Ogni giorno una canzone che ci ricorda un anno e un momento diverso
IL GIORNO:
Il 6 settembre è la data in cui, nel 1915, l’esercito inglese è il primo a testare il primo prototipo di carro armato. Era il 6 settembre anche il giorno in cui, nel 3114 a.C., ha inizio storicamente il primo calendario maya.
Musicalmente quella del 6 settembre è la data di compleanno di Colapesce, cantautore siciliano che da diversi anni è tra le più apprezzate penne del nostro panorama autorale e che, negli ultimi mesi, è riuscito ad imporsi anche come primo protagonista della propria musica in accoppiata con Dimartino.
LA CANZONE:
Il 6 settembre 2019 arrivava in rotazione radiofonica la proposta musicale di Aiello per il singolo tardo-estivo La mia ultima storia. La canzone era il secondo singolo estratto dall’album d’inediti ‘Ex-voto‘, l’album che, da lì a poche settimane, avrebbe consolidato il successo musicale del giovane cantautore calabrese.
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La mia ultima storia | Testo
La mia ultima storia
Non è più disponibile
Dopo 24 ore
È tornata invisibile
E non la trovo nel frigo
Neppure dietro al mio petto
E se mi chiedi ho scordato
Come si dorme in un letto
E non mi dite che basta
Che basta tornare al mare
Che basta bere e ballare
Che cambia l’ora legale
Ed ho comprato una maglia più larga e c’è spazio per te
Avvicinati al petto, ho le scarpe nuove
Come piacciono a te
Ma le userò per correre lontano
Ed ho comprato una maglia più larga e c’è spazio per te
Avvicinati al petto, ho le scarpe nuove
Come piacciono a te
Ma le userò per correre lontano
La mia ultima storia
Aveva gli occhi di un verde
Che a fissarli sembrava di stare
Nella foresta Amazzonica
Ed è per questo che adesso
Odio il verde e quegli occhi
Ma siamo come la neve
Senza un motivo si ride
Ed ho comprato una maglia più larga e c’è spazio per te
Avvicinati al petto, ho le scarpe nuove
Come piacciono a te
Ma le userò per correre lontano (Lontano, lontano)
Ed ho comprato una maglia più larga e c’è spazio per te
Avvicinati al petto, ho le scarpe nuove
Come piacciono a te
Ma le userò per correre lontano
E sono quattro anni
E sono quattro anni
Mi devi Parigi, l’ultima neve in città
Mi devi le pizze che ho lasciato a metà
Mi devi Parigi, l’ultima neve in città
Mi devi le pizze che ho lasciato a metà
Mi devi il sorriso spento di fronte al mare
Mi devi le notti passate a soffocare
Mi devi i risvegli senza la musica
La colazione solo di domenica
E tutte le ragazze che non ho vissuto
Che solo su di te mi sarei abbattuto
Avrei svitato una stella
L’ultima notte di stelle
E non per fare il romantico
Ma per lasciarti nel panico
Ilario Luisetto
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