sabato 23 Novembre 2024

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Luk: “Una forma d’arte è sempre una forma di cultura” – INTERVISTA

A tu per tu con il giovane cantautore napoletano, tra i vincitori di Musicultura 2021 con il brano “Lune storte

Verrà trasmessa martedì 6 luglio, in seconda serata su Rai Due, una puntata dedicata a Musicultura 2021. Tra i protagonisti di questa trentaduesima edizione c’è Enzo Colursi, in arte Luk, in gara con Lune storte. Approfondiamo la sua conoscenza.

Ciao Enzo, benvenuto. Partiamo da “Lune storte“, com’è nato questo pezzo e cosa ti ha spinto a proporlo in gara a Musicultura?

«Questa canzone fa parte del mio album d’esordio “Nove sigarette”, probabilmente è una delle più datate del disco, perchè l’ho scritta nel 2012. Negli anni mi ha dato tante soddisfazioni, per questo ho deciso di inviare la mia candidatura a Musicultura con questo pezzo, proprio per cercare di restituirgli la meritata attenzione». 

A un anno e mezzo di distanza dal tuo debutto discografico, cosa ti rende orgoglioso di questo tuo primo lavoro?

«Diciamo che è stato un album sfortunato, per quello che poi è successo, perchè il mio primo disco da solista è uscito a febbraio del 2020, con un tour già organizzato. Poi è arrivata la pandemia che ha scombussolato i piani di tanti musicisti, per cui è stato complicato far girare questo lavoro, farlo conoscere, avendo suonato pochissimo. La cosa che più mi rende orgoglioso è essere ancora qui oggi a poterne parlare». 

Prendendo spunto dal nome della manifestazione che ci ospita, la musica può essere ancora considerata una forma di cultura?

«Beh, direi di sì, una forma d’arte è sempre una forma di cultura. Quando si prova a trasmettere dei messaggi è sempre una forma di cultura, credo proprio che questa cosa non possa mai cambiare… per fortuna». 

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.