Disponibile in rotazione radiofonica a partire dal 27 settembre il nuovo singolo del cantautore romano
“Settembre”: un mese già cantato da Antonello Venditti, Luca Carboni, Ivano Fossati, Alberto Fortis e Peppino Gagliardi, ai quali si aggiunge il talentuoso Flavio Pardini, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Gazzelle, tra gli artisti più centrati e ispirati della nuova generazione. Il brano, in radio e sulle piattaforme digitati da venerdì 27 settembre, rappresenta il secondo inedito che anticipa l’uscita del suo nuovo progetto discografico, con ogni probabilità una riedizione del suo ultimo fortunato disco intitolato “Punk“. A pochi mesi di distanza dal lancio di “Polynesia” (qui la nostra recensione), il cantautore romano torna con un pezzo consono al proprio stile e fedele alla propria poetica.
Colonna sonora delle riflessioni amorose, Gazzelle prosegue il proprio viaggio nei turbamenti tipici dei sentimenti, in maniera sempre molto analitica, a tratti anche autocritica, riuscendo a cogliere qualsivoglia minuzioso dettaglio dell’animo umano. Racconta il proprio punto di vista sulle cose, in maniera sempre molto personale, ma con una chiave di lettura che sviscera tematiche di carattere universale, in cui ognuno di noi non fatica di certo ad immedesimarsi. La sua forza comunicativa, di fatto, sta nel messaggio e nel modo di esporlo. Nel testo si parla di una coppia al rientro dalle vacanze, che fa ritorno alla propria routine quotidiana, tra gli alti e i bassi tipici di una relazione ormai duratura e ben consolidata.
Alle volte l’abitudine gioca brutti scherzi, ci si allontana quasi per automatismo, senza nemmeno aver riscontrato particolari screzi, subentrano la sopportazione e l’insofferenza, ci si chiude nelle proprie rispettive considerazioni fino a che il dialogo, piano piano, non viene a mancare. Al grido di “settembre è un mese di merda per ricominciare”, l’artista ci invita a sdrammatizzare, a guardare oltre l’amore, oltre l’odio, oltre l’indifferenza, per tornare a guardare nella stessa direzione, con lo stesso trasporto e con la stessa intensità, perché “è tutto più bello se lo vedi da qui / i miei occhi coi tuoi / molto meglio di un film”.
In tal senso, possiamo considerare “Settembre” la solita “gazzellata”, nel senso più alto, nobile e positivo del termine, perché essere riconoscibili, oggigiorno, vale già metà dell’opera. Quel modo di cantare, a tratti svogliato, a tratti malinconico, è vero il marchio di fabbrica di un artista destinato a restare e crescere nel tempo. Perché la tristezza nel 2019 è un po’ sottovalutata, i social ci hanno inculcato l’insana dottrina per cui dobbiamo costantemente cercare di mostrare il meglio di noi, pubblicando solo le foto in cui siamo venuti meglio, quelle in cui mostriamo i nostri sorrisi più belli, censurando gli scatti venuti male e celandone i difetti, quasi come se dovessimo vergognarci dei nostri lati oscuri. Attraverso la sua musica, Flavio ci insegna la necessità di imparare a convivere con le nostre debolezze, a farne tesoro, a tenerci strette le nostre fragilità perché, un giorno non molto lontano, potrebbero trasformarsi in peculiarità e diventare le nostre migliori amiche. Beh, che dire? Grazie Gazzelle… grazie tante!
Settembre | Audio
Settembre | Testo
Hai mai visto una casa
hai sognato di entrare
il profumo del mare
di un’estate che muore
di una stella che cade
così puoi desiderare
che poi è meglio di avere
che poi è meglio di fare
settembre è un mese
di merda per ricominciare
Cominciare a tornare
cominciare a guardare
mille sogni negli occhi
un paio di occhiali rotti
una canzone da fare
così puoi sdrammatizzare
che poi è meglio di odiare
che poi è meglio di amare
settembre è un mese
di merda per ricominciare
Ma è tutto più bello
se lo vedi da qui
sì, i miei occhi coi tuoi
molto meglio di un film
Hai mai visto una casa
e hai sognato di entrare
perdonare tuoi padre
rimandare gli impegni
e rimanere a parlare
così puoi dimenticare
che poi è meglio di dire
che poi è meglio di fare
settembre è un mese
di perfetto per ricominciare
Ma è tutto più bello
se lo vedi da qui
sì, i miei occhi coi tuoi
molto meglio di un film
molto meglio di un film
molto meglio di un film
molto meglio di un film
molto meglio di un film
Ma è tutto più bello
se lo vedi da qui
sì, i miei occhi coi tuoi
molto meglio di un film
Nico Donvito
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