venerdì 22 Novembre 2024

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Le Deva, “Shangai”: non tutti i tormentoni vengono per nuocere – RECENSIONE

Dal 31 maggio il nuovo singolo estivo delle quattro talentuose artiste che superano la prova costume

Non tutti i tormentoni vengono per nuocere, così potremmo definire questo colorato e refrigerante ritorno estivo de Le Deva, quartetto femminile composto da Laura Bono, Verdiana Zangaro, Greta Manuzi e Roberta Pompa. A dodici mesi di distanza dal lancio de L’estate tutto l’anno, le artiste tornano in rotazione radiofonica con “Shangai” (etichetta New Music International e Dischi dei Sognatori) scritto e musicato da Niccolò Verrienti, Giulia Capone, Greta Portacci e Marco Rettani, singolo che segna l’inizio del loro nuovo capitolo discografico che seguirà i positivi riscontri ottenuti con4, il loro primo album in studio rilasciato ad ottobre del 2017, dal quale sono stati estratti i fortunati “Un’altra idea“, “Semplicemente io e te e Grazie a te.

“Shangai” è un brano fresco, che gioca su riferimenti estivi e cliché tecnologici, sotto il segno della leggerezza e della voglia di concedersi un po’ di meritato divertimento. A dir poco sorprendenti le sonorità, che richiamano produzioni di respiro internazionale, strizzando l’occhio verso la galassia eurovisiva, infatti un pezzo del genere non passerebbe di certo inosservato in un contesto come l’Eurovision Song Contest.

Sbarazzino quanto basta, il nuovo inedito de Le Deva viene incontro alle esigenze balneari e al desiderio di evasione tipico di questa stagione, mettendo ancora una volta in risalto le abilità vocali delle quattro ragazze, capaci di armonizzazioni da far accapponare la pelle… con o senza protezione solare.

Curiosi di ascoltare le loro nuove imprese musicali, godiamoci questa incursione ritmica e suadente dalle sonorità power dance, in attesa di riassaporare altre sfaccettature all’altezza de L’amore merita” e di quattro ugole di rango e spessore, in grado di interpretare ed alternare umori e stati d’animo differenti, senza mai risultare banali nel trasmettere tutta la loro genuina gioia di vivere.

Shangai | Video

Shangai | Testo

Mi riconoscerai miope a parte
se ti giri ti sto dietro
sono sola sopra un tandem
questa notte scorre lenta
ma tu hai sempre molta fretta
ti respiro senza filtri
come un’altra sigaretta

Fiori, cene a lume di candela
sentendo di volare e dondolando
a tempo sopra un’altalena
brucia il sole sulla schiena
pensavo fossi vero
ma di vero resta solo l’eritema

Passerà ogni cosa passerà
io ti seguivo sai con gli occhi
già da un po’ su Instagram
giocherai come un legnetto di shangai
a nascondino tra la gente
che non ti somiglia mai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai

Mi riconoscerai
dai disegni sulle braccia
cento tagli sopra il cuore
e un sorriso dritto in faccia
senza paura di mostrarci
io scrivo dei tuoi tratti
ma non farne origami da lanciarci

Giorni in loop tra alti e bassi
tra gli scontrini sparsi ho i biglietti
del concerto a cui portarti

Passerà ogni cosa passerà
io ti seguivo sai con gli occhi
già da un po’ su Instagram
giocherai come un legnetto di shangai
a nascondino tra la gente
che non ti somiglia mai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai

Passerà ogni cosa passerà io
ti seguivo sai con gli occhi
già da un po’ su instagram
giocherai come un legnetto di shangai
a nascondino tra la gente
che non ti somiglia mai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai
io conto e tu te ne vai

Shangai ballerai come un legnetto di shangai
shangai ballerai come un legnetto di shangai
shangai ballerai come un legnetto di shangai

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.