Il nostro personale bilancio musicale delle canzoni che hanno spopolato nel corso dell’ultima stagione estiva
Un altra estate anno se ne va, portando via con sé ombrelloni, palette, secchielli e un ingente quantitativo di canzoni da spiaggia. Dopo aver stilato le classifiche dei precedenti anni (2018, 2019 e 2020), ecco a voi la nostra consueta e personale top 50 del brani più gettonati dell’estate 2021, tra sorprese e immancabili conferme.
50. L’allegria – Gianni Morandi
Ero piuttosto indeciso se inserire o meno questo brano in classifica, perché non è che abbia lasciato chissà quale segno, al punto che vorremmo un po’ tutti dimenticarci di questa uscita al più presto. Nonostante ciò, la carriera di Gianni Morandi merita rispetto e canzoni di tutt’altro registro, livello e spessore. Dal canto suo, l’autore (Jovanotti) ricicla le strofe di “Salvami” e stralci presi in prestito qua e là dal suo repertorio. Il risultato? Si può fare di più, senza essere eroi. |
49. Toy boy – Colapesce, Dimartino e Ornella Vanoni
Reduci dall’immenso e sconfinato successo sanremese, per Colapesce e Dimartino non era certo facile ripetere l’impresa, al punto che non ci hanno nemmeno provato, offrendo alle stampe un brano non all’altezza delle aspettative, puntando tutto sull’ospitata d’eccezione di Ornella Vanoni. Potremmo chiamarla leggerezza d’autore, la stessa che ti porta fuori dagli schemi, ma che in questo caso non convince. Piacevole da ascoltare in un disco, ma non come capitolo successivo di “Musica leggerissima”. |
48. Uragano – Ciao sono Vale
Singolo dal sapore inedito per Ciao sono Vale, che fino a questo momento ci aveva abituato ad atmosfere di tutt’altra stagione. Il risultato finale, in realtà, è estremamente convincente, fresco e realistico. La giovane cantautrice bergamasca non si snatura, bensì evolve e tinge la propria tela vocale di nuove sfumature. D’altronde l’estate è la stagione giusta per sperimentare, per giocare e per aprirsi a nuove sonorità, l’importante è farlo con cognizione di causa e senza compiacere alcuna moda. Proprio come in questo caso. |
47. Madrid non va a dormire – Loredana Errore
Esce fuori dal proprio recinto anche Loredana Errore, che torna a riabbracciare ritmo e solarità con un pezzo dal sound incalzante. Nonostante le numerose uscite, il brano spicca per la propria naturalezza, perchè non si uniforma a tutto ciò che è in voga al momento, pur mantenendo una forte matrice estiva. Il segreto? Riuscire a mostrare la propria impronta personale, perchè per funzionare un brano non deve soltanto essere orecchiabile e di buona fattura, bensì necessita di un pizzico di originalità. |
46. Il vero amore – Max Gazzè e Greta Zuccoli
Una delle tracce più interessanti tratte dall’ultimo disco di Max Gazzè, riletta in compagnia della talentuosa Greta Zuccoli. Un brano retrò che più retrò non si può, reso attuale e radiofonico dalla scrittura sempre attenta del cantautore romano. Piacevole come una bicchiere di Cedrata Tassoni con ghiaccio, bevanda forse un po’ vintage e difficile da reperire dietro i banconi dei bar nel 2021, ma gustosa e diversa da tutto ciò che ci offre oggi la retorica cella frigorifera del mainstream. |
45. Ansia – Alessio Bernabei
Alessio Bernabei riesce nell’intento di trasmettere solarità attraverso questa sua nuova produzione, nonostante il titolo… a dimostrazione che un libro non deve mai essere giudicato dalla copertina. Perchè l’estate non è soltanto leggerezza e cocktail da sorseggiare in riva al mare, è giusto che gli stati d’animo vengano rappresentati un po’ tutti, proprio come faceva esattamente sessant’anni fa Bruno Martino che, in netta controtendenza con il periodo, si divertiva a dichiarare il proprio disprezzo nei confronti dell’estate. |
44. Tattica – Fulminacci
