I brani che hanno fatto la storia della kermesse, rigorosamente in ordine alfabetico
Spesso ci si concentra sul contorno e non si analizza quello che è realmente il cuore pulsante del Festival di Sanremo, vale a dire la musica. Di canzoni nella città dei fiori ne sono passate attualmente 2.003, un numero considerevole che, di anno in anno, è destinato ad aumentare. Molte sono belle, alcune alquanto brutte, tante le ricordiamo e di altre nemmeno sappiamo della loro esistenza, ma hanno tutte un unico denominatore comune: raccontano una storia. A volte non lo teniamo in considerazione, ma dietro un brano c’è un artista, o spesso un team di artisti, persone che raccontano nel bene o nel male qualcosa.
Per questo motivo abbiamo deciso di celebrare questi settant’anni di storia sanremese andando a recuperare proprio le canzoni, il centro di quella che è diventata con il tempo un’imponente macchina organizzativa, ma che non ha perso il suo fascino proprio perché ha mantenuto lo spirito e il format iniziale: prendere un gruppo di pezzi inediti e farli ascoltare per la prima volta davanti ad un pubblico plurigenerazionale. Con questa serie di articoli ci piacerebbe venisse riscoperta la bellezza che si nasconde dietro ad ogni singolo brano in concorso al Festival, dal 1951 ad oggi. Dopo aver ripercorso le canzoni delle prime lettere nel corso della prima puntata e della seconda puntata, continuiamo il nostro viaggio alfabetico nella storia del Festival di Sanremo.
I come “Italia”
Riprendiamo il filo del discorso musicale dalla nona lettera dell’alfabeto, scegliendo come tema proprio il nostro Paese e le canzoni che hanno raccontato i pregi e i difetti dell’intera nazione, tra tutte “Italia” di Mino Reitano, proposta a Sanremo nel 1988 e diventata un vero e proprio evergreen nel giro di breve tempo. Tra gli altri pezzi che presentano un’argomentazione simile, troviamo anche “Italia d’oro” di Pierangelo Bertoli del 1992, “In Italia si sta bene, in Italia si sta male” di Paolo Rossi del 2007 (inedito firmato nientepopodimeno che da Rino Gaetano) e la chiacchieratissima e fischiatissima “Italia amore mio” del trio Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, classificatasi al secondo posto nel 2010.
Tra i capolavori che meritano una menzione d’onore, citiamo: “Io che non vivo (senza te)” di Adriano Celentano del 1965, “Il ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano del 1966, “Io ti darò di più” di Ornella Vanoni e Orietta Berti del 1966, “Il clarinetto” di Renzo Arbore del 1986, “Io amo” di Fausto Leali del 1987, “Inevitabile follia” di Raf del 1988, “In te” di Nek del 1993, “In amore” di Gianni Morandi e Barbara Cola del 1995, “Il giorno perfetto” di Gianluca Grignani del 1999, “In bianco e nero” di Carmen Consoli del 2000, “Il cuore mio” di Mariella Nava del 2002, “Il diario degli errori” di Michele Bravi del 2017 e “I tuoi particolari” di Ultimo del 2019. In settant’anni di storia si è aggiudicata la vittoria una canzone con il titolo che comincia con la lettera “I” per cinque volte, due tra i big e tre tra i giovani, tra cui ricordiamo: “Il cuore è uno zingaro” di Nicola Di Bari e Nada del 1971, “I giorni dell’arcobaleno” di Nicola Di Bari del 1972, “Il mare calmo della sera” di Andrea Bocelli del 1994, “Il linguaggio della resa” di Tony Maiello del 2010 e “Il ballo delle incertezze” di Ultimo del 2018.
