Le canzoni italiane del primo semestre del 2022 da non perdere
Dopo avervi proposto la top 50 indie dei primi sei mesi del 2022 rigorosamente in ordine alfabetico, abbiamo provato a riassumere in questo articolo le 50 canzoni italiane di questa prima metà del 2022 da ascoltare assolutamente:
001 – 5 gocce – Irama e Rkomi
La coppia già garanzia di successo visti i precedenti di ‘Luna piena’ si riunisce per una altrettanto riuscita ‘5 gocce‘. Lo schema praticato è quella di un reggae positivo e festaiolo in cui ad Irama spetta il ritornello da cantare a squarciagola mentre, invece, a Rkomi viene assegnata la strofa centrale per ricreare quella dinamica pop-rap che da anni ormai si è rivelata una buona accoppiata compositiva. |
002 – Al posto mio – Marco Guazzone
Marco Guazzone ha una capacità di scrittura non indifferente soprattutto quando questa si sposa ad un’orchestrazione importante come avviene per Al posto mio. In un continuo crescendo che narra di una storia d’amore in cui spunta un terzo elemento che, in qualche modo, si rende parte di una storia finita ma che non può rivivere. Coinvolgente, avvolgente e vera. Tutti elementi che ne fanno una gran bella canzone. |
003 – Ama – Eros Ramazzotti
La ripartenza mondiale di Eros Ramazzotti e della sua musica è alla volta dei sentimenti e dell’amore. Ama, come spesso accaduto nella carriera del cantautore romano, è un inno alla libertà del cuore e alla necessità di dedicare l’esistenza alla gioia della vita e dell’amare. Con un basso che apre l’atmosfera la canzone evolve poi verso un suono sostenuto in cui la timbrica di Eros ha tutti gli spazi per scatenarsi su di un ritornello che richiama tutti gli elementi fondanti della sua scrittura. |
004 – Bagno a mezzanotte – Elodie
Continua con questa evoluzione elegante la scalata di Elodie verso il pop contemporaneo. Bagno a mezzanotte è stato il vero tormentone primaverile del 2022 grazie ad un gancio irrespingibile nel ritornello che così risuona martellante all’inverosimile. La firma di Elisa, che poi si presta anche per un cameo nello special finale, dona al pezzo quella sensazione di classe senza tempo che la voce di Elodie è perfettamente in grado di far propria. |
005 – Bentornato – Paolo Vallesi
Paolo Vallesi torna a cantare della bellezza della vita riprendendo un filone che gli portò particolarmente fortuna. Bentornato è una ballata matura che riflette sull’esistenza, sul suo scorrere e sulle sue sfide continue in perfetto stile-Amara che ne firma il testo insieme a Simone Cristicchi. Impossibile non condividere quel grido di chi “a chi si accorge che non è ancora finita quando la senti esplodere dentro più forte la vita”. Testualmente è da brividi e la voce di Vallesi così sabbiosa fa il resto. Un colpo al cuore di chi vuole trovare il senso della vita in musica. |
006 – Briciole – Ginevra
Nel bosco fitto ed impervio dell’indie-pop italiano Ginevra riesce a districarsi con proposte sempre ipnotiche e capaci di catturare l’attenzione di un pubblico raffinato come la sua voce. Briciole è, ad ora, una tra le sue proposte più credibili grazie ad un testo intriso di una malinconia amorosa senza tempo che si interfaccia con una voce densa di colori e, soprattutto, ad un arrangiamento che con sapienza mette insieme suoni acustici e sfumature di elettronica. Una delle proposte pop al femminili più piacevoli da ascoltare. |
007 – Brividi – Mahmood e Blanco
La canzone che, più di ogni altra, ha conquistato le scene di questo 2022 è senza ombra di dubbio quella Brividi che ha incoronato Mahmood e Blanco all’ultimo Festival di Sanremo e che, soprattutto, lo ha fatto proponendoli lontano da un mondo musicale prevedibilmente energico e sostenuto. Sulle ali di una ballata contemporanea i due artisti hanno scelto piuttosto di raccontare l’imperfezione di un amore che non può fare a meno di prevedere errori, rimpianti e silenzi. Due voci preziose, due fragilità da custodire in musica. |
