venerdì 22 Novembre 2024

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Sanremo 2023, un cast così non ritorna mai più

Riflessioni sulle scelte compiute da Amadeus per la formazione del nuovo cast del Festival

E’ passata oramai un’abbondante settimana dal giorno in cui Amadeus, per la quarta volta consecutiva in cattedra al Festival di Sanremo, ha annunciato la lista dei 22 artisti che comporranno il cast della nuova edizione della kermesse per il 2023. Un annuncio che, rispettando la tradizione avviata lo scorso anno, è avvenuto in diretta dal TG1 con lo scopo di evitare fughe di notizie in anteprima. E c’è da dire che, probabilmente mai come quest’anno, il direttore artistico è riuscito a tenere la sorpresa su di una buona parte dei jolly del mazzo che aveva a disposizione. Merito sicuramente del suo aver “imparato la lezione” ma anche di un mazzo che, mai come questa volta, era ricco di proposte che verosimilmente avrebbero potuto entrare tranquillamente nel cast escludendo qualcun altro.

Il difficile confronto con il 2022 |

Il 2022 aveva rappresentato per molti l’apice massimo mai più replicabile a proposito della formazione del cast. Amadeus era riuscito a coinvolgere un nome-bomba come quello di Elisa, grandi artisti storici come Morandi, Zanicchi e Ranieri oltre a campioni di vendite come Mahmood, Blanco, Emma, Irama e Sangiovanni. Difficilmente ci si poteva immaginare un cast che riuscisse a pareggiare una simile potenza rappresentativa della discografia italiana. Almeno sulla carta.

Proprio su questa base il 2023 avrebbe dovuto rappresentare un anno di passaggio per il Festival di Sanremo. Un’edizione che avrebbe dovuto recuperare una certa centralità di sperimentazione, nomi di media portata che venissero dagli “affezionati sanremisti” piuttosto che da nuove leve tutte da lanciare in vista di una grande edizione nel 2024 che chiudesse trionfalmente anche il ciclo di Amadeus alla guida di questo quinquennio sanremese.

I veri Big del 2023 |

Amadeus, invece, è riuscito nell’impresa di fare anche di Sanremo 2023 un’edizione dal grandissimo valore discografico coinvolgendo nella gara nomi prestigiosi che non si vedevano in Riviera da parecchio se non nelle vesti fin troppo rassicuranti di superospiti.

E così il nome di maggior richiamo è sicuramente quello di Giorgia che a Sanremo torna in gara a ventidue anni dall’ultima volta: era il 2001 e la romana arrivava seconda con “Di sole e d’azzurro” dietro alla debuttante Elisa. Da allora per lei soltanto ritorni (sempre più frequenti) in veste di ospite: la prima fu nel 2008 prima di un ritorno nel 2017 (anche come autrice), nel 2018 e nel 2019. Avere in gara una big del suo calibro con trent’anni di gloriosa carriera sulle spalle è un vanto che Amadeus, giustamente, non potrà che far proprio. Un vanto che diventa ancor più prestigioso i rifiuti rivolti a gran voce alla kermesse nel corso di questi ultimi vent’anni da una cantautrice romana dettasi a più riprese spaventata da quel palco ed escludendo categoricamente ogni ritorno. Il ritorno, invece, c’è sicuramente per l’esigenza di rilanciarsi dopo un lungo silenzio con un disco che non appare affatto rassicurante o prevedibile nella strada intrapresa ma anche perchè il Festival con Amadeus è diventato talmente grande da poter ambire anche al suo nome.

Non è da meno la gemma preziosa, seppur più giovane, di Marco Mengoni. La sua ultima partecipazione in gara risale al 2013 quando vinse con “L’essenziale” dopo il debutto sanremese del 2010 con “Credimi ancora”. La vittoria in Riviera lo consacrò uno dei grandi nomi del pop avviando un crescendo di premi, riconoscimenti e risultati che ancora non accenna ad esaurirsi. Anche Marco il Festival non lo ha mai davvero abbandonato tornandovi in veste di ospite nel 2014, nel 2019 e nel 2022.

Marco Mengoni

A completare un trio magico è il nome ancor più giovane di Ultimo che proprio a Sanremo venne “scoperto” e lanciato ma che, dal di fuori del Festival, ha costruito in pochi anni una carriera straordinaria che l’ha portato a mandare sold-out ogni concerto dai palazzetti agli stadi. Il suo debutto fu nel 2018 tra i Giovani replicando, poi, nel 2019 tra i big con tanto di polemica finale per la mancata vittoria. Da allora, a Sanremo, non si è più palesato ma ha più volte dichiarato di voler far pace con quel palco rimettendosi alla prova e donando una nuova grande canzone che sappia confermarlo in vetta alle classifiche.

Chi cerca conferme |

Sanremo 2023 sarà, come sempre, un trampolino di lancio per nuovi successi, album e tour live ma lo sarà anche per artisti che vanno cercando una consacrazione definitiva o un passaggio di status discografico. Su questo punterà sicuramente Elodie che ormai da qualche anno è reginetta delle hit contemporanee al femminile e che ora, invece, punta ad ampliare la propria dimensione live mostrando le proprie doti da performer internazionale. Allo stesso registro si iscrive anche Madame che, sicuramente, ha un percorso ancora più breve ma che ha già maturato le giuste collaborazioni ed occasioni per ambire ad un posto rilevante nell’ambito non più del “nuovo che avanza” ma del “nuovo che si afferma”.