Serio ma non troppo, estivo quanto basta. Fulminacci si riappropria della verve alternativa e del sound spiazzante che lo ha contraddistinto finora, dopo la parentesi sanremese decisamente più classica e rassicurante. Con questo brano, l’artista conferma tutta la sua geniale originalità, ponendosi come rappresentante di una scena futurista e avanguardista, una specie di indie 2.0, imprevedibile nei testi e nelle sonorità. Non ci sono cliché, nessun luogo comune, ma soltanto una spiccata (e simpatica) singolarità. |
43. Solo cose belle – Comete
Per la serie “si può pensare anche d’estate”, Comete ci regala una narrazione diretta, senza troppi preamboli o giri di parole, spingendoci a riflettere sulla densità delle piccole cose, in una società sempre più votata ai grandi numeri. Il risultato? Un manifesto coerente e genuino, che rifiuta il compromesso e l’apparenza, senza nascondersi in dietrologie. Un invito a non parlare di cose sconosciute, andando piuttosto a scavare in profondità nelle situazioni che ci stanno più a cuore, imparando a non dare nulla per scontato. |
42. Tocca a me – Federica Carta e Mydrama
Prosegue il processo di ammodernamento di Federica Carta, intrapreso ormai già da qualche tempo. Sound e linguaggio sono convincenti, anche grazie alla presenza della talentosa Mydrama, partner perfetta per questa nuova avventura musicale. Una scelta che si lascia apprezzare, considerato l’ingente quantitativo di cose simili che popolano l’intera stagione. Il risultato è decisamente fresco e in linea con le loro rispettive giovani età. P.S.: A tratti evoca lo stile delle indimenticabili t.A.T.u. |
41. La prima estate – Deddy
Direttamente dalla fabbrica di “Amici”, altro protagonista di questa stagione estiva è Deddy, che ci propone un brano dalle sonorità contemporanee e dal testo fuori tempo, se vogliamo piuttosto semplice, comprensibile sia alle fasce d’età più giovani che a quelle più adulte, anche se il target è rivolto chiaramente alle persone nate nel nuovo millennio. Insomma, un pezzo accessibile e genuino, onesto e sentito, che non manca di acquisire interesse ascolto dopo ascolto. |
40. Amami così – CALI
Un mix di sonorità e stati d’animo, potremmo definire così la proposta estiva di Alessandro Calligaris, alias CALI, cantautore torinese dallo stile fresco e originale. Prodotto dal talentuoso Steve Tarta, il brano esorcizza il tema della libertà delicato in una storia d’amore, ma estendibile a qualsiasi altro aspetto della nostra società. Musicalmente parlando, le reference vanno a ripescare atmosfere vicine ai Muse e agli Imagine Dragons, il tutto personalizzato e adattato allo stile del giovane artista. |
39. Brava gente – Virginio
Continua il suo percorso all’insegna dell’imprevisto Virginio, abbracciando questa volta sonorità anni ’80. Un pezzo che regala positività e si distingue tra le proposte simil-reggaeton che rendono le playlist italiane dell’estate vicine a quelle colombiane. Il cantautore continua a sperimentare, pur mantenendo alta l’attenzione sul linguaggio e sulla sa poetica, un vero e proprio marchio di garanzia. Il risultato è un brano che mette in evidenza la penna mai scontata, accurata e competente del suo autore. |
38. Un’estate normale – Nek
Al grido di “niente di eccezionale, voglio un’estate normale”, il brano si lascia apprezzare per la sua positiva freschezza, un mix di energia e di speranza, tutto da cantare e da ballare. Nek sa come equilibrare bene gli elementi, attraverso la semplicità che lo contraddistingue sin dagli esordi. Un pezzo che si discosta dall’ondata di proposte latine che affollano le playlist nelle ultime settimane, in perfetta sintonia tra elettronica e musica suonata. Nulla di nuovo, ma la canzone giusta al momento giusto. |
37. Señorita – Clementino e Nina Zilli
Clementino e Nina Zilli ci offrono un primo sorso d’estate, un cocktail di sonorità sudamericane, prodotto e shakerato da Zef e Cino, scritto in collaborazione con Rocco Hunt e Federica Abbate, autentici specialisti del tormentone. Il risultato è un pezzo che si lascia apprezzare sin dal primo ascolto, dal sound coinvolgente, tra le prime hit da spiaggia rilasciate quest’anno, ma che non è riuscita ad imporsi nell’oceano di altre proposte estive pubblicate successivamente. Bella ma non balla. |
