lunedì 25 Novembre 2024

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“La canzone che se ne va”, Zucchero supera se stesso e i confini dell’emozione – RECENSIONE

Disponibile dallo scorso 20 marzo il nuovo singolo del bluesman emiliano, terzo estratto da “D.O.C.

A pochi mesi di distanza dal lancio di Freedom e Spirito nel buio, per Zucchero Fornaciari è arrivato il tempo di rilasciare un nuovo singolo da D.O.C., il suo ultimo lavoro in studio pubblicato lo scorso 8 novembre. La scelta è ricaduta su “La canzone che se ne va”, un piccolo gioiello di puro artigianato, un capolavoro il cui testo è stato firmato a quattro mani dall’artista emiliano e Pasquale Panella, su musica di Daniel Vuletic. Una ballata pop-soul come nella migliore tradizione del repertorio di Sugar, dimostrando al mondo senza che ce ne sia un reale bisogno, di appartenere alla “categoria superior” della musica internazionale.

Supera se stesso e i confini dell’emozione, evocando suggestioni che é stato già in grado di toccare in brani storici quali “Un piccolo aiuto”, “Come il sole all’improvviso”, “Diamante”, “Così celeste”, “Il volo” e “Puro amore”, ma anche nei più recenti “Dindondio”, “Occhi”, “E’ delicato” e “Il suono della domenica”. In un momento difficile come questo, Zucchero ci sostiene nuovamente con la sua poesia, proprio come aveva fatto qualche anno fa all’indomani degli attentati in Francia che hanno colpito, tra gli altri, la sede di Charlie Hebdo e il Bataclan, componendo insieme a Mark Knopfler la splendida “Ci si arrende”.

In tal senso, La canzone che se ne va non è altro che un proseguo ideale di quello stesso sentimento a metà tra lo strazio e la consapevolezza di aver vissuto momenti di difficoltà e di averli superati brillantemente, seppur con mille difficoltà. La speranza è come la musica, perché una bella canzone è proprio questo che fà: si alza e se ne và, và via, vola, come un miracolo ritorna, attraversa le case, il telefono, le paure, resiste oltre le distanze, vive con noi in totale sintonia e libertà. Il messaggio, mai come in questo momento, assume un valore e un’importanza storico-sociale, come una dolce carezza per il nostro spirito, un’energica pacca sulla nostra anima, un piccolo monito sussurrato al nostro orecchio: ce la faremo.

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La canzone che se ne va | Lyric Video

La canzone che se ne va | Testo

Lei se ne va da me
non ha catene al cuore
e piange lacrime di un altro dolore
lei se ne va da me
come un diamante fatto di sole
prima di luce era carbone

E la canzone che se ne va
non ha padroni
guarda come se ne va
s’alza e se ne va da noi
lei che siamo noi
va via, vola se ne va da noi
la canzone che sa di noi va via

Lei dice prendimi
prendi il meglio di me prima che io diventi neve
un soffio che scompare, poi tornerà
un bacio sulla pelle di notte verrà
ma il vento che si increspa al mattino chissà
e lascia un profumo che non va più via

S’alza e se ne va da noi
lei che siamo noi
va via, vola se ne va da noi
la canzone che sa di noi va via

Piangi, ridi, vivi
she’s never gonna let you down
sogna, vola, vivi
she’s never gonna let you down
s’alza e se ne va da noi
lei che siamo noi
va via, vola se ne va da noi
I hope you understand
come un miracolo
return, return, return
lei va via
vola e se ne va
da noi

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.