giovedì 5 Dicembre 2024

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Renato Zero, vent’anni di “Tutti gli zeri del mondo”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Sulla scia del successo dell’omonima trasmissione televisiva, il 26 maggio del 2000 Renato Zero rilascia “Tutti gli zeri del mondo”, quello che possiamo considerare a tutti gli effetti, almeno fino ad oggi, il suo primo e unico album di cover, seppur al suo interno trovino spazio anche dei brani inediti, quali “Il pelo sul cuore”, “La voce mia”, “Le mie donne”, “Quello che non ho detto”, il singolo radiofonico “Via dei Martiri” e la splendida title-track eseguita in coppia con Mina.

Tra le rivisitazioni che mettono in risalto l’inedito ruolo da interprete di Renato (espresso magnificamente a Sanremo 1991 con “Spalle al muro” di Mariella Nava), spiccano le sue personali e intense versioni de: “L’istrione” di Charles Aznavour, “La canzone di Marinella” di Fabrizio De Andrè, “Tu si’ na cosa grande” di Domenico Modugno, “Vedrai, vedrai” e “Lontano lontano” di Luigi Tenco, “Anche per te” di Lucio Battisti“Il mio mondo”, “Il nostro concerto” e “La musica è finita” di Umberto Bindi.

Due i medley presenti, uno dedicato a Tenco e l’altro all’amico Bindi, doppio omaggio a due dei maggiori rappresentanti della “scuola genovese”, entrambi i momenti più alti del disco. Sono trascorsi vent’anni dalla pubblicazione di questo lavoro, riascoltarlo è sempre piacevole e intenso, una traversata oceanica nel mondo di Zero, nella sua coscienza da cantautore e nel suo geniale guizzo da esecutore. Una piacevole e poetica conferma, by il solito Renato.

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Tutti gli zeri del mondo | Tracklist e stelline

  1. L’imbarco (strumentale) 
    (Renato Zero, Marco Forni)
  2. Il pelo sul cuore
    (Renato Zero, Claudio Guidetti, Maurizio Fabrizio)
  3. L’istrione
    (Giorgio Calabrese, Georges Garvarentz, Charles Aznavour)
  4. La canzone di Marinella 
    (Fabrizio De Andrè)
  5. La voce mia
    (Renato Zero, Maurizio Fabrizio)
  6. Tu sì ‘na cosa grande
    (Domenico Modugno, Roberto Gigli)
  7. Le mie donne
    (Renato Zero, Maurizio Fabrizio)
  8. Medley: Vedrai, vedrai/Lontano, lontano 
    (Luigi Tenco)
  9. Quello che non ho detto
    (Renato Zero, Maurizio Fabrizio)
  10. Medley: Il mio mondo/Il nostro concerto/La musica è finita
    (Gino Paoli, Umberto Bindi/Giorgio Calabrese, Umberto Bindi/Nisa, Franco Califano, Umberto Bindi)
  11. Anche per te
    (Mogol, Lucio Battisti)
  12. La Zeronave 
    (Renato Zero, Maurizio Fabrizio)
  13. Tutti gli zeri del mondo con Mina 
    (Renato Zero, Maurizio Fabrizio)
  14. Via dei Martiri
    (Renato Zero, Fulvio Palmieri)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.