sabato 23 Novembre 2024

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Eros Ramazzotti e Alejandro Sanz cantano l’instabilità della vita in “Sono” – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo di Eros Ramazzotti in duetto con Alejandro Sanz

Gli alti e bassi. L’inesorabile alternarsi di momenti di felicità e di tristezza. L’instabilità della nostra esistenza. C’è tutto questo al centro di “Sono“, il nuovo singolo di Eros Ramazzotti in radio dallo scorso venerdì 26 agosto e che vede la partecipazione di Alejandro Sanz.

La canzone |

Dopo aver cantato la libertà di amare in “Ama” (di cui qui una nostra recensione), il cantautore romano analizza sé stesso e la vita in generale in questa seconda anticipazione del suo nuovo album “Battito infinito“. Un incipit che profuma subito di nostalgia con quel “quante cose cambiano” e una precarietà tale da considerarci “come acrobati che si danno il tempo di cadere“. Cambiamenti che ci portano a gioire o soffrire (“tra pioggia e cieli limpidi“) e che dobbiamo prendere come vengono perché è nel nostro destino “una vita che sale e che scende“.

Come riuscire a non farsi condizionare da questa incertezza? Aggrappandosi a ciò che ci fa stare meglio e alle persone vicine. Nel ritornello, Eros canta che gli fa “meno paura la malinconia” perchè ha con sè la sua “nuova musica” e “gli amici di sempre“. Nella seconda strofa, Sanz aggiunge che ha “imparato a ridere per sapere superare i miei limiti“, invitandoci a guardare con più positività una vita che ha proprio nell’instabilità la sua bellezza.
E infine, nello special, quando le due voci s’incrociano, entrambi invocano una maggior leggerezza (“abbraccio le cose che amo ed il cuore viaggia leggero“) per sopravvivere all’inquietudine della domanda che a tutti è capitato di farsi: “Domani cosa saremo?”.

A livello di sonorità, l’inizio è scarno, intimo, con la voce di Ramazzotti che decide di appoggiarsi solo su un pianoforte. Una scelta precisa per dare subito un’idea di quella nostalgia che avvolge tutto il brano. Dalla seconda strofa c’è poi un’evoluzione verso il pop-rock con una ritmica possente e l’inserto della chitarra elettrica. Atmosfere che diventano quindi trascinanti proprio quando il tutto si apre alla positività.

In conclusione |

Sono” è quindi una canzone dal grande respiro melodico e un perfetto esempio di pop internazionale. Ci mostra un Eros in gran forma dopo alcuni episodi tiepidi visti nei suoi ultimi due progetti, aprendoci anche alla curiosità per un album che, come dalle anticipazioni, ci aspettiamo variegato sia nei suoni che negli argomenti trattati.

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Nick Tara

Classe '92, ascoltatore atipico nel 2022 e boomer precoce per scelta: mi nutro di tradizione e non digerisco molte nuove tendenze, compro ancora i cd e non ho Spotify. Definito da Elettra Lamborghini "critico della sagra della salsiccia", il sogno della scrittura l'ho abbandonato per anni in un cassetto riaperto grazie a Kekko dei Modà, prima ascoltando un suo discorso, poi con la sincera stima che mi ha dimostrato.