008 – Camera 209 – Alessandra Amoroso
Dopo aver spesso frequentato in compagnia le ultime estati musicali con ottima fortuna Alessandra Amoroso ha scelto di affidarsi in solitaria alla sua Camera 209. Rielaborando il beat che fu dei DB Boulevard la voce della cantante salentina si confronta con un ritmo da dance floor riuscendo a trasmettere tutta quella felicità di cui il testo sceglie di narrare in piena adesione alla stagione del sole e dell’energia per eccellenza. |
009 – Ciao ciao – La Rappresentante di Lista
Il bis al Festival di Sanremo per La Rappresentante di Lista è arrivato sulle ali della ricerca del tormentone. Ciao ciao, in effetti, ha funzionato tanto in radio quanto nelle diverse piattaforme godendo di un ritornello immediato e fruibile anche dalle più giovani generazioni. Veronica e Dario, però, tra i versi inseriscono il racconto cupo della fine del mondo ad opera di corruzione e rovina: l’ennesima prova, dunque, che si può creare un prodotto commercialmente appetibile senza dover rinunciare ad un contenuto. |
010 – Cielo dammi la luna – Sangiovanni
E’ un Sangiovani più intimo che mai quello di Cielo dammi la luna, un brano che recupera la tradizione dei pezzi dedicati all’indagine dell’io più profondo elaborandola con le distorsioni sonore contemporanee. Sull’onda di quanto già sperimentato da Blanco con ‘Blu celeste’, il giovane talento vicentino si poggia su di un pianoforte con il suono della sua voce che sfrutta la doppia linea vocale per creare una dinamica emotivamente coinvolgente ed intensa. |
011 – Come sei veramente – Elisa
Affiancata dalla penna di Davide Petrella la voce di Elisa si confronta con una ballata moderna che gioca su di una produzione ritmicamente sostenuta curata da Michelangelo. Come sei veramente gioca sulla sovrapposizione delle linee vocali con un tonalità così alta che, nel ritornello, rende credibile un canto disinteressato a squarciagola mentre s’invita a lasciarsi andare al ritmo di una danza senza regole. |
012 – Come te nessuno mai – Elisa
Sul solco delle sue migliori ballate emozionali Elisa regala una Come te nessuno mai che potrebbe sembrare essere indirizzata verso un’evoluzione da ballad power pop contemporanea ed invece trova un’apertura orchestrale che lascia con il fiato sospeso. La dedica è diretta a quell’amore che riempie le nostre vite rivelandosi unico ed imparagonabile. La voce della friulana si spinge verso alte vette e ne esce un altro piccolo capolavoro della sua ricchissima carriera. |
013 – Cristo di Rio – Max Gazzè e Carl Brave
Si ripropone la coppia che funzionò a sorpresa per ‘Posso’ e lo fanno con una ricetta non troppo dissimile. Cristo di Rio ha in sè tutta quella leggerezza che propria tanto quanto della produzione musicale di Carl Brave quanto di quella di Max Gazzè. Lo scopo è far canticchiare anche l’ascoltatore distratto che non faticherà a lasciarsi trascinare da un ritornello perfetto e da quell’incedere romano che caratterizza tanto il cantato quanto dell’altro. |
014 – Cuore sparso – Giusy Ferreri
Dotata di quella raffinatezza autorale della penna di Giovanni Caccamo, Cuore sparso è probabilmente tra i migliori episodi musicali della fortunata carriera di Giusy Ferreri. La sua voce ruvida si sposa perfettamente ad un suono tipicamente pop-rock che affronta con uno spirito propriamente cinematografico la descrizione di uno scenario ben preciso e di un cuore che s’interroga sulle proprie destinazioni finali. |
015 – Davanti al mare – Simona Molinari
Suona delicatissima Simona Molinari in quello che è il più bel brano della sua ripartenza musicale che la vede impegnata come interprete in una dimensione decisamente più pop e classica di quella fortemente condizionata dal jazz del suo passato artistico. Davanti al mare deve gran parte della sua forza alle penne illuminate di Cordio e Lorenzo Vizzini oltre alla produzione elegante di un altro genio della musica d’autore d’oggi, Fabio Ilacqua. Simona ci mette la sua voce e non può essere una magia che si lascia trasportare dalle onde dolci del mare. |
