venerdì, Aprile 26, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Pagelle nuovi singoli: Achille Lauro sempre nuovo, Takagi & Ketra cambiano con Elodie

Tutte le nostre mini-recensioni dei nuovi singoli in radio

  • BAM BAM TWIST – Achille Lauro

La nuova sorpresa di Achille arriva dritta dritta dagli anni ’60 da cui il rapper recupera questo sound twist che fa tanto film americano d’altri tempi. L’esperimento risulta vincente e riuscito quando, nel corso dell’inciso, non si può fare a meno di lanciarsi in un ondeggiamento incontrollabile che sarà in grado di conquistare anche le scene estive distraendoci, almeno per un po’, dall’atmosfera iperinflazionata del raggae. Ennesima scommessa vinta, dunque, da Achille che anche questa volta riesce nell’intento di creare un successo partendo dalla rielaborazione di un qualcosa di esistente e portandolo dentro al suo mondo sonoro. Dopo un ascolto mette già voglia di ballare. VOTO: 8

  • RUSSIAN RULETTE – Alessandro Casillo

Brano brevissimo per questo ragazzo che fin da giovanissimo di occasioni ne ha avute parecchie ma ancora non è riuscito a costruirsi una vera identità musicale capace di confermarlo definitivamente. Stavolta opta per un arrangiamento minimale con una chitarra che accompagna la voce fino al secondo inciso che inserisce anche una produzione più corposa che riempie gli spazi insieme alle sovrapposizioni vocali che sottolineano il racconto testuale basato su di una narrazione non così scontata. L’idea c’è ma lo sviluppo è incompleto e poco appetibile. Lavoro uscito a metà. VOTO: 5+

  • BALI E DUBAI – Biondo

Anche se Bali era già stata presa Biondo l’accompagna a Dubai perchè ‘two is meglio che one’. Per il suo personale tentativo di costruirsi addosso un tormentone estivo il giovane ragazzo tenta di costruire un mix di cantato e rap non abbandonando, comunque, il suo classico uso di autotune che copre i difetti canori da sempre noti. Allegra e orecchiabile ma troppo “uguale” a mille altre cose che in queste prime settimane d’estate abbiamo già ascoltato a non finire. A Biondo servirebbe, piuttosto, scegliere da che parte stare e provare a costruirsi un pubblico di riferimento a cui proporsi in una dimensione ben definita e netta. VOTO: 5

  • NON AVEVANO RAGIONE I MAYA – Chiara Galiazzo

La cantante veneta torna quest’oggi con questo nuovo brano che anticipa (dopo tanto) la pubblicazione del suo nuovo album d’inediti. Il mondo è quello a cui abitualmente Chiara ci ha abituato nelle sue ultime comparse che dimostrano la volontà di esplorare suoni più contemporanei pur mantenendo una certa personalità nell’eleganza e nel portamento vocale. Le strofe, quasi parlate, suonano in modo convincente prima che il ritornello si apra melodicamente in un’armonia d’ampio respiro. Il brano risulta gradevole ed orecchiabile (in inverno sarebbe stata una bomba) ma viene da chiedersi come mai si abbia optato per un lancio estivo con un pezzo che non può di certo ambire al titolo di tormentone e che, dunque, nello scenario attuale verrà schiacciato senza troppa fatica. Strategia da rivedere senza contare che, purtroppo per Chiara, c’è l’evidente necessità di archiviare quanto prima questo progetto e mettersi seriamente alla ricerca di canzoni che possano esaltare la sua voce: essere una cantautrice non è obbligatorio… VOTO: 7.5

  • MA TU – Comete

Torna così, dopo la sua avventura ad XFactor, quell’Eugenio Campagna ora ritornato a chiamarsi Comete. Il suo mondo è tipicamente quello dell’indie-pop italiano che tanta fortuna ha raccolto negli ultimi tempi. Il cantato delle strofe ricordano senza troppa immaginazione la vocalità di Tommaso Paradiso che, verrebbe da chiedersi, se non abbia voluto avviare un B-side project vista la somiglianza timbrica estrema che avvicina anche la stessa cadenza e dinamica del cantato del cantautore romano. L’inciso, invece, apre il gas e sfodera un’ugola potente e sufficientemente precisa che dispone anche di una propria dimensione caratteristica. Un brano piacevole e potenzialmente funzionale anche in questa stagione. Il consiglio, però, è ricercare una personalità il più lontano possibile da riferimenti terzi. VOTO: 6.5

  • LA DONNA CANNONE – Gianna Nannini

Gianna sceglie di rivedere questo capolavoro della musica italiana targato Francesco De Gregori e la cosa lascia piuttosto sorpresi visto che i due mondi di riferimento non sono esattamente gli stessi da sempre. Gianna, però, è donna di mestiere e, dunque, sa come entrare nelle canzoni, anche quelle più lontane dal proprio io e dalla propria immagine comune. La sua è una versione sicuramente meno poetica, sospesa e cullata anche perchè la melodia ne esce velocizzata per riempire il suono con la vocalità dell’interprete senese che gioca con le sfumature della sua voce graffiata per raccontare il brano sfruttando anche un’arricchimento nella fase di produzione che fa decollare il ritornello con un’apertura dell’arrangiamento. Credibile nonostante tutto. VOTO: 6

