sabato 23 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 24 dicembre

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 24 dicembre: 358esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 7 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 24 dicembre

1933 – Nasce a Napoli il cantante Luciano Rondinella
1945 – Nasce a Roma il cantautore Edoardo De Angelis
1950 – Nasce a Terni la cantautrice Lucilla Galeazzi
1963 – Mina lancia il singolo “Città vuota”
1970 – Ci lascia il cantautore Mario Andreini
1970 – Lucio Battisti è primo in classifica con “Anna”
1974 – “Bellissima” di Adriano Celentano è in vetta alla hit parade
1983 – Nasce a Pietrasanta la cantante Irene Fornaciari
1997 – Zucchero è in cima alle classifiche con “Va pensiero”
2006 – Tiziano Ferro è tra gli artisti più trasmessi in radio con “Ed ero contentissimo”*
2008 – Ci lascia la cantante Enza Passatore
2012 – I Negramaro dominano la hit parade con “Ti è mai successo?”
2013 – Cesare Cremonini è ai vertici delle classifiche con “I love you”
2015 – Jovanotti è tra gli artisti più trasmessi in radio con “Pieno di vita”
2016 – Giorgia debutta in classifica con “Vanità”
2017 – “In mezzo al mondo” di Biagio Antonacci è in vetta su EarOne
2019 – Il singolo “Tutto questo sei tu” di Ultimo è al primo posto della classifica FIMI
2020 – “Re Mida di Lazza viene certificato doppio disco di platino

*La canzone del giorno: Ed ero contentissimo

“…Ora che sarai un po’ sola
tra il lavoro e le lenzuola
presto dimmi tu come farai?
ora che tutto va a caso
ora non sono più un peso
dimmi quali scuse inventerai?

Inventerai che non hai tempo
inventerai che tutto è spento
inventerai che ora ti ami un po’ di più
inventerai che ora sei forte
e chiuderai tutte le porte
ridendo troverai una scusa
una in più

Ed ero contentissimo
in ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo
stringimi la mano e poi partiamo
in fondo eri contentissima
quando guardando Amsterdam non ti importava
della pioggia che cadeva
solo una candela era bellissima
e il ricordo del ricordo che ci suggeriva
che comunque tardi o prima ti dirò
che ero contentissimo
ma non te l’ho mai detto che chiedevo
Dio ancora
ancora, ancora

Qualche cosa ti consola
con gli amici il tempo vola
ma qualcosa che non torna c’ è
c’ è che ho freddo e non mi copro
c’ è che tanto prima o dopo
convincendoti ci crederai

Ci crederai che fa più caldo
da quando non mi hai ormai più accanto
e forse è meglio
perché sorridi un po’ di po’ di più
un po’ di più…

Ed ero contentissimo
in ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo
stringimi la mano e poi partiamo
in fondo eri contentissima
quando guardando Amsterdam non ti importava
della pioggia che cadeva
solo una candela era bellissima
e il ricordo del ricordo che ci suggeriva
che comunque tardi o prima ti dirò
che ero contentissimo
ma non te l’ho mai detto che chiedevo
Dio ancora
ancora, ancora

E il mio ricordo ti verrà a trovare quando starai troppo male
quando invece starai bene resterò a guardare
perché ciò che ho sempre chiesto al cielo
è che questa vita ti donasse gioia e amore vero
e in fondo

Ed ero contentissimo
in ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo
stringimi la mano e poi partiamo
in fondo eri contentissima
quando guardando Amsterdam non ti importava
della pioggia che cadeva
solo una candela era bellissima
e il ricordo del ricordo che ci suggeriva
che comunque tardi o prima ti dirò
che ero contentissimo
ma non te l’ho mai detto che chiedevo
Dio ancora
ancora, ancora
ed ero contentissimo ma non te l’ ho mai detto
e dentro urlavo
Dio ancora
ancora, ancora…”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.