016 – Diva – La Rappresentante di Lista
Con il piglio musicale più tipico de La Rappresentante di Lista, Veronica e Dario raccontano di quella Diva che anche se è fragile rimane ancorata alla voglia di lanciarsi in un suono disimpegnato e che trasmette voglia di ballare senza troppi pensieri per la testa. L’interpretazione e l’immagine del duo è perfetta per un messaggio simile riuscendo a trasmettere empaticamente quell’idea di divismo che forse oggi abbiamo disimparato a riconoscere. |
017 – Dove si balla – Dargen d’Amico
Metti insieme un suono dance, l’atmosfera da dance-floor e la voglia di lasciarsi andare su di un motivetto facile da ricordare e fondato sulla voglia di mandare tutto all’aria dopo un tempo troppo lungo passato a trattenersi. La Dove si balla che ne esce non è soltanto un tormentone perfettamente riuscito ma è un vero e proprio manifesto di questo tempo quando racconta la voglia di riprendere in mano una vita messa troppo allungo in secondo piano. E allora “fottitene e balla”. |
018 – Faccio da me – Tancredi e Rettore
L’estate finisce per entrare in contatto con la trasgressione di una passione senza limiti per mezzo delle voci di Tancredi e Donatella Rettore che si sposano sorprendentemente alla perfezione. Faccio da me ha il sound giusto per rispecchiare la dimensione musicale del giovane cantautore ma anche quel pizzico di irriverenza tipica della voce della cantante veneta. Chi ha voglia di ballare scatenandosi sull’onda di una passione sfrenata troverà pane per i suoi denti. |
019 – Farfalle – Michele Merlo
La Farfalle che Michele Merlo aveva tenuto nel cassetto prima di scomparire prematuramente un anno fa esce oggi allo scoperto suonando come l’ultimo grido di delusione di un talento capace di esprimere il mondo che aveva dentro. Il giovane cantautore veneto torna ad interrogarsi attorno alle sfide della vita, alle sue contraddizioni e alla necessità di confrontarsi quotidianamente con la sofferenza e la solitudine. Tra sogni e delusioni la vita prosegue senza riuscire, spesso, ad accettare la fragilità che ognuno di noi ha dentro. |
020 – Farfalle – Sangiovanni
Non hanno deluso le aspettative le Farfalle sanremesi di un Sangiovanni che al Festival arrivava con l’obbligo di non sbagliare la mira per non vanificare un anno d’esordio ai vertici di tutte le classifiche. La produzione illuminata di Zef e Itaca trasportano la canzone in un territorio a metà tra il tormentone assicurato pur uscendo al di fuori dei criteri stagionali e un mondo da dance-floor che assicura orecchiabilità e voglia di ballare secondo le nuove direzioni del pop odierno. |
021 – Federico Fellini – Giusy Ferreri
Cinematografica fin dal suo stesso titolo questa nuova ballatona pop di Giusy Ferreri mette in evidenza soprattutto un crescendo vocale, strumentale e narrativo di quelli importanti. Federico Fellini recupera atmosfere retrò per dar corpo ad un amore che si snoda tra la certezza dell’esserci malgrado il tempo che passa e le sfide che attraversano il percorso della vita. Intensa, classica ed elegante: un modo di fare musica e pop che oggi raramente si ha la fortuna di poter ascoltare. |
022 – I love you baby – Jovanotti
Dopo qualche anno lontano da un’ispirazione di spessore Jovanotti trova in I love you baby la canzone perfetta per tornare a dominare le classifiche risultando ancora una volta nuovo e contemporaneamente fedele a se stesso e a quel tratto leggero che da sempre lo contraddistingue. Gran parte del merito risiede probabilmente nella produzione ben realizzata da parte di Sixpm ma è impossibile negare la forza di un inciso semplicissimo ma che entra in testa dopo appena un ascolto. |