Tra i tanti pezzi, ben tre riguardano Riccardo Fogli, vale a dire “Io ti prego di ascoltare” nel 1991, “In una notte così” del 1992 e “Il segreto del tempo” in coppia con Roby Facchinetti del 2018, mentre a quota due si stabiliscono diversi artisti: Peppino Di Capri con “Il sognatore ” del 1987 e “Il mio pianoforte” del 1989, Loredana Bertè con “Io” del 1988 e “In questa città” del 1991 (scritta da Pino Daniele), Ornella Vanoni con “Io come farò” del 1989 e “Imparare ad amarsi” in trio con Bungaro e Pacifico del 2018, Patty Pravo con “I giorni dell’armonia” del 1995 e “Il vento e le rose” del 2011, Annalisa con “Il diluvio universale” del 2016 e “Il mondo prima di te” del 2018, Max Gazzè con “Il timido ubriaco” del 2000 e “Il solito sesso” del 2008, Fiordaliso con “Il mio angelo” del 1985 e “Il mare più grande che c’è (I love you man)” del 1991, Grazia Di Michele con “Io e mio padre ” del 1990 e “Io sono una finestra” in coppia con Mauro Coruzzi del 2015,
Tra le altre canzoni proposte negli anni ‘5o, troviamo “Il pericolo numero uno” di Gino Latilla e Claudio Villa del 1957, mentre tra i vari brani proposti negli anni ’60, figurano: “Il mare nel cassetto” di Milva del 1961; “Ieri ho incontrato mia madre” di Gino Paoli del 1964; “Il tuo amore ” di Bruno Lauzi del 1965; “Io, tu e le rose ” di Orietta Berti del 1967; “Il cammino di ogni speranza ” di Caterina Caselli e Sonny Bono & Cher del 1967; “Il posto mio” di Tony Renis e Domenico Modugno del 1968. Direttamente dagli anni ’70, invece, troviamo: “Io mi fermo qui ” di Donatello e Dik Dik del 1970; “Il dirigibile” di Antoine e Anna Identici del 1971; “Il mio cuore se ne va” della debuttante Carla Bissi (alias Alice) del 1972; “Il matto del villaggio” di Nicola Di Bari del 1974; “In controluce” di Al Bano Carrisi del 1974; “Innamorati” di Mino Reitano del 1974; “Il mio volo bianco” di Emanuela Cortesi del 1974; “Ipocrisia” di Angela Luce del 1975; “Il mio primo rossetto” di Rosanna Fratello del 1976 e “Io ti porterei” di Leano Morelli del 1977.
Diversi i pezzi con la lettera “I” proposti negli anni ’80, a partire da “Io no” di Anna Oxa del 1982, passando per: “I ragazzi che si amano” dei Collage del 1982, “Il viaggio” di Mango del 1985, “Innamoratevi come me” di Lena Biolcati del 1985, “Il Garibaldi innamorato” di Sergio Caputo del 1987, “Io (per le strade di quartiere)” di Franco Califano del 1988, “Il mondo avrà una grande anima” di Ron del 1988, “Il cuore delle donne” di Dori Ghezzi del 1989 e “Il babà è una cosa seria” di Marisa Laurito del 1989. Tra le canzoni datate anni ’90, troviamo: “Io vorrei” di Sandro Giacobbe del 1990, “Il lazzo” di Gianni Mazza del 1991, “Io ti darò” di Paolo Mengoli del 1992, “Il mare delle nuvole” di Antonella Bucci del 1993, “I soliti accordi” di Enzo Jannacci e Paolo Rossi del 1994; “Il ragazzo con la chitarra” di Luca Barbarossa del 1996; “Il grido del silenzio” di Alessandro Errico del 1996, “Il capo dei giocattoli” di Maurizio Lauzi del 1996, “Innamorarsi è” di Vito Marletta del 1997 e “I ragazzi innamorati” di Nitti e Agnello del 1998.