  • DEVI VOLERTI BENE – Irene Grandi

Piace che Irene, finalmente, sia tornata a fare l’Irene che tutti conosciamo e abbiamo amato negli anni d’oro. Il peccato è che sia tornata a farlo solo ora dopo anni di voluta lontananza dal gusto popolare e dalle scene discografiche che contano. Dopo un Sanremo a firma Vasco questo nuovo singolo suona come coerente e adatto al proseguimento della costruzione del progetto artistico intrapresa. La ritmica segna l’arrangiamento del brano fin da subito per poi sfoderare un ritornello orecchiabile e facilmente canticchiabile per quegli amanti del pop-rock più deciso che andava forte qualche anno e che oggi (purtroppo) ascoltiamo sempre meno. Irene c’è ed è in forma. Speriamo continui su questa strada. VOTO: 7.5

  • SENZA DI TE – Mameli e Sierra

Lui da ‘Amici’, loro da ‘X-Factor’ provano ad unire i loro mondi musicali di riferimento per creare un pezzo che li possa raccontare e valorizzare in pieno. Mameli si prende il cantato del ritornello basandosi su di un’espressione tipicamente pop-indie mentre, invece, le strofe che attraversano le sfumature rap sono quelle del duo romano. Il mix suona convincente e, soprattutto, ben equilibrato nella sua distribuzione equa. Spiace solo che l’interazione sia praticamente nulla visto che non esiste un momento in cui i due universi si mescolano e danno l’impressione di poter essere, anche se solo per 3 minuti, un qualcosa di organico. VOTO: 6+

  • DIMENTICARCI – Marina Rei

Torna così, con un pezzo di nemmeno tre minuti, la cantautrice romana che ha il coraggio di osare una partenza piano e voce per un singolo estivo che ha anche la forza di inserire il valore di un testo di senso compiuto che, di questi tempi e stagioni, non è poi così scontato. Canta con leggerezza ed insieme profondità una storia che narra del momento in cui l’uomo è, per natura, portato a dimenticarsi delle cose. Stupisce la struttura anomala della forma canzone che non utilizza il classico schema ma si accontenta di una strofa iniziale e di un unico grande inciso che sul finale sfuma. VOTO: 6.5

  • AUTOSTOP – Shade

Non c’è due senza tre ed il quattro vien da sè. Il fatto, però, è che in questo caso il tre ed il quattro probabilmente li abbiamo superati da parecchio. Shade pubblica anche per questo 2020 il suo tormentone estivo che, di fatto, sta diventando l’appuntamento fisso (a volte anche l’unico) della sua produzione. L’atmosfera è quella di sempre con un inciso tutto cantato e delle strofe, invece, più vicine al mondo rap. Ovviamente il testo, poi, s’infarcisce di shot, messaggi vocali e balletti congiunti anche in un’estate che tutto questo, probabilmente, non sarà, poi, così presente. La canticchieremo tutti come sempre ma non possiamo certo dire che sia un’autentica novità musicalmente parlando. Funzionale ma per nulla innovativa. Come? D’estate le pretese si abbassano? Sarà anche vero… VOTO:6

  • CICLONE – Takagi & Ketra e Elodie (feat. Mariah, Gipsy King, Nicolas Reyes e Tonino Baliardo)

E’ sorprendere è, soprattutto, il fatto che questa volta non ci sia Giusy Ferreri ad incaricarsi del tormentone made in Takagi & Ketra ma, come è giusto che sia, l’esigenza di rinnovamento era forte anche per i due produttori. Elodie si rivela, comunque, un’ottima sostituta riuscendo a mettere in scena tutta la sua particolarità vocale con un timbro sensuale, rotondo e perfettamente incasellabile in un tormentone estivo di questo tipo. Non così scontato come ci si poteva aspettare basandosi sulle ultime produzioni di Takagi & Ketra che questa volta tornano ad investire gran parte dei loro sforzi sulla ricerca sonora (dov’è finito il raggae?) piuttosto che su di un testo martellante da ripetere a ruota. Funzionerà ma non è così immediata come poteva essere. VOTO: 7

  • PIAZZA GRANDE – Tosca e Silvia Perez Cruz

Le avevamo ascoltate col fiato sospeso sul palco del Festival di Sanremo 2020 durante la serata riservata all’esecuzione delle cover (di cui erano risultate le vincitrici a giudizio unico dell’orchestra della kermesse) ed oggi le ritroviamo in rotazione radiofonica con questo rinnovato omaggio internazionale a Lucio Dalla. Tosca e Silvia Perez Cruz, giustamente, non tentano la marchetta del grande cantautore bolognese ma fanno di tutto per far proprio il brano e rendergli una propria lettura trasportandolo all’interno del loro mondo fatto di un canto soave e sopraffino e di un sound latino che potrebbe spiazzare ma che ben interseca le loro personalità e le loro voci. VOTO: 8

  • SOUL MAMA – Zucchero

Mr. Fornaciari torna in radio con un pezzo che riporta alto il beat e che ce lo ripropone in una di quelle vesti che talvolta indossa per recuperare quell’animo danzereccio che ha sempre caratterizzato parte delle sue produzioni. Qui si gioca su di un ripetitivo ‘bip bip’ che sancisce il ritmo insieme ad una produzione bella piena che sfrutta un arrangiamento ricchissimo tra ritmica, tastiere e qualche sporcatura di elettronica. Fa piacere riascoltare Zucchero su queste atmosfere che accompagnano la sua voce soul ad un suono di festa ed allegria che nella dimensione live con luci e suoni potenti trova la propria apoteosi. VOTO: 7-

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.