venerdì 22 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 2 gennaio

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 2 gennaio: secondo giorno del calendario gregoriano, mancano 263 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 2 gennaio

1939 – Nasce a Villaricca il cantante Giuseppe Mauriello, in arte Pino Mauro
1949 – Nasce a Milano il cantante Franco Lionello
1954 – Nasce a Sacile il cantautore Fausto Rossi, alias Faust’O
1960 – Mina è prima in classifica con “Tintarella di luna”
1962 – Peppino Di Capri lancia “Let’s twist again”
1969 – Riccardo Del Turco pubblica il singolo “Cosa hai messo nel caffè?”
1971 – Lucio Battisti debutta al primo posto della hit parade con “Anna”
1982 – Heather Parisi raggiunge la prima posizione dei singoli più venduti con “Cicale”
1985 – Nasce a Firenze la cantautrice Diana Winter
1991 – Pino Daniele pubblica l’album “Un uomo in blues”, trainato dal successo di “O scarrafone”
1991 – Ci lascia il cantautore romano Renato Rascel
2006 – Eros Ramazzotti e Anastacia pubblicano “I belong to you (il ritmo della passione)”
2009 – Laura Pausini e James Blunt lanciano il singolo “Primavera in anticipo”
2009 – Ci lascia la cantante Valentina Giovagnini
2011 – Francesca Michielin pubblica “Distratto”*
2016 – Francesco Sarcina lancia il singolo “Vai pensiero vai”
2016 – Ci lascia il cantante Rino Salviati
2018 – Vasco Modena Park si conferma alla guida della classifica degli album più venduti
2020 – Marracash è primo su EarOne con “Bravi a cadere
2020 – L’album Fortuna” di Emma viene certificato disco d’oro
2021 – “Start di Ligabue è certificato doppio disco di platino
2023 – “Teatro d’ira VOL. 1” dei Maneskin ottiene il quinto disco di platino

**La canzone del giorno: Distratto

“Un’ora, un giorno o poco più
per quanto ancora ci sarai tu
a volermi male
di un male e che fa solo male
ma non ho perso l’onestà
e non posso dirti che passerà
tenerti stretto quando in fondo sarebbe un inganno

E non vedi che sto piangendo
chi se ne accorge non sei tu
tu sei troppo distratto

Un’ora, un giorno o poco più
dicevi sempre e per sempre, si però
guarda cosa è rimasto adesso che niente è lo stesso
se non fa rumore l’anima
e quando sei qui davanti non s’illumina
è perchè non ne sento più il calore non ne vedo il colore

E non vedi che sto piangendo
chi se ne accorge non sei tu
il tuo sguardo distratto
e non vedi che sto fingendo
e non mi guardi già più
col tuo fare distratto

Strappa le pagine (dei giorni con me)
non mi rivedrai più (puoi bruciarle perché)
e non mi ferirai (non mi rivedrai)
e non mi illuderai (non mi ferirai)
e non sarà (non mi tradirai)
mai più (come credi)

Un’ora, un giorno o poco più,
per quanto ancora ti crederò?
Solo e perso e più confuso non avresti voluto
vedermi scivolare via
fuori dalle tue mani.. che fantasia!
Fuori dalla tua vita ma mi hai preso soltanto in giro

E ora vedi che sto ridendo?
E chi mi guarda non sei tu
tu eri sempre distratto
ora che mi sto divertendo
chi mi cerca non sei tu
tu eri troppo distratt.

Strappa le pagine (dei giorni con me)
non mi rivedrai più (puoi bruciarle perché)
e non mi ferirai (non mi rivedrai)
e non mi illuderai (non mi ferirai)
e non sarà (non mi tradirai)
mai più (come credi)

Per un’ora, un giorno forse un pò di più,
non girava il mondo se non c’eri tu,
e non volermi male adesso se non ti riconosco”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.