Infine, tra i brani proposti a Sanremo negli anni ’00, emergono: “Il profumo del mare” di Gianni Bella del 2001, “Il passo silenzioso della neve” di Valentina Giovagnini del 2002, “Irraggiungibile” di L’Aura del 2006, “Il terzo fuochista” di Tosca del 2007, “Il mio amico” di Anna Tatangelo del 2008, “Il rubacuori” dei Tiromancino del 2008, “Il mio amore unico” di Dolcenera del 2009, “Il bosco delle fragole” di Tricarico del 2009, “Il paese è reale” di Afterhours del 2009, “Il mondo piange” di Irene Fornaciari e i Nomadi del 2010, “Il mare immenso” di Giusy Ferreri del 2011, “Io confesso” dei La Crus del 2011, “Il mio secondo tempo” di Max Pezzali del 2011, “Incognita poesia” di Giordana Angi del 2012, “Il postino (amami uomo)” di Renzo Rubino del 2013, “Il futuro che sarà” di Chiara Galiazzo del 2013, “Il solo al mondo” di Bianca Atzei del 2015, “Il mondo esplode tranne noi” dei Dear Jack del 2015, “Il primo amore non si scorda mai” di Enrico Ruggeri del 2016, “Infinite volte” di Lorenzo Fragola del 2016, “Introverso” di Chiara Dello Iacovo del 2016, “Il cielo non mi basta” di Lodovica Comello del 2017, “Il congiuntivo” di Lorenzo Baglioni del 2018, “Il mago” di Mudimbi del 2018, “Il coraggio di ogni giorno” di Enzo Avitabile e Peppe Servillo del 2017 e “I ragazzi stanno bene” dei Negrita del 2019.
J come “Jesahel”
Due le canzoni in gara al Festival di Sanremo con la “J”, decima lettera dell’alfabeto latino moderno, ancora poco utilizzata nel nostro Paese. I pezzi che spiccano sono la celebre “Jesahel” dei Delirium del 1972, vale a dire la prima e unica partecipazione di Ivano Fossati in gara, e la più recente “Jammo jà” della coppia partenopea composta da Nino D’Angelo e Maria Nazionale del 2010.
L come “Lei verrà”
Proseguiamo in bellezza con la decima lettera dell’alfabeto, citando una delle canzoni più belle di questi settant’anni, ovvero “Lei verrà”, portata in gara nel 1986 da uno degli artisti più grandi che hanno calcato il palco dell’Ariston, l’indimenticato Pino Mango. In sette decenni di storia sono ben 9 i pezzi il cui titolo comincia per “L” che si sono aggiudicati la vittoria, quattro tra i big e cinque tra i giovani, vale a dire “La notte dei pensieri” di Michele Zarrillo nel 1987, “Le persone inutili” di Paolo Vallesi nel 1991, “La solitudine” di Laura Pausini nel 1993, “Le ragazze” dei Neri per Caso nel 1995, “Luce (tramonti a nord est)” di Elisa nel 2001, “L’uomo volante” di Marco Masini del 2004, “L’amore” dei Sonohra nel 2008, “La forza mia” di Marco Carta nel 2009 e “L’essenziale” di Marco Mengoni del 2013.
Tante le canzoni meravigliose che si sono susseguite nel corso degli anni, da “L’edera” di Nilla Pizzi del 1958 a “Le mille bolle blu” di Mina nel 1961, “La musica è finita” di Ornella Vanoni nel 1967, “L’immensità” di Don Backy e Johnny Dorelli nel 1967, “La voce del silenzio” di Tony Del Monaco e Dionne Warwick nel 1968, “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo nel 1969, “La pioggia” di Gigliola Cinquetti del 1969, “La prima cosa bella” dei Ricchi e Poveri e Nicola Di Bari nel 1970, “La spada nel cuore” di Patty Pravo e Little Tony nel 1970, “L’uomo che si gioca il cielo a dadi” di Roberto Vecchioni nel 1973, “L’italiano” di Toto Cutugno nel 1988, “Le notti di maggio” di Fiorella Mannoia nel 1988, “L’amore rubato” di Luca Barbarossa nel 1988, “La nevicata del ’56” di Mia Martini (scritta da Francesco Califfano) nel 1990, “La forza della vita” di Paolo Vallesi nel 1992, “Laura non c’è” di Nek del 1997, “Luna” di Loredana Bertè nel 1997, “Lasciarsi un giorno a Roma” di Niccolò Fabi e Little Tony nel 1998, “L’uomo che amava le donne” di Nina Zilli nel 2010 e “La notte” di Arisa nel 2012.
