giovedì 21 Novembre 2024

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“Tequila e San Miguel”, e la luna ribussa alle porte di Loredana Bertè – RECENSIONE

Dal 10 maggio in radio il singolo estivo della rocker, che si appresta a bissare il successo di “Non ti dico no

In un mercato discografico in cui vige la regola non scritta del “successo-deja vu”, Loredana Bertè decide di ripetersi (al contrario di Paganini) sfornando la seconda hit estiva consecutiva, dopo l’ottimo riscontro ottenuto dodici mesi fa insieme ai Boomdabash con Non ti dico no. Si intitola “Tequila e San Miguel” la nuova proposta balneare della rocker di Bagnara Calabra, firmata per lei da Calcutta e Tommaso Paradiso e prodotta da Takagi & Ketra. In radio dal 10 maggio, la canzone arriva a pochi mesi dalla sua undicesima partecipazione al Festival di Sanremo e dall’acclamazione ottenuta con il brano “Cosa ti aspetti da me” (qui la nostra recensione). Una rinascita partita proprio lo stesso anno grazie alle ritrovate sonorità reggae.

La leonessa torna a ruggire e, per l’occasione, non ha scelto come habitat naturale la savana, bensì i bagnasciuga delle spiagge italiane. Dalla standing ovation del Teatro Ariston a quella dei villaggi vacanze, una scelta per certi versi curiosa ma, si sà, bisogna battere il ferro quando è caldo. Per Loredana, dunque, si prospetta una stagione rovente, che potrebbe consacrare definitivamente il suo momento d’oro. Difficile prevedere come potrebbe andare, anche perché i papabili tormentoni-competitor usciti fino a questo momento appaio tutti un po’ sottotono.

Di certo qualche perplessità rimane, anche perché rispetto alla stragrande maggioranza delle canzoni contenute all’interno dell’album Libertè si avverte un piccolo ma significativo passo indietro, soprattutto se consideriamo che la Bertè è una delle poche artiste nella storia della canzone italiana che non si è mai ripetuta, se non a distanza di quarant’anni, come accaduto tra “E la luna bussò” e il brano dello scorso anno. Quella che sulla carta lo scorso anno era un’operazione improbabile, a questo giro non suscita lo stesso effetto-sorpresa, ma il successo non segue logiche di questo tipo, arriva inaspettato e noi glielo auguriamo a prescindere, perché se lo merita.

Il problema, come sempre, sono le aspettative che, in questo caso sono chiare: bissare il successo della precedente estate, ma dichiararlo così apertamente potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio. I numeri le stanno dando per il momento ragione, ma si teme l’effetto-“non ne posso più” (per citare lo stesso inciso del brano).

Di sicuro “Tequila e San Miguel” compiacerà le radio e gli stabilimenti balneari del litorale Adriatico, per quanto mi riguarda, mi limiterò ad aspettare con ansia l’arrivo di settembre per godermi qualche altro estratto dal suo sedicesimo album in studio (di cui qui la nostra recensione), magari la bella “Anima carbone”, chissà. Per il momento mi accontento di pogare con il braccio fuori dal finestrino, il vento in faccia e lo stereo a tutto volume, in fondo che estate sarebbe senza un po’ di sana ignoranza e di beato cazzeggio?

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Tequila e San Miguel | Audio

Tequila e San Miguel | Testo

Non ne posso più di questo odore di mare
dammi una mano tu a non sentirmi male
mi sparo un’altra aranciata
per non sentirmi troppo annoiata
bello il sole, bello il vento
ma ora ho voglia di un ombrello
delle code in tangenziale
dei saldi pazzi sotto Natale
di te e di me che sembriamo felici
anche se il mondo grida alla crisi
oh oh oh
o capitano fammi arrivare
oh oh oh
mentre la nave va

Non ne posso più di questo odore di mare
dammi una mano tu a non sentirmi male
non le reggo più queste insegne di hotel
passo il tempo in piscina
mischiando Tequila con San Miguel
non ne posso più

Mangio un’insalata
con frutta secca e una minerale
e intanto cerco fra le stelle
il grande carro e le mie sorelle
oh fortuna, oh fortuna
saltami in braccio come la luna
per quest’anno e per la vita
e da lontano spunta la riva
oh oh oh
oh capitano fammi arrivare
oh oh oh
mentre la nave va

Non ne posso più di questo odore di mare
dammi una mano tu a non sentirmi male
non le reggo più queste insegne di hotel
passo il tempo in piscina
mischiando Tequila con San Miguel
non ne posso più

E mentre il mare s’infuria
leggo il futuro fra un fante ed un re
qualcuno bussa in cabina
chissà se è il destino o soltanto la cena
non mi sento romantica
ma te lo voglio far credere
e anche senza la musica
stanotte
anche senza una regola
stanotte

Non ne posso più (di questo odore di mare)
non ne posso più ( di questo odore di mare)
dammi una mano tu a non sentirmi male

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.