sabato 23 Novembre 2024

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Sanremo 1986, viaggio nella storia del Festival

Si torna a cantare dal vivo, il favorito Renzo Arbore viene superato dal giovane Eros Ramazzotti, che trionfa con “Adesso tu” e comincia la sua personale scalata al successo internazionale

sanremo 1986Il trentaseiesimo Festival della canzone italiana, in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 13 al 15 febbraio del 1986, è stato condotto per la prima volta da una donna, la showgirl Loretta Goggi, affiancata dagli speaker radiofonici Anna Pettinelli, Sergio Mancinelli, Mauro Michelini e Sandro Ciotti. Dopo anni di dittatura del playback, si torna a cantare dal vivo ma senza orchestra, bensì su una base pre-registrata. Ventidue le canzoni in gara a contendersi il titolo della categoria Campioni, interpretate da sei esordienti: Renzo Arbore, Loredana Bertè, Nino D’Angelo, Rossana Casale, i Righeira, Scialpi e da numerosi veterani: da Toto Cutugno a Sergio Endrigo, passando per Fred Bongusto, Orietta Berti, Mango, Anna Oxa, Donatella Rettore, Enrico Ruggeri, Marcella Bella, gli Stadio, Fiordaliso, Luca Barbarossa, Flavia Fortunato, Marco Armani e Zucchero Fornaciari. Vince a sorpresa Eros Ramazzotti con “Adesso tu”, una ballata che racconta il riscatto sociale e che lancia il giovane talento romano, nato ai bordi di periferia dove i tram non vanno avanti più, verso il successo internazionale.

Tra le Nuove Proposte, invece, spiccano i nomi di Paola Turci, Aleandro Baldi, Gatto Panceri, Aida Satta Flores, Giampiero Artegiani, Miani, i Chiari e Forti, Francesco Hertz, i Meccano, Anna Bussotti, Ivano Calcagno, Nova Schola Cantorum, Lanfranco Carnacina e Lena Biolcati, che si aggiudica aggiudica il titolo con “Grande grande amore”. Tanti gli ospiti di questa prolifica annata, da Sting agli Spandau Ballet, passando per i Depeche Mode, i Talk Talk, Falco, i Double e i Drum Theatre.

https://www.youtube.com/watch?v=3m3COMPGEzk

Top e Flop di Sanremo 1986

Top
1. Eros Ramazzotti – “Adesso tu” 
2. Mango – “Lei verrà”    
3. Anna Oxa  – E’ tutto un attimo” 

Flop
1. Zucchero – Canzone triste
2. Scialpi – No east, no west
3. Stadio – Canzoni alla radio”    

Sanremo 1986 - Ramazzotti Arbore BellaAd imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani del Festival, sarà principalmente “Adesso tu” di Eros Ramazzotti, un brano che rimarrà nella memoria collettiva del pubblico italiano insieme a capolavori come “Lei verrà” di Pino Mango e “E’ tutto un attimo”di Anna Oxa. Tra gli altri 45 giri degni di nota, ricordiamo: Senza un briciolo di testa di Marcella Bella, Azzurra malinconia di Toto Cutugno, “Re” di Loredana Bertè, “Amore stella” di Donatella Rettore,“Fatti miei” di Fiordaliso, “Futuro” di Orietta Berti, Vai” di Nino D’Angelo, Innamoratissimo (Tu che fai battere forte il mio cuore) dei Righeira, Rien ne va plus di Enrico Ruggeri (vincitore del Premio della Critica), “Via Margutta” di Luca Barbarossa e l’ironica “Il Clarinetto” cantata da Renzo Arbore, alla sua unica presenza in gara a Sanremo.

LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE

Il Festival del 1986 è, forse, la prima edizione della manifestazione canora ligure a tingersi di rosa grazie alla fitta presenza di donne in gara che si fecero particolarmente notare all’interno della competizione. Se a vincere fu un giovanissimo Eros Ramazzotti furono soprattutto le “dame” a far parlare di sè durante e dopo la settimana festivaliera, e non solo per l’aspetto musicale. Loredana Bertè, da sempre estrosa interprete della canzone punk italiana, debutta sul palco dell’Ariston con un pancione per fingere una gravidanza mentre canta la sua “Re”: la rockstar calabra arrivava al Festival dopo i successi straordinari di “Delicato” e “Sei bellissima” ma quel suo abbigliamento provocatore esibito la prima serata portò addirittura la sua etichetta discografica ad annullare il contratto in essere a causa delle molteplici polemiche sollevate sulla stampa nazionale. A tutto ciò si aggiunsero i battibecchi tra le “due prime donne”, come le definì il sempre presente Vincenzo Mollica, di quell’edizione: Marcella Bella e Donatella Rettore che furono protagoniste di qualche scontro a distanza e di una rivalità montata, sulla base di qualche battuta più o meno indicativa, dai giornali. Anche Anna Oxa si ritagliò il suo spazio con un look come sempre particolare ed eclettico che, in quell’occasione, la vide esporre completamente il ventre mentre cantava una pietra miliare del suo repertorio musicale con “E’ tutto un attimo”. Ecco Sanremo 1986 non fu soltanto uno dei Festival più peperini della storia della kermesse ma fu anche, e soprattutto, un’edizione particolarmente ricca di belle canzoni: oltre alla vincitrice “Adesso tu” come non ricordare l’ipnotica “Lei verrà”, il brano presentato da Pino Mango che in quell’occasione si classificò al 14° posto ma divenne presto un grandissimo successo discografico e radiofonico.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.