Ben quattro le canzoni proposte negli anni da Michele Zarrillo: “L’elefante e la farfalla” nel 1996, “L’acrobata” nel 2001, “L’alfabeto degli amanti” nel 2006 e “L’ultimo film insieme” nel 2008; mentre a quota tre troviamo Enrico Ruggeri con “L’amore è un attimo” nel 1996, “La notte delle fate” nel 2010 e “Lettera dal Duca” con i Decibel del 2018; stessa cosa per Peppino Di Capri e il suo tris di pezzi: “L’ultimo romantico” del 1971, “La voce delle stelle” del 1993 e “La panchina” del 2005. Due presenze, invece, per: Anna Oxa con “L’eterno movimento” del 2001 e “La mia anima d’uomo” del 2011; Gigi D’Alessio con “L’amore che non c’è” nel 2005 e “La prima stella” nel 2017; Irene Grandi con “La tua ragazza sempre” nel 2000 e “La cometa di Halley” nel 2010; Elio e le Storie Tese con “La terra dei cachi” nel 1996 e “La canzone mononota” nel 2013; Daniele Silvestri con “L’uomo col megafono” nel 1995 e “La paranza” nel 2007; Anna Tatangelo con “Libera” del 2015 e “Le nostre anime di notte” del 2019; Gianluca Grignani con “Lacrime dalla luna” nel 2002 e “Liberi di sognare” nel 2006; Paola Turci con “L’uomo di ieri” del 1986 e “L’ultimo ostacolo” del 2019; Povia con “Luca era gay” nel 2009 e “La verità” nel 2010; Pupo con “La mia preghiera” nel 1992 e “L’opportunità” in trio con Paolo Belli e Youssou B’Dour nel 2009; Ron con “L’uomo delle stelle” nel 2006 e “L’ottava meraviglia” nel 2017; Fausto Leali con “L’uomo e il cane” nel 1972 e “La bandiera di sole” nel 1973; Al Bano Carrisi con “La siepe” nel 1968 e “L’amore è sempre amore” nel 2009.
Tra gli altri pezzi targati anni ‘5o, spicca “La luna si veste d’argento” di Nilla Pizzi e Achille Togliani del 1951, mentre degli anni ’60 figurano le presenze di: Domenico Modugno e Teddy Reno con “Libero” del 1960, Wilma Goich con “Le colline sono in fiore” del 1965, Gino Paoli con “La carta vincente” del 1968, Iva Zanicchi con “La notte dell’addio” del 1966, Gianni Pettenati e Gene Pitney con “La rivoluzione” del 1967, Elio Gandolfi e Shirley Bassey con “La vita” del 1968, Johnny Dorelli e Paul Anka con “La farfalla impazzita” del 1968 e Gianni Pettenati e Antoine con “La tramontana” del 1968. Direttamente dagli anni ’70, invece, troviamo: Sergio Endrigo e Iva Zanicchi con “L’arca di Noè” del 1970, Little Tony e la Formula Tre con “La folle corsa” del 1971, l’Orchestra Casadei con “La canta” del 1974, i Daniel Sentacruz Ensemble con “Linda bella Linda” del 1976, i Collage con “La gente parla” del 1979.