36. Fino all’alba (ti sento) – Aiello
Un manifesto dell’amore libero, senza confini o limitazioni. Aiello dimostra di poter far ballare parlando di cose importanti, ponendo al centro dell’attenzione il valore di sentirsi e di essere se stessi. Un pezzo dalle forti sonorità latine e dall’impetuosa anima meridionale, frutto di una ricerca sempre attenta e mai banale, a metà strada tra pop e urban, tra ricerca e mainstream, tra ragione e istinto, tra passione e sentimento. Il tutto impreziosito da un’ormai consolidata riconoscibilità vocale. |
35. Sangria – Anna Tatangelo e Beba
In un’epoca in cui la zona di comfort è considerata una vera e propria isola felice, è apprezzabile il tentativo di Anna Tatangelo di reinventarsi esplorando nuovi orizzonti. La bella ciociara sceglie ancora una volta di rischiare seguendo la propria indole, ascoltando le proprie esigenze stilistiche e personali. Il brano è impreziosito dalla presenza di Beba, rapper torinese classe ’94, mentre la produzione è affidata a Danti, abile nel cucire su misura la mise più convincente per l’ex ragazza di periferia. |
34. La mia felicità – Fabio Rovazzi e Eros Ramazzotti
Dopo l’anno sabbatico, Fabio Rovazzi torna sulla scena musicale con un nuovo capito della sua personalissima e hollywoodiana saga discografica. Al suo fianco Eros Ramazzotti, che si cimenta per la prima volta con un tormentone estivo in quarant’anni di onorata carriera. Un incontro artistico e generazionale che sfocia in questo pezzo firmato, tra gli altri, anche da Colapesce e Dimartino, prodotto da Simone Privitera. Che dire? Metti un po’ di musica leggera, vabbè felicità. |
33. Sigaretta (post caffè) – Valerio Mazzei
Non il pezzo della vita, non quello che permetterà a Valerio Mazzei di sfondare. Ma, tassello dopo tassello, il giovane talento romano sta riuscendo nell’impresa di costruirsi il proprio spazio e la propria credibilità. Tema del brano è il primo appuntamento, il momento in cui conosci una persona e non sai ancora se inizierà o meno a fare parte della tua vita. Una sensazione che abbiamo vissuto tutti, una situazione in cui chiunque non fatica a riconoscersi. Tutto il resto è un riuscito mosaico di spensieratezza e ricercatezza. |
32. Falene – Michele Bravi e Sophie and the Giants
E’ arrivata in sordina questa interessante proposta di Michele Bravi, che è riuscito nell’impresa di convincere a medio-lungo termine. Il risultato? Una delle proposte più avanguardiste dell’estate 2021, proiettata in avanti di almeno un decennio. L’innesto internazionale della band britannica dei Sophie and the Giants, non fa altro che sottolineare l’unicità del progetto, che si impone come degna alternativa delle solite stucchevoli “latinate” 100% riciclabili anno dopo anno. |
31. Farfalle colorate – Giordana Angi
Tra gli “anti-tormentoni” presenti in questa top50, non può mancare l’ultima proposta musicale di Giornata Angi, ugola irrequieta e penna sopraffina, tra le nostre più raffinate rappresentanti del nuovo cantautorato al femminile. Un brano di forte impatto, che deve fare i conti col momento storico pieno zeppo di proposte, in cui non è spesso facile riuscire ad ottenere l’attenzione che merita un brano di questa portata, per arrivare ad essere completamente compreso e assimilato dal pubblico. |
30. Cinema – Samuel e Francesca Michielin
Una di quelle coppie che non ti aspetti, ma d’estate è davvero tutto possibile. Il brano è partito bene, traghettandoci dalla primavera all’estate, ma non ha saputo resistere all’ondata anomala dei tormentoni arrivati da giugno in poi. Samuel e Francesca Michielin ci regalano un brano incalzante, che è riuscito a farsi spazio a livello radiofonico nella media distanza. Riascoltandolo oggi, colpiscono il beat e la capacità di non stancare, oltre che l’inaspettata alchimia tra le voci dei due protagonisti. |
29. Magari vivi – Romina Falconi
