sabato 23 Novembre 2024

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Cannella: “L’emotività vince sulla perfezione” – INTERVISTA

A tu per tu con il cantautore romano classe ’95, in uscita con il nuovo singolo intitolato “Casa tua

A pochi mesi di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere Enrico Fiore, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Cannella, per parlare dell’inedito “Casa tua”, pubblicato lo scorso 17 novembre e recentemente riproposto in una speciale versione arricchita da un suggestivo videoclip.

Ciao Enrico, bentrovato. Partiamo dal tuo nuovo singolo “Casa tua”, ci racconti com’è nato?

«”Casa tua” è stato il secondo brano che ho scritto per il mio nuovo disco, subito dopo “Foro italico”. Paradossalmente, poi, è stato l’ultimo singolo pubblicato dei quattro che anticipano l’album in uscita nel 2021. Per me ha un significato molto importante, ho scelto di farlo uscire adesso proprio per questo motivo, perchè la frase “la mia vita è casa tua” richiama metaforicamente quello che stiamo vivendo, in un momento dove c’è tanta distanza a livello sociale, un invito ad aprire le porte della nostra vita agli altri per sentirci più vicini. Il videoclip girato da Lorenzo Piermattei, nella sua semplicità, per me è un capolavoro, mi ha bucato l’anima».

Cannella Casa tua

Realizzare una versione live del brano, in un momento storico in cui i concerti non si possono fare, trovo che sia davvero un bel regalo di Natale che ti sei fatto e che ci hai fatto, perché è bello ascoltare l’istintività di una presa diretta, eventualmente cogliere anche delle piccole imprecisioni che rendono unica quella performance. Pensi che siano queste le principali caratteristiche che differenziano un pezzo dal vivo da una versione fatta in studio?

«Sì, la presa diretta ha ovviamente le sue imprecisioni, l’emotività porta anche all’errore, però l’emozione è importante, soprattutto dal punto di vista live. Questa cosa cerco di riprodurla anche in studio, tendo a puntare di più sull’emotività che sulla perfezione. Dal vivo questa mia filosofia raddoppia, la spontaneità per me è tutto. Secondo me è molto bello da sentire questo tipo di approccio “one take” anche su disco, con un ambiente più ampio e un suono meno asciutto. Un effetto diverso e devo dire che, fortunatamente, “Casa tua” è piaciuta sin dalla prima uscita, ma per questa versione ho ricevuto molti feedback positivi da parte delle persone. Non so dirti se è arrivata di più o di meno, però mi sono arrivati dei messaggi davvero molto belli».

Per concludere, come te lo immagini il 2021? Avendoci già fatto ascoltare quattro belle anteprime, suppongo che uscirà il tuo nuovo progetto discografico…

«A breve uscirà il mio disco, non abbiamo ancora comunicato la data, nelle prossime settimane la annunceremo. Insieme all’album ci saranno anche degli eventi, che toccheranno le città più importanti, dobbiamo solo capire quando e come collocarli visto il momento, sicuramente bisognerà aspettare l’estate, perchè per quanto riguarda i live si naviga a vista. Stiamo comunque organizzando, dobbiamo solo capire il periodo, ma inaugurare l’uscita del disco dal vivo è una priorità, qualcosa che sto aspettando da un sacco di tempo».

© foto di Lorenzo Piermattei

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.