lunedì 25 Novembre 2024

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“Come la vita in genere”, Alexia punta tutto sulla sostanza – RECENSIONE

Il ritorno della cantante ligure, disponibile negli store digitali con il singolo “Come la vita in genere

Tra i misteri inspiegabili di cui la musica leggera italiana pullula, troviamo la curiosa e stramba parabola di Alessia Aquilani, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Alexia. Non solo parliamo di una voce straordinaria che farebbe impallidire le star internazionali d’oltreoceano, ma le sue ultime produzioni risultano convincenti e di grande qualità, requisito che evidentemente non è poi così fondamentale di questi tempi. “Come la vita in genere” è un’ottima proposta estiva, al suo interno troviamo tutti gli elementi caratteristici di una potenziale hit, dall’orecchiabilità al ritmo, senza tralasciare l’attenzione al testo e una buona cura delle parole, frutto dell’esperienza di un autore come Daniele Magro (qui la nostra ultima intervista) e della produzione artistica affidata a Davide Tagliapietra.

Nonostante ciò il mercato continua ad ignorare una voce del suo calibro e una canzone di questo genere, inutile domandarsi il perché, nessun motivo sarà mai valido abbastanza per giustificare la piega che il sistema sta prendendo, questa tendenza al superfluo, a tutto ciò che è destinato a scomparire nel breve-medio termine. La colpa è di un sistema che non è più in grado di valorizzare il talento, perdendosi in scorciatoie che, molto spesso, rappresentano una via senza uscita.

«Ad un artista la paura di non essere all’altezza si ripresenta anche dopo tanti anni di esperienza e di successi, soprattutto se negli anni cambia il mondo intorno a te, musicale, personale, cambia la tua vita», queste le parole che l’interprete spezzina ha affidato al proprio pubblico attraverso i social, parole cariche di umiltà e della sensibilità tipica di chi dalle cadute ha imparato a rialzarsi con dignità e modestia. Il mondo è cambiato, se in bene o in peggio lo scopriremo solo in futuro, ai posteri l’ardua sentenza.

Parla della paura di non sentirsi all’altezza Alexia, queste sono le frasi che un appassionato di musica non vorrebbe mai sentire, perché denotano una sfiancante e oggettiva verità, alla quale forse è troppo tardi ricorrere ai ripari. Sotto sotto nessuno di noi si sente a proprio agio in questa società 2.0, in cuor nostro pensiamo di non ballare bene ma di saper tenere il tempo, proprio come ripete l’inciso di Come la vita in genere. Il segreto è non fermarsi all’apparenza, anche quando ci sembra che qualcosa stia per finire… ricordiamoci sempre che manca ancora il meglio.

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Come la vita in genere | Video

Come la vita in genere | Testo

La felicità è un pensiero sommerso in un mare di scadenze
prendine metà per quei giorni d’inverno, te freddo e tagliente
ed ho sbagliato già, quante volte ho pensato non fossi importante
ma mi ero persa e penso che se il coraggio è un passo, questa sera danzo

Prima che l’idea diventi polvere, prima che il coraggio cambi idea
ho imparato a spese mie che fingere salverà solo chi non sa vivere e…

Chi non ha la forza di aprirsi
chi non vede luce nei graffi
chi frequenta solo rimorsi
chi non ha una meta negli occhi
chi si finge casa e ci torni
ma sono stata a casa troppi giorni

Non so ballare bene
ma so tenere il tempo
come la vita in genere
come fai tu
ti sembrerà la fine
ma manca ancora il meglio
come la vita in genere
come uh-uh-uh.

Cuore di città non conosci silenzio e non trovi parcheggio
dov’è la novità, che siamo tutti le insegne contrarie di un viaggio
ma quando capita di guardarsi negli occhi e sentirsi a disagio
cambiare movimento che se il coraggio è un passo, questa sera danzo

Prima che l’idea diventi polvere
prima che il coraggio cambi idea
l’entusiasmo mio non sa più fingere
vieni qua, lascia chi, non sa ridere e se

Non so ballare bene
ma so tenere il tempo
come la vita in genere
come fai tu
ti sembrerà la fine
ma manca ancora il meglio
come la vita in genere
come uh-uh-uh

Chi non ha la forza di aprirsi
chi non vede luce nei graffi
chi frequenta solo rimorsi
chi non ha una meta negli occhi
chi si finge casa e ci torni
ma sono stata a casa troppi giorni

Non so ballare bene
ma so tenere il tempo
come la vita in genere
come fai tu
ti sembrerà la fine
ma manca ancora il meglio
come la vita in genere
come uh-uh-uh

Non so ballare bene
ma so tenere il tempo
come la vita in genere
come la vita in genere!
ma manca ancora il meglio
come la vita in genere
come uh-uh-uh
uh-uh-uh
uh-uh-uh

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.