Merita sicuramente più spazio l’ennesima azzeccata proposta di Romina Falconi, a metà strada tra genialità e realtà. Talento e ironia vanno a braccetto nella stessa direzione, perchè si può tentare di divertire gli ascoltatori parlando anche di cose serie, di un vissuto in cui ci si può immedesimare. Il risultato? Un vero e proprio inno alla vita, una canzone geniale sotto tutti i punti di vista che, in un mare di similari proposte estive, quantomeno non fa crepare di noia. |
28. Tic tac – Majello
Prendi uno degli autori più interessanti della scena italiana e attribuiscigli come traccia del tema un tormentone estivo, il risultato non potrà che essere convincente. Majello affronta la prova costume musicale con l’esperienza di chi le canzoni le cuce in modo sartoriale, su misura per stesso o per gli altri. Questo brano ci regala leggerezza e un pizzico di malinconia, sensazione che non ha mai firmato alcuna esclusiva con la stagione autunnale. Convincete, contemporanea e costruita ad arte. |
27. Las Vegas – Tancredi
Originalità e talento, queste le due principali caratteristiche di Tancredi, autore di una delle proposte più valide dell’estate, piacevole e orecchiabile. Il mix tra sound e stile regalano una ventata di aria fresca in questa torrida stagione piena zeppa di proposte trite e ritrite. I numeri sono dalla sua parte, anche se meriterebbe ancora più attenzione. Considerata la sua giovane età, incuriosisce la portata della sua crescita futura, perchè i margini per restare nel tempo e lasciare un segno tangibile in ambito discografico ci sono tutti. |
26. Open bar – Il pagante
Che estate sarebbe senza Il Pagante? Un brano ironico e funzionale, come nella migliore tradizione del trio milanese, che ha da poco festeggiato dieci anni di attività. Insieme a “Il terrone va di moda” e “Portofino”, si tratta di uno dei loro pezzi migliori,, beffardo nel testo e ricercato nelle sonorità. La produzione non fa altro che aggiungere valore a una canzone nata per accompagnarci nei mesi estivi, ma destinata ad essere riproposta di anno in anno grazie al web e alle playlist. |
25. Loca – Aka 7even
Sound dal respiro internazionale per la hit proposta da Aka 7even, talento emerso nel corso dell’ultima edizione di “Amici”. Un singolo che rispecchia i canoni e i cliché della classica canzone estiva, dal retrogusto latino e sentimentale, volutamente spensierato, ben contestualizzato con l’attuale mercato, seppur si possa evidenziare una certa originalità stilistica. Il risultato è disimpegnato, tutto ciò che ci si può aspettare da questo esatto periodo dell’anno, comune quanto piacevole. |
24. Down – Leo Gassmann
Un pezzo dinamico e ben strutturato che si discosta da qualsiasi altra proposta di questa estate 2021, il che denota una già ben costruita e consolidata identità musicale per il giovane Leo Gassmann. Una canzone che racconta il bisogno di evadere dalla propria prigione mentale, ritrovarsi familiarizzando con i propri demoni. C’è chi per farlo parte per l’India, chi opta per il cammino di Santiago o chi preferisce prendere una chitarra e perdersi tra i propri pensieri, arrivando a conclusioni utili per se stessi e per gli altri. |
23. La radio – Mille
Un tempo “bastava” realizzare un bel pezzo per entrare in determinati circuiti, oggi questo non è più sufficiente, anzi paradossalmente rischi di essere anche penalizzato perché non ti omologhi a tutto quello che di trito e ritrito c’è in giro. Mille sceglie lo stesso sentiero di Cappuccetto Rosso, quello più lungo e irto di ostacoli, ma ci regala una delle proposte più originali dell’estate, prendendo spunto dal vintage e dall’incolto giardino degli anni ’60. Una canzone che merita più di qualche ascolto distratto. |
22. Shimmy Shimmy – Takagi & Ketra e Giusy Ferreri
Una combo ormai non più inedita quella tra Takagi & Ketra e Giusy Ferreri, sarà anche vero che “squadra che vince non si cambia”, ma ad una certa rischia pure di stancare. Il risultato è un brano dalle tinte policromate e arabeggianti, che fonde varie wave con la forte personalità vocale della cantante. Bissare successi come “Amore e capoeira“ e “Jambo” non era un’impresa facile, anche perché la concorrenza di anno in anno si più agguerrita e il fattore-sorpresa gioca un ruolo ormai fondamentale. |
