domenica 24 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 11 gennaio

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 11 gennaio: 11esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 254 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 11 gennaio

1964 – Rita Pavone lancia “Che m’importa del mondo”
1975 – Cochi e Renato sono primi in classifica con “E’ la vita, la vita”
1976 – Nasce a Milano il batterista Alessandro Deidda de Le Vibrazioni
1980 – Loretta Goggi pubblica “L’aria del sabato sera”
1990 – Lucio Dalla è in cima alla hit parade con “Attenti al lupo”
1994 – Ci lascia il paroliere Luciano Beretta
1996 – Nasce a Salerno la cantante Carmela Senatore
1999 – Ci lascia il cantautore genovese Fabrizio De Andrè
2002 – I Subsonica lanciano l’album “Amorematico”
2006 – Antonino Spadaccino incide “Ce la farò”
2008 – Fabri Fibra pubblica “La soluzione”
2010 – Jovanotti è in vetta alle classifiche con “Baciami ancora”
2011 – Gianna Nannini rilascia il disco “Io e te”
2013 – Neffa lancia il singolo “Molto calmo”
2014 – Vasco Rossi debutta in radio con “Cambia-menti”
2016 – Max Gazzè è primo in classifica con “La vita com’è”*
2017 – Mina e Celentano incidono “A un passo da te”
2019 – Esce l’album “Avere 20 anni di Chadia Rodriguez
2019 – In radio arriva E’ sempre bello, singolo apripista di Coez
2020 – “I nostri anni di Tommaso Paradiso debutta nella top10 di EarOne
2021 – Il singolo “Amici per errore” di Tiziano Ferro è certificato disco d’oro
2022 – Ci lascia la cantante Maria Cristina Brancucci
2022 – Timothy Cavicchini pubblica “Io preferisco mentire”
2024 – Ariete debutta in radio con “Quattro inverni”
2024 – “Per me sei importante” di Michele Bravi entra in rotazione radiofonica
2024 – Massimo Pericolo lancia “Straniero” feat. Tedua

*La canzone del giorno: La vita com’è

“…Se fossi qui dipenderei dalle tue tenerezze
dette sul collo a bassa voce ma lo sai
l’amore porta guai si perde quasi sempre c’è gente
che facile non si riprede più ma tu
guarda me, prendo tutta la vita com’è
non la faccio finita ma incrocio le dita e mi bevo un caffè

Ammazzo il tempo provando
con l’auto meditazione canto un po’
nella testa uh uh uh uh uh uh uh uh uh
e mi rimetto ripulendo il mio salotto
dal terribile ricordo che resta di te

Se fossi qui mi lascerei
tentare dalle tue carezze
però ringrazio Dio che non ci sei
l’amore fa per noi ma separatamente
c’è gente che come me non si riprende mai, lo sai
guarda te questo straccio di vita cos’è
non la faccio finita soltanto perchè è pronto un altro caffè

Ammazzo il tempo provando
con l’auto meditazione canto un po’
nella testa uh uh uh uh uh uh uh uh uh
e mi rilasso finché non ho più addosso
quel terribile ricordo rimasto di te

Indifferente che mente c’è l’eco
di quelle malelingue che
mi han detto uh uh uh uh uh uh uh uh uh
ci sono cose su di lei che è meglio non sapere mai
sai che ricordo mi resta di noi
uh uh uh uh uh uh uh uh uh
e mi rimetto ripulendo il mio salotto
dal terribile ricordo che resta di te

Guarda me prendo tutta la vita com’è
non la faccio finita ma incrocio le dita e mi bevo un caffè

Ammazzo il tempo provando
con l’auto meditazione canto un po’
nella testa uh uh uh uh uh uh uh uh uh
e mi rilasso finché non ho più addosso
quel terribile ricordo rimasto di te

Indifferente che mente c’è l’eco
di quelle malelingue che
mi han detto uh uh uh uh uh uh uh uh uh
ci sono cose su di le che è meglio non sapere mai
sai che ricordo mi resta di noi
ma ci son cose su di me che forse non ci crederai
sai che ricordo ti resta di noi…”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.