023 – Il buio (mi calma) – Enula
La bravura di una voce giovane ma già ben inquadrata come quella di Enula viene dimostrata da un brano come Il buio (mi calma) che riesce a far dimenticare all’ascoltatore il suo prestigioso autore (Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari) creando un’atmosfera interpretativa totalmente distante da quella che sarebbe facile immaginarsi. La cifra interpretativa di Enula ne esce rafforzata raccontando nuovamente le inquietudini di un io tormentato. |
024 – Inverno dei fiori – Michele Bravi
Sempre molto teatrale l’interpretazione di Michele Bravi per una Inverno dei fiori che è ugualmente figlia della precedente esperienza sanremese su ‘Il diario degli errori’ e dell’ultimo intenso album d’inediti ‘La geografia del buio’. La ricetta musicale, dunque, non si rinnova ma si inspessisce il grado di indagine del sè per andare alla ricerca dell’origine di quella felicità che ogni vita insegue senza riuscire, probabilmente, a conquistarla definitivamente. |
025 – Le cose che non dico – Giordana Angi
Sempre più spostata verso una contemporaneità di suono e scrittura, Giordana Angi continua a rivelarsi una delle migliori penne femminili in circolazione. Le cose che non dico è una bella riflessione attorno ad una quotidianità che non può fare a meno di pensare l’altra metà di un sentimento. La capacità di raccontare e di coinvolgere nel cantare chi ascolta continuano a rimanere le carte vincenti di un’artista capace di indagarsi ogni volta di più. |
026 – Lettera di là dal mare – Massimo Ranieri
Classico, imperioso e teatrale come sempre Massimo Ranieri continua a incantare generazioni intere di ascoltatori. Lettera di là dal mare è una canzone che racconta e la cosa non è così scontata in degli anni in cui le canzoni puntano piuttosto a suonare. Un viaggio verso l’America fa da sfondo alle parole di un uomo che è diretto verso il sogno di un domani migliore come furono molti dei nostri nonni quando abbandonarono la propria terra per ricercare maggior fortuna oltreoceano. Un’autentica poesia di Fabio Ilacqua per una voce sublime ed una produzione incantata di Mauro Pagani. |
027 – L’ultima – Roberto Casalino
Da maestro autentico della parola e del concetto in musica Roberto Casalino sceglie di affrontare per il proprio ritorno musicale il concetto di come l’idea di “ultima” non corrisponde necessariamente a quella di una fine insindacabile. L’ultima è, in realtà, la testimonianza di una rinascita in cui, dopo aver affrontato il dolore, permette la scoperta di un rifiorire. In una salsa sempre pop-rock in cui la sua voce ruvida ma contemporaneamente delicata riesce a distinguersi, Roberto colleziona un altro splendido esempio di come la sua scrittura sia sempre in grado di costruire immagini concrete che rimandano a concetti più profondi su cui riflettere. |
028 – Mare malinconia – Franco126 e Loredana Bertè
Nel marasma delle proposte estive disinteressate alla profondità del racconto Franco126 scrive per la voce incisiva di Loredana Bertè una perla come Mare malinconia. Se l’interprete calabrese non ha paura a donare alla canzone il solito piglio deciso e penetrante, il cantautore romano trasferisce alle strofe la sua più tipica malinconia. Insieme trasferiscono all’ascoltatore con grazia la storia di una donna che abbandona la vita scegliendo di annegare in silenzio in mare. “Si dice che pioveva forte e che sorridevi prima di diventare vento e non tornare più”. Poesia. |
029 – Mille stelle – Nada
Nata come colonna sonora di una serie TV, Mille stelle è diventata inequivocabilmente uno dei migliori ultimi episodi musicali di una Nada in rinascita artistica. La voce iconica della cantautrice toscana arriva limpida e precisa all’ascoltatore senza essere deviata da un suono eccessivamente invadente o distorto. A Nada basta un arpeggio di chitarra e pochi altri elementi per creare quell’atmosfera magica che, sposandosi con un testo essenziale, racconta di “mille stelle che vengono giù”. Essenzialista in tutto e per tutto. |