21. Solero – Lorenzo Fragola e The Kolors
Lorenzo Fragola si rimette i Ray-Ban e torna in versione estiva, accompagnato dall’energia trascinante dei The Kolors. Un connubio che funziona sotto il segno del ritmo e del groove, la voce del cantautore catanese e di Stash funzionano bene insieme, non si accavallano e viaggiano nella stessa direzione. Il giusto compromesso tra sperimentazione e zona di comfort commerciale, uno di quei pezzi che avrebbe fatto bella figura anche in qualsiasi altra stagione. |
20. Un altro ballo – Fred De Palma e Anitta
Dopo il successo riscosso lo scorso anno con “Paloma“, Fred De Palma tenta di bissare la hit consecutiva, affiancato sempre dalla popstar brasiliana Anitta. Il sequel non si discosta di molto dalla precedente proposta, correndo il rischio di ripetersi e di creare nell’ascoltatore un “effetto déjà-vu”. Il king dell’estate italiana, questa volta, si conferma campione delle vendite primaverili con “Ti raggiungerò”, brano che ha convinto il pubblico italiano e internazionale, senza surfare sull’onda delle canzoni da spiaggia. |
19. Salsa – J-Ax e Jake La Furia
Dopo “Ostia Lido“ e “Una voglia assurda”, J-Ax torna a riabbracciare il sapore d’estate con il suo costume disimpegnato e leggero, questa volta accompagnato da Jake La Furia che regala al pezzo quella punta greve e quel tocco di crudezza, che rappresentano l’elemento originale dell’intera operazione. L’ex Articolo 31 si impone come uno degli assoluti “summer king”, anche se gli consigliamo di prendersi una vera e propria vacanza per il prossimo anno, visto che dal 2014 ad oggi non si è ancora preso un’estate sabbatica. |
18. Stelle cadenti – Ermal Meta
Esce d’estate ma non sa d’estate, bensì conserva il colore e il sapore delle canzoni senza tempo e senza stagione. Ermal Meta ci regala un sorso di vita a temperatura ambiente, una delle canzoni più belle del suo ultimo disco “Tribù urbana”, estraniandosi dal contesto e da questa grande carovana di proposte analoghe, che strizzano l’occhio più al mercato discografico colombiano che a quello italiano. Un pezzo sentito e ispirato, che influenza i cuori e le menti di chi ha voglia di recuperare determinati valori e un certo tipo di emozioni. |
17. Vita – La Rappresentante di Lista
Reduce dal successo sanremese di “Amare”, La Rappresentante di Lista torna con questo nuovo e sprizzante inedito, un vero e proprio manifesto ponderato e ragionato sulla felicità. Veronica e Dario ci trascinano nel loro mondo al grido di “O sei felice, o sei complice”, il motto che accompagna l’intera narrazione e la filosofia del brano. Il risultato è una rappresentazione futurista della forma-canzone, che fa della contaminazione la propria bandiera universale. |
16. Che sogno incredibile – Emma e Loredana Bertè
Meritava decisamente più attenzione il duetto di Emma Marrone e Loredana Bertè, due autentiche leonesse della canzone italiana, che fondono il reggae (quello vero) con il pop all’italiana (quello fatto bene), in un pezzo piacevole da ascoltare. Un brano originale, dinamico e capace di non stancare già al primo ascolto, requisito comune a molte canzoni estive. Funziona perché non ricalca qualcosa di già esistente, ma segue la strada statale della spontaneità, piuttosto che imboccare la trafficata autostrada della tendenza del momento. |
15. Un bacio all’improvviso – Rocco Hunt e Ana Mena
Nel curioso sottobosco dei tormentoni estivi, diventata negli ultimi anni una specie di riserva (o una vera e propria foresta pluviale), spicca la nuova proposta di Rocco Hunt e Ana Mena, al loro secondo featuring consecutivo. Bissare il successo di “A un passo dalla luna” non era affatto semplice, ma i numeri non hanno tradito completamente le aspettative, anche se il pezzo non brilla certo di originalità. Puntare sull’usato sicuro a volte funziona, altre rappresenta solo un modo per prendere tempo ed esserci comunque. |
