martedì 3 Dicembre 2024

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Buon compleanno Alberto Salerno, 70 canzoni per rendergli omaggio

Tanti auguri al celebre paroliere milanese, autore di svariate perle della musica leggera italiana

Settanta candeline sulla torta per Alberto Salerno, paroliere e produttore discografico che, nel corso della sua longeva carriera, ha lavorato con alcuni dei più grandi artisti della scena musicale italiana, da Mino Reitano a Claudio Villa, passando per Ornella Vanoni, i Nomadi, Mia Martini, Roberto Vecchioni, Gianni Morandi, Loredana Bertè, Bobby Solo, Marcella Bella, Zucchero, Mango e molti altri ancora.

Come autore ha vinto per ben quattro volte il Festival di Sanremo: nel 1977 con “Bella da morire” degli Homo Sapiens, nel 1984 tra le Nuove Proposte con “Terra promessa” di Eros Ramazzotti, nel 1999 con “Senza pietà” di Anna Oxa e nel 2003 con “Per dire di no” di Alexia, vantando ben ventitré partecipazioni nella nota kermesse canora.

Nato a Milano il 30 dicembre del ’49, Alberto Salerno comincia a muovere i suoi primi passi in ambito musicale da ragazzo, a metà degli anni sessanta, ispirato dal padre Nicola, anch’esso paroliere (noto con lo pseudonimo di Nisa), autore di canzoni del calibro di “Guaglione”, “Tu vuò fa l’americano”, “O’ sarracino”, “Torero”, “Caravan petrol”, “Pigliate ‘na pastiglia”, “Non ho l’età”, “Un ragazzo di strada” e “La musica è finita”.

A diciott’anni scrive il suo primo successo, “Avevo un cuore” di Mino Reitano, il primo di una lunga e fortunata serie. In veste di produttore, invece, ha lavorato al fianco di Alberto Fortis, Mango (artista a cui è sempre stato legato e che ha recentemente ricordato in occasione della pubblicazione del cofanetto Tutto l’amore che conta davvero) e successivamente, insieme a sua moglie Mara Maionchi, ha scoperto e lanciato Tiziano Ferro e altri giovani artisti, tra cui Tony Maiello, aggiudicandosi la 60esima edizione di Sanremo anche nel ruolo di discografico.

Tra le altre canzoni che impreziosiscono il suo repertorio, spiccano: “L’isola di Wight” per i Dik Dik, “Io vagabondo” per i Nomadi, “Più di così” per Mina, “Donne” per Zucchero, “Lei verrà” e “La rosa dell’inverno” per Mango, “Sei tu” per Syria e tantissimi altri pezzi che abbiamo cercato di riassumere in una playlist, scegliendo i settanta brani che, a nostro giudizio, rappresentano meglio la sua versatilità autorale.

70 canzoni per Alberto Salerno | Playlist

  1. Datemi una lacrima per piangere – I Corvi (1966)
  2. Avevo un cuore – Mino Reitano (1968)
  3. Meglio una sera piangere da solo – Mino Reitano/Claudio Villa (Sanremo 1969)
  4. Occhi pieni di vento – Wess and The Areddes (1970)
  5. Cambio casa, cambio anima – Alice (1970)
  6. L’isola di Wight – Dik Dik (1970)
  7. In questo silenzio – Ornella Vanoni (1970)
  8. Io vagabondo – Nomadi (1972)
  9. Per amore ricomincerei – Delia (Sanremo 1972)
  10. Un uomo molte cose non le sa – Ornella Vanoni (1972)
  11. Come bambini   – Flora fauna e cemento (1973)
  12. Quadro lontano – Adriano Pappalardo (1973)
  13. Quanti anni ho? – Nomadi (1973)
  14. Cara amica mia – Gens (1973)
  15. Primavera – Equipe 84 (1973)
  16. Tutto a posto – Nomadi (1974)
  17. Ritratti della mia incoscienza – Mia Martini (1974)
  18. Proprio come sei (Just the way you are) – Lara Saint Paul (1975)
  19. Senza discutere – Nomadi (1975)
  20. Fatti miei – Nomadi (1975)
  21. Il mio primo rossetto – Rosanna Fratello (Sanremo 1976)
  22. L’attrice – Loredana Bertè (1976)
  23. Piccola io – Loredana Bertè (1976)
  24. Aiutami – Loredana Bertè (1976)
  25. Bella da morire – Homo Sapiens (Sanremo 1977)
  26. Autunno – Umberto Napolitano (1977)
  27. Nel nostro mondo –  Umberto Napolitano (1977)
  28. Pietra su pietra – Fred Bongusto (1977)
  29. Viaggio a Berlino – Iva Zanicchi (1978)
  30. Talismano nero – Gianni Mocchetti (Sanremo 1979)
  31. I sing for you – Saily Oldfield (Sanremo 1980)
  32. Prendi me – Bobby Solo (1982)
  33. Marinai – Le Orme (Sanremo 1982)
  34. Scusa ci sto – Marcella Bella (1983)
  35. Selvaggia – Loredana Bertè (1983)
  36. Strano sentimento – Stefano Sani (1984)
  37. Terra promessa – Eros Ramazzotti (Sanremo 1984)
  38. Più di così – Mina (1984)
  39. Donne – Zucchero e la Randy Jackson Band (Sanremo 1985)
  40. Un piccolo aiuto – Zucchero (1985)
  41. Ti farò morire – Zucchero (1985)
  42. Io nascerò – Loretta Goggi / Mango (1986)
  43. Non la puoi chiamare vita – Loretta Goggi (1986)
  44. La rosa dell’inverno – Mango (1986)
  45. Lei verrà – Mango (Sanremo 1986)
  46. Odissea – Mango (1986)
  47. Fotografando – Loredana Bertè (1986)
  48. Nella casa c’era – Zucchero (1986)
  49. Nessun dolore – Anna Bussotti (Sanremo 1986)
  50. Dal cuore in poi – Mango (Sanremo 1987)
  51. Stella del nord – Mango (1987)
  52. In volo nel futuro – Ricky Palazzolo (Sanremo 1987)
  53. Non cadere mai in ginocchio – Berger (Sanremo 1987)
  54. Dimenticandoti – Cristiano De Andrè (1987)
  55. Il mare calmissimo – Mango (1988)
  56. Mia madre – Mango (1988)
  57. Le tue chiavi non ho – Nino Buonocore (Sanremo 1988)
  58. Dopo la tempesta – Marcella Bella (Sanremo 1988)
  59. Questa pappa – Aida Cooper (Sanremo 1989)
  60. Notte di periferia – Paola De Mas (Sanremo 1991)
  61. Il treno – Eugenio Finardi (1993)
  62. Ci vuole molto coraggio – Luca Manca, Luca Virago, Emanuela e Gabriele Fersini (Sanremo 1993)
  63. Papà perché – Zucchero (1995)
  64. Menta e rosmarino – Zucchero (1995)
  65. Sei tu – Syria (Sanremo 1997)
  66. Luce – Mango e Zenima (Sanremo 1998)
  67. Senza pietà – Anna Oxa (Sanremo 1999)
  68. La storia mia con te – Gianni Morandi (2000)
  69. Lo spirito degli alberi – Eros Ramazzotti (2000)
  70. Per dire di no – Alexia (Sanremo 2003)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.