l’amore è vero resta dentro pur cambiando e trasformandosi dentro>>.
Non credi che questa trasversalità artistica sia, in una qualche misura, fuori dal nostro tempo fatto di specializzazione assoluta?
<<No, lo è qui in Italia. In America no, altrimenti perché ora Jennifer Lawrence sta producendo il nuovo film di Luca Guadagnino quando è da sempre un’attrice? E perchè Angelina Jolie fa anche lei la produttrice? Credo sia importante per un’artista, in realtà, confrontarsi anche con ciò che sta dietro al lavoro, ad esempio, di un attore. E lo stesso vale per i musicisti. Dietro a qualsiasi lavoro finito c’è un mondo>>.
Guardando al futuro hai in programma un proseguo di un progetto musicale?
<<Sto lavorando all’album per il quale ho già inciso altri brani. Continuerò a lavorarci per poter arrivare alla pubblicazione del disco. Insieme a tutto ciò continuerò a portare avanti il mio impegno di Mauro Di Maggio con cui da anni scrivo e realizzo colonne sonore e con il quale partiremo a gennaio per un tour teatrale di 70 date, con Michele Placido e Anna Bonaiuto, per il quale abbiamo curato la parte musicale>>.
Ilario Luisetto
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