martedì 3 Dicembre 2024

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883, venticinque anni de “La donna il sogno e il grande incubo”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Dopo aver parlato di Destinazione paradiso di Gianluca Grignani, Lorenzo 1994 di Jovanotti, A che ora è la fine del mondo di Ligabue, In vacanza da una vita di Irene Grandi, Girasole di Giorgia,  Siamo in due di Ivana Spagna, Manifesto di Raf  e Freak di Samuele Bersani, torniamo a parlare di un altro disco cult degli anni ’90 che, proprio oggi, compie venticinque anni di vita. Stiamo parlando de “La donna il sogno & il grande incubo”, il terzo lavoro in studio degli 883, indiscussi protagonisti di quello stesso decennio.

Reduci dal grandissimo successo riscosso con “Hanno ucciso l’uomo ragno” e “Nord sud ovest est”, Max Pezzali & co. pubblicano il primo luglio del 1995 un nuovo tassello della loro avventura discografica, il primo lavoro che vede l’assenza di Mauro Repetto, anticipato dal brano “Senza averti qui” in concorso alla trentacinquesima edizione del Festival di Sanremo, partito tra i favori alla vigilia ma classificatosi soltanto all’ottavo posto. Il riscatto arriva qualche mese più tardi con “Tieni il tempo”, pezzo dell’estate che si aggiudica la vittoria assoluta del Festivalbar.

Tra gli episodi più convincenti del disco, spiccano i titoli degli altri singoli estratti, ovvero “Una canzone d’amore” e  “Ti sento vivere”, diventati due autentici evergreen del repertorio di Pezzali, senza dimenticare la celeberrima “Gli anni”, una sorta di inno generazionale finito nel cuore di milioni di ragazzi nati e cresciuti negli anni ’80. Per il resto, il disco si lascia ascoltare e apprezzare come tutte le altre opere degli 883, anche se il livello di forza delle tracce è leggermente inferiore rispetto agli album precedenti, fatta eccezione dei pezzi sopracitati.

La semplicità dei testi, la descrittiva capacità di sviscerare le dinamiche, le turbe e le complessità giovanili, sono il marchio di fabbrica del gruppo lanciato da Claudio Cecchetto, così come l’orecchiabilità e l’immediatezza delle melodie. Un pezzo di storia della nostra musica e della nostra società, che ha saputo imporsi grazie ad un linguaggio schietto e comprensibile. Gli 883 hanno saputo raccontare il costume di un’epoca e rappresentare una generazione, in maniera onesta e originale. Un fenomeno destinato a durare anche dopo lo scioglimento, rimasto ancora oggi come un raro esempio ispirata schiettezza e colloquiale semplicità.

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La donna il sogno & il grande incubo | Tracklist e stelline

  1. La radio a 1000 watt ★★★☆☆
    (Max Pezzali, Pier Paolo Peroni, Marco Guarnerio)
  2. Fattore S ★★★☆☆
    (Max Pezzali, Pier Paolo Peroni, Marco Guarnerio)
  3. Ti sento vivere ★★★★★
    (Max Pezzali, Pier Paolo Peroni, Marco Guarnerio)
  4. Senza averti qui ★★★★★
    (Max Pezzali, Pier Paolo Peroni, Marco Guarnerio)
  5. Tieni il tempo ★★★★★
    (Max Pezzali, Pier Paolo Peroni)
  6. Gli avvoltoi ★★★☆☆
    (Max Pezzali)
  7. Il grande incubo ★★★☆☆
    (Max Pezzali)
  8. Una canzone d’amore ★★★★★
    (Max Pezzali, Claudio Cecchetto)
  9. Musica ★★★☆☆
    (Max Pezzali, Mauro Repetto)
  10. O me o (quei deficienti lì) ★★★☆☆
    (Max Pezzali, Pier Paolo Peroni, Marco Guarnerio)
  11. Gli anni ★★★★★
    (Max Pezzali)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.