14. Mohicani – Baby k e Boomdabash
Metti un’estate Baby K e i Boomdabash insieme, il risultato sarà qualcosa di già sentito, ma che non può non funzionare, un po’ come se mettessi nella stessa squadra in un incontro di doppio Nadal e Djokovic. Certo, le aspettative erano ben altre, soprattutto se pensiamo a “Roma-Bangkok” e “Voglio ballare con te” da una parte, “Mambo salentino” e “Karaoke” dall’altra. Non sempre ciò che funziona è sinonimo di originalità e di oggettività, anzi spesso l’abitudine gioca un ruolo determinante. |
13. In un’ora – Shade
Che estate sarebbe senza Vito Ventura, al secolo Shade, già protagonista delle precedenti annate con “Bene ma non benissimo” nel 2017, “Amore a prima Insta” nel 2018, “La hit dell’estate” nel 2019 e “Autostop” nel 2020. Anche quest’anno il rapper torinese torna con una canzone che consolida la sua verve da hit maker, al grido di “molla le tue amiche sceme”, mettendo nuovamente alla luce quelle che sono le sue principali caratteristiche: orecchio, ispirazione, intuito ed irriverenza. |
12. Melodia proibita – Irama
Non c’è tre senza quattro: dopo “Nera“, “Arrogante“ e “Mediterranea” arriva un nuovo capitolo della saga estiva di Irama. Piazzare hit in classifica non è una scienza esatta, perchè né del doman e né del successo non v’è certezza. Il brano c’è e non si discosta dalle produzioni sopracitate, ma non ha raggiunto i risultati sperati forse per la ripetività del genere di riferimento. Fermarsi sarebbe ideale per mettere insieme le idee e cercarne di nuove, un anno sabbatico ci sta, un po’ come ha fatto a questo giro Elodie. |
11. Malibù – Sangiovanni
Ha giocato il suo bel campionato a parte Sangiovanni, reduce da un’estate al top, supportato dal suo esercito di giovanissimi ascoltatori. Piaccia o no, la sua proposta ha funzionato, pure parecchio. Il talento emerso dalla scuola di “Amici” si appresta a diventare l’artista più ascoltato del 2021, con il suo EP che viaggia a suon di stream e certificazioni, al punto che difficilmente potrà essere spodestato nel prossimi ultimi quattro mesi dell’anno. Per il momento, l’estate se l’è portata certamente a casa. |
10. Marea – Madame
Resta fedele al suo stile e al suo linguaggio Madame, completamente a fuoco in questo riuscito racconto tropical-trap. A metà strada tra l’elettronico e l’esotico, l’astro nascente della nuova musica italiana conferma la propria visione avanguardista di arte, attraverso un attento e ponderato utilizzo delle parole, oltre che della propria voce. Tecnica e anima si fondono in un’unica dimensione, a tratti reale, a tratti onirica. L’inciso è esplosivo e si lascia ricordare per la sua incisività spontanea e non martellante. |
9. Meglio di sera – Emma Muscat, Alvaro De Luna & Astol
Tra le canzoni più orecchiabili e canticchiabili dell’estate, proprio come era accaduto lo scorso anno con “Sangria”. Emma Muscat e Astol ci riprovano chiamando a raccolta lo spagnolo Alvaro De Luna. Il risultato? Una bachata sensuale e ritmata, con l’inciso che ti entra in testa a giugno per poi uscire a settembre. Bello sentire il suono della fisarmonica accostato ad una produzione moderna, al punto da poter considerare la citazione alla celebre “Lambada” qualcosa di non puramente casuale. |
8. Makumba – Noemi e Carl Brave
Reduce dal successo sanremese di “Glicine”, Noemi completa la sua metamorfosi in estate, con questa efficace collaborazione con Carl Brave. Dopo Elisa, anche la cantante romana ha scelto di ospitare il rapper in un suo brano, un buon pezzo estivo che è riuscito ad imporsi nella vasta gamma di proposte della collezione 2021. Una canzone che piace senza risultare piaciona, il che che di questi tempi è da considerare una merce rara. Che altro dire? Dopo la rinascita, arriva una bella conferma. |
7. Movimento lento – Annalisa e Federico Rossi