030 – M’incanta – Virginio
Ha voglia di ballare e lasciarsi andare Virginio e lo dimostra con una coinvolgente M’incanta che punta a sapori danzerecci senza, però, scadere nel prevedibile o nel banale. L’importante non è il per sempre ma è la voglia di condividere “questa notte di assurda felicità” in mezzo alla gente. Ne esce una proposta matura in cui Virginio si sente a proprio agio trovando una delle sue migliori di sempre dando corpo a quella “rivoluzione da dentro” di cui canta. |
031 – Morto per te – Follya
Che i Dear Jack fossero in qualche modo destinati a ripartire insieme sembrava una storia scritta fin dall’inizio ma che scegliessero di farlo con un brano come Morto per te sarebbe stato molto meno pronosticabile per chiunque. Alessio Bernabei ha sempre una attitude riconoscibile e incisiva nell’interpretazione e, in questo caso, riesce a trovare il brano giusto per esprimerlo al massimo. Non è pop e non è rock ma un mix vincente di esperienze messe insieme da Room9 in un suono avvincente e soprattutto diverso dalla massa. |
032 – Non siamo soli – Alex
Alla prova del suo primo disco post-Amici Alex ha dimostrato di avere le proprie migliori fiches da giocare sul piano delle ballate all’italiana. Non siamo soli ne è un perfetto esempio. La scrittura di Giordana Angi emerge con forza insieme alla nostalgia tipica del giovane cantautore che, oltre che con la voce, riesce a comunicare perfettamente il proprio sentire anche per mezzo delle parole. Bello il messaggio, però, che malgrado la nostalgia che si sente rimane forte la certezza di non essere soli. |
033 – Nostalgia – Blanco
Ad un anno dal successo estivo di ‘Mi fai impazzire’ Blanco affronta nuovamente la sfida estiva con una “Nostalgia” che rappresenta benissimo la sua produzione musicale più identificativa. A produrre c’è sempre Michelangelo che ben supporta quella carica interpretativa che la voce di Blanco possiede e che riesce a rendere più ricco di sfumature un brano essenzialmente pop da dedicarsi all’amore. |
034 – O forse sei tu – Elisa
Elisa di ritorno in gara a Sanremo ventun anni dopo ‘Luce’ costituirebbe, già di per sè, un evento da sottolineare e celebrare. Con una canzone come O forse sei tu il tutto assume tratti ancora più ancestrali e rilevanti. In un crescendo progressivo destinato a non esplodere mai del tutto ma nemmeno a sgonfiarsi, la cantautrice friulana racconta di felicità e voglia di vivere. Lo fa con la sua voce eterea e la sua aurea di artista vera che rende ogni nota emessa un dono per chi la ascolta. Miracolosa. |
035 – Ogni volta è così – Emma
Di ritorno in gara al Festival di Sanremo a dieci anni esatti dalla sua vittoria con ‘Non è l’inferno’ Emma sceglie di presentare una Ogni volta è così che, in qualche modo, rappresenta un continuo della sua proposta musicale di sempre. Il tema è questa volta quello dell’amore che viene visto, però, con la positività di un “come sei bella mai nessuna più di te”. Il testo non ha paura di giocarsi anche passaggi coraggiosi mentre, invece, la melodia si dota di quei sali e scendi orchestrali in perfetto stile sanremese pur confondendoli con una produzione che guarda anche all’oggi.. |
036 – Oltre le onde – Gaudiano
Ha una bella voce Gaudiano. Questo è il primo dato di fatto da cui occorre partire per parlare di ogni sua proposta musicale. Proposta che quando suona vincente è perchè spesso, come in questo caso, ha la la forza di scegliere la via di un pop adulto fatto di influenze soul, tonalità vocali che passano da colori scuri a vette più alte e a messaggi mai così banali. Oltre le onde trae proprio dal pop la sua forza non rinunciando ad un inciso canticchiabile ma godendo soprattutto di un messaggio forte che invita a rimanere anche oltre la morte. |
