domenica 24 Novembre 2024

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The Kolors più Elodie, quando “Pensare male” fa bene all’udito – RECENSIONE

Dal 15 marzo disponibile in radio il duetto tra i due ex concorrenti di “Amici” di Maria De Filippi

Interessante collaborazione tra i The Kolors ed Elodie, che mettono a segno un ipotizzabile buon tormentone primaverile, intitolato Pensare male. Il brano, scritto da Stash con Davide Petrella e co-prodotto con insieme ai Daddy’s Groove, prosegue l’intrigante percorso della band vincitrice della quattordicesima edizione di “Amici”, rimasto scalfito con il passaggio dall’inglese all’italiano. Ottima prova anche per la bella e brava interprete, in grado di cambiare ancora una volta pelle e di mostrare le diverse caratteristiche del suo DNA vocale. Funziona la coppia ma solo singolarmente, ossia uno alla volta, poiché l’accostamento delle voci a partire dal secondo inciso si discosta dalla forma duetto e diventa qualcosa più vicino ad un coro, le personalità dei due artisti non vengono fuori e quasi non si riconoscono. Questa, onestamente, l’ho trovata l’unica criticità del pezzo.

Per il resto, “Pensare male” si lascia ascoltare grazie al sound trascinante dal respiro internazionale, che rimanda anche ad alcuni pezzi degli anni ’80 e ’90 di matrice italiana, ma sempre d’ispirazione esterofila, richiamando certe produzioni di Pino Daniele e dei Dirotta su Cuba, anche se i riferimenti ufficiali rimangono ancorati all’universo dei Daft Punk.

Nel testo si aprono con leggerezza alcune riflessioni generazionali, vengono analizzate fedelmente le sensazioni tipiche dei trentenni di oggi, catapultati in un mondo che non comprendono fino in fondo, forse perché hanno vissuto anche l’epoca antecedente e possono fare il paragone, a differenza dei millennials nati e cresciuti nell’era digitale. Così si parla della “guerra delle spunte blu”, di quel rincorrersi virtualmente e di tutte quante le fragilità che caratterizzano la nostra attuale società.

In questo modo, un semplice vestito dimenticato resta un pretesto per vedersi ancora una volta, uno spiraglio per concedersi un’ultima occasione per rivedersi, rimandando il tempo delle colpe e dei rimorsi. Elodie e i The Kolors convincono e ci regalano un pezzo orecchiabile e spensierato nelle intenzioni melodiche ma non nei contenuti, che descrive appieno lo stato d’animo di chi decide di prendere le distanze dalla persona amata ma che, in fondo, è consapevole di non voler andare via veramente.

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Pensare male | Audio

Pensare male | Testo

A volte fisso lo specchio e penso che
ho fatto quasi trenta anni e non è un granché
ho i tuoi vestiti qui da me
e ricomincia la guerra delle spunte blu
si è fatto tardi e mi sa che non esco più
tanto risponderai alle tre

Non c’è più serata in giro e chiami tu (chiami tu)
non c’è più nessuno che ti fa

Pensare male di me
ma in fondo non sai se crederci veramente
pensare male di me
anche quando non vuoi poi fai finta di niente
lascia un vestito da me così domani
potrai avere ancora una scusa
per ritornare da me ma in fondo
non vuoi andare via veramente
pensare male di me
pensare male di me

Calpesterò le tue rose pensando a te
resterò fuori stanotte e non so perché
negli occhi degli altri vedo te
mi bevo il cuore in un angolo della città
un ubriaco mi grida sei splendida
vorrei che fosse la verità
ma invece mi sento così fragile
per me sempre così facile
perdere la testa
ti dico di andar via ma vorrei dire resta

Non c’è più serata in giro e chiami tu (chiami tu)
non c’è più nessuno che ti fa

Pensare male di me
ma in fondo non sai se crederci veramente
pensare male di me
anche quando non vuoi poi fai finta di niente
lascia un vestito da me così domani
potrai avere ancora una scusa
per ritornare da me ma in fondo
non vuoi andare via veramente

Pensare male
Pensare male
Pensare male di me
Pensare male
Pensare male
Pensare male di me

Pensavo che è sempre più facile allontanarsi
è sempre più facile dimenticarsi
e invece siamo qui coi rimorsi
ci diamo i morsi
sulla tua pelle bianca voglio scivolare
nella notte sembra di volare
sinceri non lo siamo stati mai
sorridi e te ne vai

Pensare male di me
ma in fondo non sai se crederci veramente
pensare male di me
anche quando non vuoi poi fai finta di niente
lascia un vestito da me così domani
potrai avere ancora una scusa
per ritornare da me ma in fondo
non vuoi andare via veramente

Pensare male
Pensare male di me
Pensare male
Pensare male di me

Pensare male
Pensare male
Pensare male di me
Pensare male
Pensare male
Pensare male di me

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.