Tra le hit di questa estate 2020 “Mediterranea”, la nuova proposta stagionale del cantautore lombardo
Non c’è due senza tre, dopo “Nera“ e “Arrogante“ arriva “Mediterranea”, un nuovo capitolo della saga estiva di Filippo Maria Fanti, alias Irama, che possiamo ormai considerare un habitué della bella stagione. A differenza di altri colleghi attivi principalmente tra giugno e agosto, c’è da sottolineare la trasversalità del cantautore lombardo, capace di mettere a segno pezzi di successo anche nel corso degli altri mesi dell’anno.
Piazzare hit in classifica significa tener conto delle condizioni climatiche, utilizzando sonorità consone al periodo, il tutto senza perdere credibilità. Riesce ancora una volta nell’impresa il fresco vincitore di Amici Speciali, con un brano che sta funzionando alla grande in radio e in digitale, nonostante abbia inaugurato per primo la stagione, uscendo praticamente a fine maggio, anticipando cronologicamente tutti gli altri tormentoni.
Certo, non stiamo parlando di “Bella e rovinata“ o de “La ragazza col cuore di latta“, bensì di un brano destinato al mercato estivo, quindi tutto volutamente più leggero ma decisamente benfatto. I numeri sono dalla sua parte, anche se l’augurio è quello di non ritrovarlo in questa stessa medesima veste anche tra dodici mesi, male non farebbe un’estate sabbatica, per concludere in qualche modo una trilogia e aprire un nuovo corso.
La versatilità è un elemento fondamentale nella carriera di un artista, saper fotografare uno stato d’animo e riproporlo in maniera fedele sottoforma di canzone non è mai un’impresa facile, si rischia di ripetersi, di diventare schiavi della retorica, soprattutto in questo determinato momento storico in cui vige la regola del “formula che vince non si cambia”. Irama ha dalla sua il talento, l’originalità e la creatività.
In tal senso, “Mediterranea” segue il filone latino già proposto dall’artista nelle due precedenti annate, abbracciando questa volta inedite sonorità orientaleggianti. Dal punto di vista della produzione nulla da eccepire, frutto dell’esperienza e della rodata collaborazione con Giulio Nenna e Andrea DB Debernardi, ma a livello narrativo ci si aspetta decisamente qualcosa di più, qualcosa che possa essere ascoltato a prescindere dalla stagione anche in primavera/autunno/inverno.
A firmare il testo spunta anche Federica Abbate, considerata ormai la reginetta delle hit da spiaggia, che quest’anno ne ha piazzate ben sei (“Mediterranea“, “Karaoke“, “Ciclone“, “La Isla“, “A un passo dalla luna“ e “Paloma“), stesso identico quantitativo del 2019 (“Arrogante“, “Mambo salentino“, “Jambo“, “Playa“, “Una volta ancora“ e “La hit dell’estate“). Il problema è cercare di non restare inscatolati in determinate dinamiche, non farla diventare una zona di confort, un’abitudine, ma una semplice e pertinente parentesi, senza finire per restare schiavi di un ruolo o di un cliché.
D’altronde, probabilmente, Irama la “canzone della vita” la deve ancora tirar fuori dal cilindro, siamo certi che arriverà presto, anche perché le caratteristiche per mettere a segno più di un evergreen ce le ha tutte, basta trovare solo il giusto palcoscenico e la giusta platea. Ricordiamoci che il conto con il Festival è ancora aperto e in sospeso, chissà se archiviata la parentesi estiva e la pubblicazione dell’Ep “Crepe”, prevista per il prossimo 28 agosto, non si cominci a pensare in grande stile a Sanremo 2021.
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Mediterranea | Video
Mediterranea | Testo
Nella bocca una melodia
gli occhi che rincorrono
un bagliore in mezzo a una via
delle labbra che scorderò
mentre il vento soffierà via
anche l’ultimo falò
Potrei dirti un’altra bugia
potrei dirti qualcosa di me
ma non so niente di te
ma non fa niente anche se
in strada si parla di me
il resto lo tengo per te
Mi calma se questo è un rodeo
ci penserà il karma, dai
fa caldo e ti cala il pareo
E quando il sole chiede
alla luna dove andrò
andrò dovunque andrai
altrove no
Quando balli
il tuo corpo si muove con il mio
e questa notte sembra l’ultima
non ti voltare da qui
da qui le strade
sembrano il tetto del mondo
e una musica mediterranea,
mediterranea
Pare come appare tanto poi scompare
ti ti va di riprovare
fare, lo vuoi fare
dai che ci vuoi fare
me lo ricordo che ti va di giocare
male non fa male, no
è come fare goal
però male non è amare no
non ti chiamerò puoi sperare, puoi sperare
come un casinò
E quando il sole chiede
alla luna dove andrò
andrò dovunque andrai
altrove no
Quando balli
il tuo corpo si muove con il mio
e questa notte sembra l’ultima
non ti voltare da qui
da qui le strade
sembrano il tetto del mondo
e una musica mediterranea,
mediterranea
E il ritmo che quando rallenta
e la tua pelle che mi tenta
la bocca, bocca la tua verità la so
chi tocca, tocca non ti merita
però
Quando balli
il tuo corpo si muove con il mio
e questa notte sembra l’ultima
non ti voltare da qui
da qui le strade
sembrano il tetto del mondo
e una musica mediterranea,
mediterranea
Nico Donvito
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