037 – Onde – Margherita Vicario
La tipica freschezza di Margherita Vicario viene messa in campo anche per una estiva e coinvolgente Onde. La proposta della giovane cantautrice, che trae sempre grande giovamento dalla produzione illuminata ed illuminante di Dade, gioca un campionato differente rispetto a quello delle altre proposte di quest’estate. Margherita sceglie di percorrere la strada della leggerezza ma ha in sè una vocalità perfettamente assonante con un arrangiamento vario ed esplosivo. |
038 – Ora e qui – Yuman
Arrivato sul palco del Teatro Ariston di Sanremo dopo aver vinto il circuito dei Giovani, Yuman ha proposto un brano come Ora e qui capace di dimostrarsi fuori dal tempo grazie ad un accentuato sapore soul. Le mode finiscono per arrendersi di fronte ad un brano ben scritto, una voce potente e suadente nelle sue tonalità dense e ad un racconto di un amore in espansione e che ha voglia di “dire noi”. Anche i giovani sanno amare con qualità la classicità fatta con gusto. |
039 – Ovunque sarai – Irama
Alla sua quarta esperienza sanremese in carriera Irama si è dimostrato più profondo ed intimo di sempre. Ovunque sarai è un grido d’aiuto che parte da dentro e che trafigge l’anima di chiunque nella vita abbia affrontato l’esperienza dell’abbandono definitivo alla vita di qualcuno di molto vicino a sè. La bravura di Irama risiede nell’essere riuscito a rendere attuale anche una ballata così classicamente intesa sfruttando una leggera distorsione vocale che, contemporaneamente, rimanda alla dimensione extra-temporale. |
040 – Parentesi – Mara Sattei e Giorgia
La voce potente, imperante e classica di Giorgia si mischia a sorpresa con quella sfumata e contemporanea di Mara Sattei per una power ballad d’oggi che si gioca in un finto dinamismo che, di fatto, viene dato quasi unicamente dalle intenzioni vocali. Il mix di Parentesi funziona sorprendentemente risultando anche un perfetto esempio di collaborazione tutta al femminile tra tradizione e innovazione. |
041 – Più di quanto ti ho amato – Ron
Da artista navigato Ron non fatica a collocarsi nuovamente nell’attualità musicale mettendo insieme quella che è la sua esperienza musicale a quelle che sono le esigenze ritmiche di questi giorni. Più di quanto ti ho amato è il pezzo perfetto per dimostrare come anche artisti di una generazione più adulta possano, in realtà, risultare credibili e spendibili discograficamente anche nell’oggi. Impossibile non canticchiare quel gancio che ripete “mi manchi così tanto” con quel graffio nella voce che trasferisce all’ascoltatore tutta la passione di un amore vero e sentito. |
042 – Qualsiasi amore – Giusy Ferreri
Permette di conservare il più autentico graffio nella voce della sua interprete questa Qualsiasi amore che suona come uno di quei brani pop tipici dei primi anni ’10 e che, proprio per questo, può risultare piacevole ai nostalgici di quei tempi. A firmare c’è Roberto Casalino e la cosa si avverte con forza a forza di immagini ipnotiche e di quei sali e scendi vocali che hanno fatto di Giusy Ferreri una delle voci più d’impatto in questo genere. |
043 – Scatola – Laura Pausini
Ha voglia di ripartire dall’oggi anche la voce italiana per eccellenza. Laura Pausini racconta di sè, della propria vita e della passione per la musica partendo da una Scatola e da un dialogo compiuto con la sè stessa dell’adolescenza. A scrivere c’è la giovane Madame che non trasferisce il suo spirito contemporaneo ma che si dimostra matura anche come autrice. Si cresce e si affrontano i sogni scoprendo che a volte si realizzano. |
044 – Sei tu – Fabrizio Moro