Al maschile l’eguale destino toccherà a Tananai che, alle spalle, ha soltanto un anno di carriera fruttuosa se così vogliamo dire ma che a questo Festival arriva per raccogliere frutti importanti e diventare un nome su cui poter puntare per il futuro ed evitare il rischio “meteora” di una stagione o due.

La quota “over” |

Non solo gioventù ma anche qualche nome che accompagni ed accontenti il pubblico più adulto non solo della trasmissione televisiva ma anche della richiesta discografica italiana. Dopo anni in cui Amadeus era sempre riuscito più o meno a ricoprire con successo questa fascia di richiesta, per il Sanremo 2023 potrebbe risultare questo il vero punto debole del cast.

Poche le proposte che, in questo senso, hanno trovato un posto all’interno del mosaico composto da Amadeus. C’è il grandissimo ritorno di Anna Oxa che non pubblica un album da ben 12 anni e che a Sanremo manca dal 2011 quando, come sempre, divise pubblico e critica con una controversa “La mia anima d’uomo” perfettamente integrata nel percorso già aperto nel 2006 con l’ultra discussa “Processo a me stessa”. L’artista saprà anche in questo caso far parlare di sè con le sue trasformazioni di look oltre che musicali e certamente per lo show risulterà essere un elemento essenziale.

Anna Oxa

Destano curiosità anche I Cugini di Campagna, alla prima avventura sanremese, ma fermi da diverso tempo sul versante delle novità musicali. Curiosità, certo, ma un ritorno discografico per questi nomi è difficile, ad oggi, da immaginare come, invece, era avvenuto in alcuni casi nelle ultime edizioni (vedi i casi Morandi e Berti).

Il ritorno dei ’90 |

Tanti anni ’90 nel cast di questo prossimo Sanremo 2023. C’è la chiacchieratissima réunion di Paola e Chiara che non cantano a Sanremo dal 2005 e che mancano discograficamente insieme da dieci anni. Ma poi c’è anche l’anima rock di Gianluca Grignani, voluto sul palco ed in gara fortemente da Amadeus con la speranza che la canzone sia alla sua altezza e che la sua concentrazione sia totalmente destinata al suo progetto piuttosto che su versanti che ne farebbero ancora una volta il male. Nella grande operazione anni ’90, però, compaiono anche gli Articolo 31 che a Sanremo non avrebbero nemmeno mai pensato ma che, in questo clima di riscoperta retrò, ben si inseriscono.

Attenzione tutta particolare rivolta anche al nome dei Modà che con gli anni ’90 hanno ben poco a che fare in realtà ma che, visto e considerato il percorso discografico degli ultimi anni, possiedono in realtà il profilo perfetto di un qualcosa di andato che torna. La loro è un’operazione di ritornare sotto i riflettori dopo un periodo passato lontano dai media e dalle scene che contano (Sanremo compreso).

Le scommesse |

Tante, anche quest’anno, le scommesse su cui Amadeus ha deciso di puntare confidando in qualche piacevole e impronosticabile sorpresa. C’è la generazione Z di Ariete che piace tanto ai giovanissimi del circuito indipendente esattamente come LDA, che però arriva da ‘Amici’ e porta con sè quel tipo di consenso televisivo, e Mara Sattei, nota soprattutto per le sue collaborazioni con gli artisti più variegati ma che ora, giustamente, è alla ricerca di uno spazio tutto suo dove non sentirsi unicamente una vocalist che canta un inciso.

Levante

Sono delle scommesse anche i nomi di Levante Mr.Rain che mancano musicalmente da qualche tempo e che avranno bisogno di una canzone-bomba per farsi spazio in un cast così ricco ed agguerrito come quello di questo Sanremo 2023. Scommesse aperte anche sul nome di Lazza che, è vero, è l’artista più venduto del 2022 ma dalla sua ha quasi unicamente il pubblico dei giovanissimi e delle piattaforme streaming mentre, invece, sui canali mainstream tradizionali è praticamente uno sconosciuto tanto quanto Rosa Chemical che punterà a sorprendere.

Scommessa è il termine giusto anche per il ritorno in gara di Leo Gassmann, che vinse le Nuove Proposte nel primo Festival di Amadeus (2020) senza mai ricevere la possibilità di accedere ai big. E saprà di scommessa anche il ritorno in gara di Colapesce e Dimartino a due anni da Musica leggerissima” perchè i rumors parlano di una soluzione musicale completamente diversa che li farà ripartire dal via nella gara che porta alla conquista del pubblico. E, poi, come non parlare di scommessa (ardita in questo caso) per quanto riguarda l’ammissione nel cast di ben 6 nomi provenienti da Sanremo Giovani? Forse, in questo caso Amadeus potrebbe aver fatto il passo più lungo della gamba annacquando un po’ troppo il cast con proposte che, o hanno dalla loro il brano-capolavoro, oppure rischiano di vedersi definitivamente bruciate.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.