martedì, Marzo 19, 2024

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Sanremo 2022, sei mesi dopo – Promossi e bocciati nelle vendite

Chi è uscito dal Festival di Sanremo 2022 con le ossa rotte e chi, invece, ha vinto la sfida?

Ad sei mesi dalla conclusione del Festival di Sanremo 2022 quali sono quegli artisti che hanno superato la prova delle vendite? Lo abbiamo provato a stabilire dividendo i 25 big in gara in 3 fasce: promossi, rimandati e bocciati. Eccone i risultati:

PROMOSSI:

BLANCO:

Di fatto ha vinto non solo il Festival ma anche la sua personale sfida. Arrivare a Sanremo dopo un anno di continui record e confermarsi anche per la platea televisiva e tradizionalista della kermesse non era scontato. La sua Brividi‘ ha, invece, avuto ragione e ne ha sancito il successo enorme. Il suo album Blu celeste‘ continua a rimanere in vetta alle classifiche. Il suo nuovo singolo estivo, ‘Nostalgia’, non sta ripetendo i numeri-monstre di ‘Mi fai impazzire’ ma si difende più che bene in attesa di un ritorno discografico più innovativo e ponderato. Stabilmente al numero uno.

IRAMA:

Quello del 2022 è stato un Festival intenso per Irama soprattutto grazie ad una Ovunque sarai‘ che ha gettato le proprie basi sull’emotività di un racconto viscerale ed autentico. Più di sempre. Totalmente differente, invece, il percorso intrapreso dall’album ‘Il giorno in cui ho smesso di pensare’ che si è rivelato capace di confermare Irama ai vertici delle classifiche. Lo stile ora è fortemente votato all’animo latino e a suoni che mettono insieme sperimentazione e nuovi linguaggi. D’estate ‘Pampampampampampampampampam’ non è ancora esplosa del tutto dimostrandosi, forse, troppo estrema ma è innegabile la forza discografica di questo artista in questo momento. A prescindere dal percorso arriva a meta.

Irama 2022

DARGEN D’AMICO:

Partito per Sanremo come una sorta di outsider malgrado anni di gavetta, Dargen d’Amico è uscito dalla cornice sanremese come un vero e proprio vincitore di quest’edizione. La sua Dove si balla‘ si colloca nella scia delle hit che hanno conquistato il pubblico prendendosi il privilegio del tempo. Oggi, a sei mesi dalla fine del Festival, il pezzo continua a girare su tutte le radio e le discoteche. Un successo sulla distanza, una vera e propria hit. Per ora non è ancora arrivato il momento di dimostrare di sapersi riconfermare vista ancora la forza della scia sanremese ma presto verrà anche quel momento e occorrerà farsi trovare pronti. Primo goal in campionato.

SANGIOVANNI:

Non era scontata che la discesa in terra sanremese funzionasse. Farfalle, invece, si è rivelata un’autentica hit in perfetto stile-Sangiovanni. Se i numeri gli riconoscono una forza invidiabile anche la crescita artistica sembra essere stata intrapresa secondo i più appropriati binari. Il suo ultimo album, ‘Cadere volare’, in classifica regge (anche se i numeri dell’EP d’esordio post-Amici sono probabilmente irraggiungibili) e dimostra che i giovani sanno ascoltare anche il tormento a volte. Non solo fumo.

TANANAI:

Ultimo nella classifica delle cinque serate sanremesi e, poi, tra i vincitori assoluti dell’ultimo Festival considerando vendite, riscontri e ascolti. Merito certamente di una personalità magnetica, di una simpatia spigliata e contemporanea ma anche di una canzone come Sesso occasionale‘ che ha saputo ritagliarsi il proprio spazio. Il vero colpaccio è stato mettere in fila anche il successo di ritorni di ‘Baby Goddamn’ e, soprattutto, il riscontro estivo della hit estiva del 2022 (per ora), ‘La dolce vita’, insieme a Fedez e Mara Sattei. Tutto ciò che tocca, al momento, è d’oro.

GIANNI MORANDI:

Chi poteva immaginare che il Gianni nazionale riuscisse, con 60 anni di carriera sul groppone, a conquistare nuovamente il favore del pubblico nazionalpopolare nella sua accezione della più vasta delle platee? Apri tutte le porte è stata il colpo giusto da giocarsi per l’occasione giusta. Da qualche tempo lontano dalle classifiche che contano, Morandi ha saputo farsi forte di una serie di elementi vincenti: la firma di Jovanotti da una parte e l’eterna allegria di Morandi ne hanno assicurato il successo. Ciò che funzionava non è detto che non possa funzionare ancora.