Annalisa continua ad esplorare nuovi orizzonti sonori, seguendo la filosofia delle sue ultime produzioni. Al suo fianco c’è la voce di Federico Rossi, proprio come era accaduto nel 2017 con “Tutto per una ragione”. Dal punto di vista testuale, il brano contiene tutto ciò che ci si può aspettare da un pezzo destinato all’ascolto estivo, il tutto condito da un pizzico dalla bella e piacevole alchimia dei due interpreti. Il risultato? Una tormentone che ha funzionato senza tormentare e senza stancare troppo. |
6. Mi fai impazzire – Blanco e Sfera Ebbasta
Una hit che sarebbe potuta uscire in qualsiasi altro periodo dell’anno, merito del talento di Blanco, artista sempre più lanciato verso la consacrazione mainstream. Ospite del pezzo è Sfera Ebbasta, che si incastra alla perfezione in questo genere di narrazione, affine al suo stile. Un brano folle, nel senso più geniale del termine, che mescola un po’ di sano cazzeggio ad un sound dal piglio internazionale, coinvolgente e originale. Finalmente non una canzone nata a tavolino per spaccare solo su TikTok. |
5. Pistolero – Elettra Lamborghini
Musica che a volte scompare e a volte riappare per Elettra Lamborghini, altra habitué della bella stagione. Il brano colpisce innanzitutto per l’originale produzione di Riccardo Scirè, poi, chiaramente, anche per l’atmosfera e tutto il carrozzone che si porta dietro. Con “Ti amo te quiero te quila”, la twerk queen ha vinto davvero tutto. Certo, la musica d’autore è ben altra cosa ma, nel grande universo parallelo dei tormentoni, funziona e si lascia apprezzare. Se trash deve essere…. che almeno sia fatto a regola d’arte. |
4. L’ultima notte – Ariete
Tra le rivelazioni di questa calda stagione, si è fatta notare la talentosa Ariete, anche grazie alla spinta dello spot del cornetto. Il risultato? Una delle colonne sonore più intense e suggestive dell’estate 2021, a ritmo dei suoni, dei colori e dei profumi dei una voce avvolgente, tra le più interessanti della generazione Y. Un pezzo dall’intensità accentuata, leggera quanto serve e profonda quanto basta. Fare qualcosa di diverso si può, senza doversi per forza prostituire alle solite sonorità e ai soliti cliché. |
3. Tuttecose – Gazzelle e Mara Sattei
Tra gli anti-tormentoni che hanno accompagnato questi lunghi e afosi mesi estivi, troviamo l’ispirato duetto di Gazzelle e Mara Sattei, con un pezzo che stuzzica cuore e intelletto. Il segreto del successo del cantautore romano è quello di riuscire a parlare un linguaggio universale, affrontando tematiche semplici e comuni, perché non servono grandi effetti speciali o racconti eccezionali, la verità è il bagaglio più comodo da portare in giro, anche e soprattutto in vacanza. |
2. Ma stasera – Marco Mengoni
Ha vinto sulla media-lunga distanza Marco Mengoni, che ci ha proposto il brano giusto al momento giusto, estivo ma non troppo. Pur non trovandoci al cospetto non del classico tormentone, il brano è riuscito a farsi largo nella savana di canzoni-fotocopia. Apprezzabile la voglia dell’ugola di Ronciglione di uscire dalla propria zona di comfort e il coraggio di rischiarsela, perchè l’ottimo risultato non era affatto scontato. Una canzone che supererà comunque la prova del tempo, non solo la prova costume. |
1. Mille – Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti
Nel marasma estivo dei tormentoni preconfezionati, stravince a mani basse la proposta di Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti, il trio che non ti aspetti. Niente sonorità gitane, giri di chitarra andalusi o una serie di accordi che ricordano anche solo vagamente il fertile terreno del reggaeton. Questa volta il viaggio è temporale, grazie ad un inciso prepotentemente retrò. Niente ombrelloni, niente cocktail alcolici (al massimo una Coca Cola), niente sole e niente mare. Insomma, un tormentone atipico e fuori dal tempo. |
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Nico Donvito
Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.
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