Diversi i pezzi con la lettera “L” proposti negli anni ’80, a partire da “La barca non va più” di Orietta Berti del 1981, passando per: “Lisa” di Stefano Sani del 1982, “La mia nemica amatissima” di Gianni Morandi del 1983, “La bottega del caffè” di Alberto Camerini del 1984, “Lei balla sola” di Fabio Vanni del 1984, “La nave va” di Aleandro Baldi 1986, “L’odore del mare” di Eduardo De Crescenzo del 1987, “Le tue chiavi non ho” di Nino Buonocore del 1988 “La prima stella della sera” dei Matia Bazar del 1988 e “Le mamme” di Toto Cutugno del 1989. Tra le canzoni datate anni ’90, troviamo: “La fila degli oleandri” di Gianni Bella del 1991, “La fotografia” di Enzo Jannacci del 1991, “La donna di Ibsen” di Irene Fargo del 1991, “L’uomo che ride” dei Timoria del 1991, “L’amore va oltre” di Gatto Panceri del 1992, “L’Italia è bbella” di Roberto Murolo del 1993; “La casa dell’imperatore” della Formula Tre del 1994; “La vestaglia” di Massimo Ranieri del 1995, “L’assurdo mestiere” di Giorgio Faletti del 1995, “Lo specchio dei pensieri” di Gigi Finizio del 1995, “Letti” di Umberto Bindi e New Trolls del 1996, “Liberami” dei Jalisse del 1996, “Luce” di Mango e Zemina del 1998 e “Lo zaino” degli Stadio del 1999.
Infine, tra i pezzi proposti a Sanremo negli anni ’00, emergono i titoli: “L’assenzio” dei Bluvertigo del 2001, “L’immenso” di Patty Pravo del 2002, “La mia canzone” di Mino Reitano del 2002, “Lividi e fiori” di Patrizia Laquidara del 2003, “L’amore è” di Syria del 2003, “Le ore piccole” di Neffa del 2004, “Lavoro inutile” di Omar Pedrini del 2004, “Le parole” di Umberto Tozzi del 2005, “L’immaginario” di Veronica Ventavoli del 2005, “Lei ha la notte” di Nicky Nicolai del 2006, “Luna in piena” di Nada del 2007, “L’amore non si spiega” di Sergio Cammariere del 2008, “L’Italia” di Marco Masini del 2009, “L’alieno” di Luca Madonia e Franco Battiato del 2011, “La tua bellezza” di Francesco Renga del 2012, “La prima volta (che sono morto)” di Simone Cristicchi del 2013, “La felicità” di Simona Molinari e Peter Cincotti del 2013, “Le parole non servono più” de Il Cile del 2013, “Liberi o no” di Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots del 2014, “La borsa di una donna ” di Noemi del 2016, “Le canzoni fanno male” di Marienne Mirage del 2017, “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” di Max Gazzè del 2018, “L’amore è una dittatura” degli Zen Circus del 2019 e “La ragazza con il cuore di latta” di Irama del 2019.
M come “Maledetta primavera”
Con la lettera “M” non possiamo non pensare ad una delle canzoni più popolari del Festival, vale a dire “Maledetta primavera” di Loretta Goggi, seconda classificata nel 1981. Tra gli altri brani degni di particolare menzione, citiamo: “Ma che freddo fa” di Nada e The Rokes del 1969, “Montagne verdi” di Marcella Bella del 1972, “Mi manchi” di Fausto Leali del 1988, “Ma non ho più la mia città” di Gerardina Trovato del 1993, “Maledette malelingue” di Ivan Graziani del 1994, “Morirò d’amore” di Giuni Russo del 2003, “Mentre tutto scorre” dei Negramaro del 2005, “Musica” di Paolo Meneguzzi del 2007, “Meno male” di Simone Cristicchi del 2010 e “Musica che resta” de Il Volo del 2019.