RKOMI:

L’artista con più vendite dell’intero 2021 ha voluto accettare la sfida del Festival di Sanremo 2022 per ampliare la propria platea. Insuperabile‘ non è certamente stata la sua canzone migliore di sempre nè il suo successo discografico più acclamato. Forse anche per questo il suo nome, per ora, non rimarrà impresso nella memoria collettiva in associazione alla gara di canzoni della costa ligure. I numeri, tuttavia, sono dalla sua parte grazie ad una forza sul versante streaming impressionante. L’album ‘Taxi Driver’ non si schioda dai primi posti in classifica e c’è da scommettere che vi rimarrà ancora molto allungo. Ogni suo respiro fa successo.

RIMANDATI:

ELISA:

Si fatica ad inserire una dea della musica italiana dell’ultimo venticinquennio in questa porzione di classifica. La venuta di Elisa a Sanremo 2022 ha avuto in sè un qualcosa di miracoloso ed ultraterreno. La sua canzone, O forse sei tu, ne ha, poi, riconfermato i contorni angelici ed eterei dimostrato come non sia un caso se il talento friulano ricopre lo status di artista simbolo della musica italiana senza mai perdere di attualità. La scelta del singolo estivo (‘Litoranea’) non ha di certo aiutato a far spiccare il volo ad un progetto discografico corposo e complesso come ‘Ritorno al futuro / Back to the future’ che, per ora, non ha riconfermato i numeri grandiosi dello scorso Diari aperti. Il tour estivo procede a meraviglia e tanti altri assi nella manica sono a disposizione per rilanciare in alto le sorti del progetto nella stagione autunnale. Da una top player ci si aspetta sempre il massimo.

Elisa 2022

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA:

La loro Ciao ciao è stata un vero e proprio inno di quest’edizione di Sanremo 2022. A sei mesi di distanza le loro note ancora risuonano forte e risultano convincenti: sinonimo di una hit davvero azzeccata e compresa dal largo pubblico oltre che da tutte le diverse componenti delle classifiche che ne hanno sancito il successo. A lasciare qualche dubbio, però, è la sensazione che non si sia riusciti a creare una giusta affezione al loro progetto discografico. D’estate ‘Diva’, seppur d’ottima fattura, non ha purtroppo suscitato grandi sussulti. Occorre tornare al ‘VIA’?

NOEMI:

Il 2021 era stato l’anno perfetto per l’interprete romana mettendo in fila una power hit come la sanremese Glicinee l’autentica sorpresa estiva di Makumba capace di insidiare davvero tutti i concorrenti di un’estate positiva e affollata discograficamente. Per il 2022 si era studiato, quindi, un copione davvero uguale proponendosi in terra sanremese con Ti amo non lo so dire‘ e poi d’estate con ‘Hula-Hoop’ sempre in coppia con Carl Brave. Unica differenza? Non giocarsi la carta dell’album immediatamente ma lasciare venire l’autunno per lanciare un disco capace di camminare con le proprie gambe. I numeri stavolta, però, sono più bassi. Sarà un caso, questione di canzoni meno funzionanti o già svanito l’effetto sorpresa? 

EMMA:

Alla cantante salentina va attribuito un doppio merito: aver accettato il rischio di un ritorno in gara dieci anni dopo la vittoria di ‘Non è l’inferno’ e aver proposto una canzone tradizionalmente pop-amorosa come Ogni volta è cosìche rifiuta ogni possibilità di andare alla ricerca di scorciatoie o richiami di facili mode e tendenze. Emma è un’interprete coraggiosa e Sanremo glielo ha riconosciuto anche in questa occasione dimostrandole il proprio affetto. I risultati numerici sono stati buoni e all’altezza delle aspettative. Ora ci vuole la conferma dell’album per parlare di rinascita.