Non stupisce ascoltare una dedica d’amore come Sei tu da un cantautore come Fabrizio Moro che spesso ha frequentato quei lidi musicali. Malgrado l’originalità non sia, dunque, la forza di questo pezzo l’elemento davvero fondante è praticamente impossibile non risultarne comunque coinvolti e dilaniati nell’animo. Il cantautore romano ha nella penna la capacità di risultare disarmante quando parla dell’io in queste forme. Lo è stato anche in questo caso con semplicità ed un tu che racconta, per ognuno di noi, l’amore vero. |
045 – Ti amo non lo so dire – Noemi
Ad un anno dalla rinascita avvenuta con ‘Glicine’ Noemi sceglie nuovamente Sanremo per raccontare d’amore con il suo solito piglio incisivo. Ti amo non lo so dire ha il fraseggio serrato del duo autorale di Mahmood e Alessandro La Cava ma ha anche un’apertura che non rinnega le luci dance dei nostri giorni. Noemi in tutto questo s’inserisce con la sua voce che è la miglior carta d’identità dell’interprete romana per proporsi al pubblico sempre con classe e riconoscibilità. Ed oggi, finalmente, può urlare che “non ho paura”.. |
046- Tienimi stanotte – Luigi Strangis
Il gusto funky di Luigi scende a patti con un pezzo pop targato Giordana Angi che riesce a ricreare un buon mix d’intenti risultando credibile. Tienimi stanotte guarda all’idea di una passione rovente che si consuma tra le contraddizioni di un momento unico. Il fresco vincitore di Amici 21 cerca tra queste note il suo primo vero brano-manifesto e lo trova soprattutto in un sound che se ben sviluppato potrà identificarlo allungo. |
047 – Tribale – Elodie
Fortemente ispirata da quelle Paola & Chiara che ad inizio secolo cavalcarono alla grande questo tipo di ambientazioni la Tribale pensata da Elodie per l’estate 2022 è, in realtà, un perfetto manifesto anche del suo disimpegno attuale. Poggiata su di una ritmica urbana, la canzone è un ottimo diversivo per confrontarsi con le esigenze delle ultime estati radiofoniche in cui spesso Elodie si è trovata a proprio agio giocando le armi della seduzione e della canticchiabilità. |
048 – Una cosa più grande – Ermal Meta e Giuliano Sangiorgi
Due voci particolarissime, due penne raffinate e soprattutto due amici si mettono insieme per raccontare di Una cosa più grande offrendo all’ascoltatore la propria visione sulla vita. Ci si domanda quale sia il senso dell’esistenza quando ci si trova a piangere domandandosi quale sia lo scopo dell’esistere trovando risposta solo nel fatto che “tutto quello che sei è solo parte di una cosa più grande”. Ne esce una bella ballata pop-rock in pieno stile Negramaro ma perfettamente adattabile anche alle corte del cantautore di origini albanesi. |
049 – Vieni nel mio cuore – Ultimo
Ultimo ha nel suo stesso nome d’arte il marchio e la ricetta della propria proposta musicale. In questi pochi anni abbiamo ascoltato decine di suoi successi tutti accomunati da caratteristiche piuttosto precise che, alla lunga, potrebbero rischiare di stancare in un mercato in così rapida evoluzione. Vieni nel mio cuore, pensata per il primo tour negli stadi italiani, è il manifesto di un’inedita positività, della voglia di vivere un amore libero e di tutta quella voglia di cantare che abbiamo dovuto tenere imprigionata per due anni e mezzo. |
050 – Volevamo solo essere felici – Francesco Gabbani
Che cos’è la felicità se non la vera sfida di ogni uomo? Lo sa bene Francesco Gabbani che canta di come Volevamo solo essere felici facendo apparire semplice ciò che semplice non è. Il cantautore toscano in questo ci mette il suo tocco magico nella scrittura rivelandosi una delle migliori scoperte del cantautorato italiano degli ultimi anni per quella sua capacità di essere profondo pur suonando accattivante, orecchiabile e pop. E allora non resta che puntare alla felicità lasciandosi andare al fluire del tempo. |
Le 50 canzoni pop più belle del 2022 | Playlist
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Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
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