domenica 24 Novembre 2024

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X Factor, la parola ai quattro finalisti: chi la spunterà?

Ultimo scontro tra Enrico Nigiotti, Lorenzo Licitra, Samuel Storm e i Maneskin, in scena questa sera al Mediolanum Forum di Assago. Ospiti Tiziano Ferro, Ed Sheeran, James Arthur e i Soul System

E’ tutto pronto per la finalissima di X Factor, il talent show di Sky giunto alla sua undicesima edizione italiana, che decreterà la nuova promessa della nostra discografia. Al timone della serata, come sempre, Alessandro Cattelan che annuncerà il nome del vincitore, scelto tra uno dei quattro finalisti: Enrico Nigiotti, Lorenzo Licitra, Samuel Storm e i Maneskin. Grande attesa per i giudici: Mara Maionchi, Levante (a corto di concorrenti), Fedez e Manuel Agnelli. Un super palco da 750 mq allestito al Mediolanum Forum di Assago, che ospiterà star internazionali del calibro di Ed Sheeran e James Arthur, oltre al nostro Tiziano Ferro e ai Soul System, vincitori della passata edizione. L’evento sarà trasmesso in diretta, a partire dalle 21.15, su Sky Uno e in chiaro anche su TV8.

Il merito del successo di questa annata va attribuito, soprattutto, alla scelta di anticipare gli inediti alla quinta puntata, portando i pezzi ai vertici delle classifiche di vendita, certificazione dopo certificazione, da “Chosen” dei Maneskin a “L’amore è” di Enrico Nigiotti, da “In the name of love” di Lorenzo Licitra a “The story” di Samuel Storm, passando per i brani degli altri eliminati: “Rumore” dei Ros, “Le parole che non dico” di Rita Bellanza, “Lascia che sia” di Andrea Radice e “Limits” di Gabriele Esposito. Oltre 6 milioni di stream su Spotify e una media di un 1 milione e 300 mila spettatori per ogni giovedì, questi alcuni numeri in crescita che hanno registrato il record di sempre.

Lorenzo Licitra

Lorenzo LicitraIl 15 dicembre è finalmente arrivato, qual è il tuo stato d’animo?

«Sono molto emozionato, ma felicissimo. Siamo arrivati alla finalissima, calcare il palco del Forum è un sogno che si è avverato. E’ una cosa che non mi aspettavo, come per il successo del mio primo inedito. Con Mara Maionchi abbiamo parlato molto del mio progetto musicale, soprattutto per il dopo X Factor. Il mio è un genere crossover che gioca con altre sfumature, unendo il pop alla musica lirica, un qualcosa di molto italiano, apprezzato in tutto il mondo, ma che forse da noi è conosciuto e valorizzato ancora poco». 

In cosa ti ha aiutato X Factor?

«Provengo da un mondo diverso, un ambiente un po’ più classico che mi ha permesso di esibirmi in diverse parti del mondo. Questa esperienza mi ha aiutato a cambiare le mie mete, abbattendo le mie barriere mentali e dando voce a una delle mie anime che fino a questo momento avevo lasciato in silenzio». 

Domanda di rito, chi vince?

«Non so fare dei pronostici, è difficilissimo e non sappiamo davvero dove possa indirizzarsi maggiormente l’attenzione del pubblico. Di sicuro ci divertiremo e, in fin dei conti, abbiamo vinto tutti e quattro». 

Enrico Nigiotti

Enrico NigiottiCome descriveresti questa tua avventura ad X Factor?

«La mia è una rinascita, sono stato fermo per diverso tempo, dopo la mia esperienza in un altro talent è stato difficile riconquistare l’interesse da parte dei discografici e degli addetti ai lavori. A Mara Maionchi devo tutto, non mi aspettavo che mi scegliesse e invece ha creduto in me. E’ riuscita ad andare oltre al mio passato, mi ha dato una nuova possibilità e per chi scrive canzoni è difficile emergere, figuriamoci riemergere. Onestamente penso di esserci riuscito, ad un certo punto mi sono detto che era inutile stare seduto sul divano a puntare il dito su un sistema, mi sono alzato in piedi e ho deciso di rimettermi in gioco. Ad X Factor devo tanto, però non posso nemmeno sputare nel piatto dove ho mangiato otto anni fa, trovo non sia corretto». 

Un bilancio, dunque, positivo?

«Assolutamente si. Sono contentissimo del mio percorso, mi spiace soltanto che nella finale non possiamo esibirci tutti e quattro con il nostro inedito, arrivati a questo punto trovo che per ognuno di noi sia un diritto e non un premio. Ho sofferto un po’ la reclusione, alla quinta puntata ho valutato l’ipotesi di abbandonare anche X Factor, sono fatto così, ma ho resistito. Sono felice e soddisfatto, finalmente ho chiuso un cerchio, il mio pensiero in questo momento è legato esclusivamente alla mia musica e all’inedito. Per me rappresenterebbe una vittoria anche solo cantarlo sul palco del Forum». 

A tal proposito, chi vince?

«Sarò diretto ma la penso così: per me la lotta è tra i Maneskin e Lorenzo Licitra».

Maneskin

ManeskinSiete stati definiti “animali da palcoscenico”, come la mettiamo con quello del Forum?

«Fino a questo momento lo abbiamo visto per le prove, anche vuoto fà un po’ di paura perché sembra infinito. Stiamo studiando il modo per affrontarlo, anche se inevitabilmente saremo molto emozionati. Abbiamo suonato in tantissimi tipi di posti, anche quelli più brutti, e forse questo è il segreto della nostra forza sul palco. Del resto, noi siamo quattro adolescenti normalissimi, ai quali stava stretta la nostra vita normalissima».

Qual è l’insegnamento più grande che vi ha lasciato Manuel Agnelli?

«Tanti insegnamenti, sia dal punto di vista umano che professionale. La sua è stata una figura fondamentale per il nostro cammino qui dentro, così come il nostro producer Rodrigo D’Erasmo che, nel quotidiano, ci ha seguiti dall’inizio alla fine. Il lavoro più grande che abbiamo fatto è stato quello di riuscire a gestire le nostre personalità in base alle situazioni, sfatando il ruolo da ‘antipatici’ che ci avevano affibbiato sin dalla prima puntata, piano piano abbiamo acquisito maggiore sicurezza».

Pronostico anche per voi, chi vince?

«I nostri sono quattro progetti differenti, tutti fortissimi e credibili allo stesso modo. Chiusi in questa bolla, non conosciamo il vero riscontro del pubblico per ognuno di noi, sappiamo soltanto che uno di noi vincerà. Per via della nostra palese diversità, crediamo sia impossibile fare un vero e proprio pronostico».

Samuel Storm

Samuel StormQuali sono le tue aspettative su questa finale?

«Ho iniziato questa avventura con il desiderio di arrivare fino alla fine e ce l’ho fatta, il mio più grande obiettivo era questo. X Factor mi ha fatto crescere, ho imparato un sacco di cose e ringrazio tutto lo staff che ha contribuito a farmi arrivare fino a questo punto». 

Il tuo rapporto con Fedez?

«Molto bello, è riuscito a farmi credere di più nelle mie capacità, oggi sono più sicuro di me e ho sviluppato la mia vera identità. Mi ha valorizzato, lavorare con lui è stato pazzesco».

Secondo te, chi vince?

«Chiunque vinca, secondo me, non cambia. E’ solo un titolo, quello che succederà dopo X Factor è quello che conta veramente per me. A questo punto della gara sono felice comunque vada a finire».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.