MAHMOOD:

Ha vinto con Brividi e gran parte di una resa così straordinariamente riconosciuta va attribuito a lui, alla sua scrittura sempre attualissima e ad una vocalità che non ha eguali in questo momento storico delle sette note italiane. Dopo Sanremo, però, ci si aspettava qualcosa di più sul piano discografico ed invece nessuna ristampa di un album zoppicante come ‘Ghettolimpo’ né tantomeno nessun singolo estivo che potesse prolungare l’onda del successo. Se tutto è stato solo una parentesi…

MATTEO ROMANO:

Il più giovane dell’ultimo Festival di Sanremo non ha fallito il colpo facendo centro fin dal suo primo appuntamento. Virale è una canzone che ha dimostrato di saper funzionare sia in terra sanremese che in quella del mercato discografico esterno al Teatro Ariston. Se è vero che il giovane cantante nato su TikTok ha vinto la sua prima sfida lo stesso non si può dire per i passi successivi che non sono riusciti a confermarne i numeri assoluti. A Sanremo ha sbancato, fuori ha faticato.

MICHELE BRAVI:

Lo si aspettava nuovamente sopra le assi del palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo ormai da qualche anno. La conferma che la stupenda Mantieni il bacio‘ non era stata accettata alla gara canora nelle precedenti edizioni aveva incredibilmente alzato le aspettative attorno ad Inverno dei fiori. In realtà, invece, la canzone non si è dimostrata del tutto dirompente e, pur assicurando buoni riscontri all’interprete umbro, non ha saputo fornire quel volano infermabile che talvolta Sanremo sa regalare. Il singolo estivo, ‘Zodiaco’, conferma tutta la fatica che la voce di Michele fa con la stagione estiva e riporta tutto al punto d’origine. Non il botto che ci si aspettava.

DITONELLAPIAGA & DONATELLA RETTORE:

Poteva sembrare una coppia strana e difficilmente compatibile ed invece Ditonellapiaga e Rettore hanno dimostrato che la musica sa unire anche generazioni ed esperienze diverse. Andando oltre il chiacchiericcio che le voleva spesso in contrasto, Chimica si è rivelata essere da subito tra le canzoni più canticchiate dal pubblico medio di questo Festival. Il tutto a beneficio di una carriera da lanciare e una da riabilitare. Un duetto utile ad entrambi i fronti.

MASSIMO RANIERI:

Il vincitore del Premio della Critica Mia Martini ha, di fatto, proposto una Lettera di là dal mare che ne conferma i valori artistici e musicali. Non ci si poteva aspettare la sua venuta sanremese dopo così tanti anni ma anche questa volta Massimo ha saputo regalare la sua eleganza e raffinatezza ad una platea che, soprattutto nelle sue tinte più adulte, continua a chiedere anche musica di qualità e di pensiero alla discografia nostrana. Certo, i numeri non sono stati dalla sua parte ma…

IVA ZANICCHI:

Il ritorno al Festival di Iva Zanicchi era stato più volte propiziato negli ultimi anni senza mai trovare un effettivo riscontro. Voglio amarti‘ è esattamente la canzone che ci si aspettava di sentir proposto dalla voce ancora potente di una delle icone al femminile della nostra tradizione canora  più classica. I numeri non sono stati di certo dalla sua parte come nemmeno il piazzamento in classifica ma il suo essere un personaggio così amato anche televisivamente ne ha sicuramente giovato nell’immaginario. Rimane una diva della canzone.

BOCCIATI:

GIOVANNI TRUPPI:

Un cantautore vecchia maniera per una canzone vecchia maniera. Tuo padre, mia madre, Luciaha effettivamente occupato quel tipo di casella nella composizione del cast del terzo Sanremo di Amadeus ma Giovanni Truppi non è riuscito quasi mai a trasferire tutta la poesia di un testo davvero eccellente. Colpa di una forma canzone ormai superata ma non solo. Operazione non riuscita.

LE VIBRAZIONI:

Erano reduci da un Festival, quello del 2020, dove la loro ‘Dov’è’ aveva occupato i vertici della classifica sanremese. Tantissimoavrebbe potuto raccogliere anche quello che, in quell’occasione, non arrivò ma, invece, si è rivelata essere, probabilmente, il più infelice passaggio sanremese del gruppo. Francesco Sarcina e compagni hanno optato per un ritorno verso le atmosfere rock ma non hanno saputo intercettare il gusto del largo pubblico. Scelte sbagliate.