In settant’anni di storia per tre volte si è aggiudicata la vittoria una canzone con un titolo che comincia per “M”, due tra i big e una tra i giovani, ovvero: “Mistero” di Enrico Ruggeri del 1993; “Messaggio d’amore” dei Matia Bazar del 2002 e “Mi servirebbe sapere” di Antonio Maggio del 2013. Doppie presenze in gara per Arisa, nel 2010 con “Malamorenò” e nel 2019 con “Mi sento bene”, Milva nel 1972 con “Mediterraneo” e nel 1974 con “Monica delle bambole”, Mino Reitano nel 1969 in coppia con Claudio Villa con “Meglio una sera (piangere da solo)” e nel 1992 con “Ma ti sei chiesto mai”, i Passengers nel 1981 con “Midnight” e nel 1983 con “Movie star”.
Tra le altre canzoni proposte negli anni ‘5o, troviamo “Musetto” scritta da Domenico Modugno e cantata da Gianni Marzocchi del 1956, mentre tra i vari brani proposti negli anni ’60, figurano: “Mai, mai, mai Valentina” di Giorgio Gaber e Pat Boone del 1966; “Ma piano (per non svegliarti)” di Nico Fidenco e Cher del 1967 e “Mi va di cantare” di Luis Armstrong e Lara Saint Paul del 1968. Direttamente dagli anni ’70, invece, troviamo: “Mi son chiesta tante volte” di Anna Identici del 1973; “Mondo mio” di Christian De Sica del 1973; “Miele” dei Giardino dei Semplici del 1977, “Monica” dei Santo California del 1977 e “Ma perché” dei Matia Bazar del 1977.
Diversi i pezzi il cui titolo inizia con la lettera “M” proposti negli anni ’80, tra cui: “Mariù” di Gianni Morandi del 1980, “Ma chi te lo fa fare” di Marianella del 1981, “Marinai” de Le Orme del 1982, “Margherita non lo sa” di Dori Grezzi del 1983, “Mi sono innamorato di mia moglie ” di Gianni Nazzaro del 1983, “Me ne andrò” di Miani del 1985, “Madonna di Venere” di Mario Castelnuovo del 1987 e “Ma che idea” dei Denovo del 1988. Tra le canzoni datate anni ’90, spiccano: “Ma quale amore” di Riccardo Fogli del 1990, “Mendicante” di Mariella Nava del 1992, “Ma che ne sai (se non hai fatto piano bar)” del Trio Melody (composto da Peppino Di Capri, Gigi Proietti e Stefano Palatresi) del 1995 e “Mai più sola” dei Neri per Caso del 1996.
Infine, tra i pezzi proposti a Sanremo negli anni ’00, emergono i seguenti titoli: “Mezze verità” dei Sottotono del 2001, “Marì” di Nino D’Angelo del 2002, “Musica e speranza” di Gigi Finizio e i Ragazzi di Scampia del 2006, “Meglio così” di Johnny Dorelli del 2007, “Malinconiche sere” dei Pquadro del 2007, “Mesi” dei Broken Heart Collage del 2010, “Mi rubi l’amore” dei BTwins del 2011, “Mamma non lo sa” degli Almamegretta del 2013, “Mezzo respiro” dei Dear Jack del 2016, “Mentre ti parlo” di Miele del 2016, “Mani nelle mani” di Michele Zarrillo del 2017 e “Mi farò trovare pronto” di Nek del 2019.
Nico Donvito
Ultimi post di Nico Donvito (vedi tutti)
- Il Sanremo che verrà, Carlo Conti: “Il resto è fumo, le canzoni sono l’arrosto” - 21 Novembre 2024
- Negramaro: guida all’ascolto di “Free Love”, istruzioni per l’uso - 21 Novembre 2024
- Sanremo 2025, Carlo Conti anticipa l’annuncio dei big al 1° dicembre - 21 Novembre 2024
- Fausto Leali: “La musica porta con sé l’amore e la pace” – INTERVISTA - 21 Novembre 2024
- Buon compleanno Rocco Hunt, 30 canzoni per rendergli omaggio - 21 Novembre 2024