Un bel pezzo firmato da Gaetano Curreri, Gerardo Pulli, Piero Romitelli, nobilitato dalla sua interprete
Piacevole rinascita per Loredana Bertè, vincitrice morale della 69esima edizione del Festival della canzone italiana per acclamazione popolare, in gara per l’undicesima volta in carriera con “Cosa ti aspetti da me”, canzone d’autore profonda ma al tempo stesso grintosa. Col senno di poi, l’artista si è portata a casa un premio molto più importante e prestigioso: l’aver riconquistato all’unanimità il proprio pubblico, anche le persone più scettiche o distratte sono rimaste letteralmente ipnotizzate dalla sua performance, da quello sguardo fisso nel vuoto, dalla voce ritrovata, spezzata e carica di intensità e sofferenza.
Una Loredana appassionata e guerriera più che mai, con il pezzo giusto e un atteggiamento equilibrato, consapevole e carismatico. Alla solita rabbia viene dosata l’emozione, elemento che negli ultimi tempi è venuto a mancare per via di episodi personali che le hanno fatto smarrire la retta via, oltre che la sua rotta artistica. «Vengo da una vita un po’ così, una famiglia vera e propria non l’ho mai avuta – ha raccontato Loredana al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni a proposito del brano – una persona normale, da quando nasce a quando ha una relazione, è sempre circondata da tante aspettative, ma il più delle volte questa gente non sa cosa vuole dalla vita e viene delusa». E’ stato commovente vederla cantare con tutta questa vitalità in gola e con un entusiasmo che sembrava essere assopito, questo và oltre qualsivoglia tipo di riconoscimento ufficiale.
Un brano d’autore e di spessore, di quelli che da tempo mancavano al suo repertorio, frutto del sapiente lavoro di Gaetano Curreri, Gerardo Pulli e Piero Romitelli, capaci di confezionare liriche rock senza tempo, moderne nell’arrangiamento ed eterne nelle intenzioni, confezionate abilmente dall’esperienza e dalla produzione di Luca Chiaravalle. Un testo che sviscera il concetto di aspettativa, intesa come fiducia che riponiamo negli altri, a volte ripagata e altre no, il tutto condito da una poetica di vascorossiana memoria.
“Cosa ti aspetti da me” è una canzone matura, rinvigorita da un’esecuzione da brividi, a tratti toccante, incalzante, trascinante e ammirevole, nobilitata dalla determinazione della sua interprete. Loredana Bertè rinasce e fa centro, commuovendo per la tenacia con cui ha saputo riprendere in mano la propria vita e, di conseguenza, la propria carriera. Nessuna statuetta, nessun podio, nessuna giuria, nessun televoto, nessuna standing ovation potranno mai rendere bene l’idea del valore e dell’immensità di questa grande artista.
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Nico Donvito
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