AKA 7EVEN:

Giunto in quel del Festival di Sanremo dopo una positiva esperienza ad ‘Amici di Maria de Filippi’, il giovane cantautore partenopeo ha proposto un brano funzionale come Perfetta così‘ capace di rappresentarne il senso musicale più profondo. I numeri, tutto sommato, sono stati dalla sua parte anche se, ad oggi, la sua non è certamente tra le canzoni più rappresentative di quest’edizione del Festival. A far storcere il naso, poi, è il mancato lancio di un album d’inediti e la fatica che un singolo estivo ben riuscito come ‘Toca’ sta riscontrando pur avendo dalla propria un duetto d’eccezione con Guè. Tante possibilità non sempre risultate vittorie.

Aka 7even

ANA MENA:

La reginetta spagnola delle estati italiane è arrivata a Sanremo con l’idea di poter ricreare anche in Riviera un po’ di quel clima che da sempre la contraddistingue. Duecentomila ored’altronde non si discostava poi troppo da quelle che sono state le sue abituali proposte musicali al fianco dei nostri rapper durante le stagioni del sole. A Sanremo, però, la sua musica non è stata poi così gradita e anche i numeri ne hanno dovuto fare le spese riversando, poi, questo scarso riscontro anche sulla proposta estiva effettiva che, per ora, non si è ancora dimostrata all’altezza dei numeri del recente passato. Non sempre ciò che funziona d’estate lo può fare anche d’inverno.

GIUSY FERRERI:

Il Festival non porta bene all’ugola di Giusy Ferreri. Miele‘ era, di fatto, la canzone sbagliata per un Festival come quello a cui abbiamo assistito. Se interessante poteva sembrare l’idea di un ritorno ai suoni retrò degli esordi della sua carriera sarebbe stato necessario presentare una canzone dai contorni totalmente differenti. All’interno di Cortometraggi, suo ultimo bellissimo album d’inediti, esistevano episodi di tutt’altro rilievo che avrebbero figurato decisamente meglio. Peccato.

ACHILLE LAURO:

Dopo tre Festival consecutivi, Lauro non ha saputo resistere al richiamo di una nuova occasione sanremese ed ha fatto di tutto perchè Domenica si trasformasse nell’ennesimo brano-cult del suo repertorio. La canzone, però, si è rivelata fin dal primo ascolto troppo debole rispetto ai precedenti e nemmeno l’espediente scenografico di simulare un battesimo sul palco è riuscito a reggere il confronto con la famosa tutina di Me ne frego. La sfida dell’Eurovision, poi, è andata ancor peggio dando l’idea che sia più che mai necessario un momento di stop per ricaricare le batterie e le idee. Less is morea volte.

YUMAN:

Aveva vinto il circuito di Sanremo Giovani ma si è rivelato essere la nuova proposta più in difficoltà a confrontarsi con la gara del Festival probabilmente a causa di una canzone come Ora e qui‘ che, seppur ben costruita, non lo poneva affatto in linea con la proposta musicale attuale. Questo suo inserirsi al di fuori delle regole di modernità ne hanno condizionato il percorso non solo nella gara sanremese ma anche nel percorso discografico successivo per il quale, di fatto, non si sono più avute grandi notizie. In ombra.

HIGHSNOB & HU:

La coppia che non ti aspetti a Sanremo 2022. Ad un certo punto sembrava anche che Abbi cura di te‘ potesse ambire ad occupare un posto importante nella percezione futura di questo Festival. In realtà, poi, questa sensazione si è risolta molto velocemente e dei suoi due protagonisti poca traccia è rimasta nell’immaginario collettivo. Peccato perchè le qualità c’erano ma, in questi casi, una sola cosa può salvare: una canzone talmente forte da riuscire a vincere sfidando la poca popolarità di partenza. Così non è stato.

FABRIZIO MORO:

A Sanremo 2022 ha proposto quello che meglio gli riesce fare negli ultimi anni. Sei tu‘ è una bella ballata d’amore in pieno stile Moro. Ci sono le parole giuste, il crescendo emozionale e la bella voce di Fabrizio che riempie l’atmosfera. L’unico difetto? Essere troppo prevedibile e non così tanto impattante. Anche se simile ad altre proposte fosse stata un capolavoro di poesia  avrebbe comunque raccolto applausi scroscianti e numeri invidiabili. Questa volta, invece, al cantautore romano, invece, sono toccati numeri nella media se non addirittura più bassi visto l’andamento di un EP poco capito come La mia voceIl confronto con il passato sa essere ingombrante.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
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